8 Marzo: ricordiamo le donne calabresi che hanno sfidato la criminalità.

tre donne che hanno sfidato la mafia
adesioni all' iniziativa
Il “Quotidiano della Calabria” ha lanciato una lodevole iniziativa : dedicare la giornata dell’ 8 marzo prossimo a tre donne calabresi che hanno sfidato la ‘ ndrangheta cui le loro famiglie appartenevano o forse appartengono.
Sono Lea, sciolta nell’ acido, Maria Concetta che si è suicidata con l’ acido e Giuseppina che sfuggita alla vendetta dei familiari ora ha assunto lo scomodo ruolo di testimone di giustizia.

Mi pare doveroso segnalare questa lodevole iniziativa,che sta raccogliendo molte adesioni : comuni, associazioni e cittadini si stanno mobilitando.
Questo fa sperare che l’8 marzo non sia solo una data in cui regalare una mimosa o per andare a cena fuori con le amiche, ma un’ occasione per riflettere e fare pressione sulle donne che vivono in terra di mafia, affinchè si ribellino e sottraggano i loro figli a un destino orrendo: se saranno in molte a ribellarsi, nessuna dovrà più morire ….