“……Il Signore mandò il profeta Natan a Davide e Natan andò da lui e gli disse:
Due uomini erano nella stessa città, uno ricco e l’ altro povero. Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero, mentre il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina, che egli aveva comprato. Essa era vissuta e cresciuta insieme con lui e con i figli, mangiando del suo pane, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno. Era per lui come una figlia. Un viandante arrivò dall’ uomo ricco e questi, evitando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso quanto era dda servire al viaggiatore, che era venuto da lui, prese la pecorella di quell’ uomo povero e la servì all’ uomo che era venuto da lui ”
Questo è un brano della lettura dell’ Antico Testamento inserita nella messa di oggi. Mi pare che arrivi proprio a puntino per commentare la manovra che entrerà in vigore a partire dalla mezzanotte (almeno mi pare di aver capito così). La metafora è molto semplice, ma a scanso di equivoci andrò a spiegare la mia interpretazione :
- il ricco rappresenta Berlusconi et similia al potere in questo paese ; ricordiamoci che il 10% delle famiglie possiede il 45% delle ricchezze nazionali. http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/20/banca-ditalia-il-45-della-ricchezza-in-mano-al-10-della-famiglia/82840/
- il povero rappresenta il 50 per cento delle famiglie italiane che , tutte insieme riescono a mettere insieme il 10% delle ricchezze nazionali;
- l’ ospite che arriva è la crisi, l’ elemento che scatena la prepotenza e l’ ingordigia del ricco che non attinge alle sue ricchezze per far fronte all’ evento inatteso, ma toglie al povero il poco che ha .
Non si sono voluti toccare i grandi patrimoni , nemmeno i grandi evasori … a pagare saranno quelli ai quali verrà tolta anche l’ unica pecorella. .
Il cuore di Berlusconi gronda sangue, ma quel sangue non è il suo : appartiene a quelli cui verranno imposti sacrifici che intaccano la qualità della loro vita. già precaria e tribolata.