Sposata a 5 anni.

Le spose bambine.

Riusciamo a immaginare cosa voglia dire per una bambina di 5 anni essere data in sposa (eufemismo per dire venduta come schiava) a un uomo più grande di lei di molti anni e vivere reclusa e in balia del suo marito/aguzzino/padrone/stupratore?
Per fortuna non riusciamo a immaginarlo tanta dev’ essere la crudeltà di una situazione simile. Eppure sono tante le bambine anche nel nostro paese costrette a subire tale imposizione in forza di tradizioni che nei paesi in cui esse sono nate stanno scomparendo, ma che restano vive più che mai in Italia e nei paesi europei meta di immigrazione.
Il mantenimento feroce di certe tradizioni tribali serve all’ immigrato per affermare la propria identità, per sentirsi membro della propria comunità , ma qui non si possono accettare usanze che ledano i diritti della persona e i diritti dei bambini in particolare.
L’ Emilia Romagna si sta dando da fare per mettere in campo strategie atte a combattere questo tristissimo fenomeno e non resta che augurarsi che si trovi molto in fretta la via giusta.

La vita è un dono.

Cosa c’ è di più terribile che vedere tre figli morire uno dopo l’ altro senza poterli aiutare?
E’ da questa esperienza di dolore che nasce l’ associazione “LA VITA E’ UN DONO”. Essa si propone di promuovere gli studi, la ricerca e la conoscenza dell’ acidemia propionica, la malattia metabolica che ha stroncato la vita di Davide e dei suoi due fratellini. A differenza di questi ultimi , morti in tenera età, Davide è sopravvissuto tra tante sofferenze fino alla preadolescenza, facendosi amare da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo, tanto che il paese in cui è vissuto, gli ha dedicato il parco locale.

Nel suo ultimo compito in classe, Davide scriveva tra l’ altro: “…. E’ SBAGLIATO PENSARE CHE LA VITA SIA BRUTTA SOLO PERCHÈ SI È IN DIFFICOLTÀ O NON SI RIESCE A FARE QUALCOSA. LA VITA E’ INFINITA PERCHE’ VIENE DA DIO”

In ricordo di questo bambino straordinariamente sensibile e intelligente, ma tanto provato dalle sofferenze fisiche, l’ associazione che a lui si ispira promuove ogni anno diverse iniziative per incentivare la ricerca sulle malattie metaboliche, perchè altri bambini nelle sue stesse condizioni possano avere una speranza di guarigione. Tra le tante iniziative c’ è anche la camminata “Sui sentieri di Davide ” che quest’ anno si svolgerà il 2 giugno alle ore 9 e 30 , partendo dal parco di Castelmarte a lui intitolato per percorrere i boschi vicini.

Parteciperò con entusiasmo a questa iniziativa che sa di speranza e vorrei invitare tutti coloro che sono nelle condizioni di poterlo fare, di unirsi agli amici di Davide.

Sopravvivere allo sviluppo.

Ieri all’ UTE (Università della Terza Età) h potuto assistere a un’ interessantissima e sconvolgente lezione sull’ immigrazione odierna, che riguarda più di duecento milioni di persone nel mondo.
Tra le cause di questo fenomeno epocale c’ è anche lo sviluppo economico , che arricchisce una parte delle popolazioni investite dal fenomeno, ma ne impoverisce un’ altra parte, al punto da non lasciarle altra scelta che fuggire. A questo proposito è stato citato un libro di una famosa e apprezzatissima scrittrice indiana,VANDANA SHIVA, intitolato: “Sopravvivere allo sviluppo”.
Per conoscere meglio questa scrittrice si può cliccare QUI
Io copio/incollo da quella pagina questo breve stralcio, che mi pare significativo:

“All’inizio degli anni ’80, il nome di Vandana Shiva cominciò a circolare anche in Europa associato a quello del movimento “Chipko”. Chipko era nato come movimento di difesa e autodifesa collettiva di gruppi di donne indiane abitanti delle regioni montuose himalayane e legate alle foreste da una sorta di simbiosi, in un tipo di economia completamente diverso da quello dominante, l’economia di sussistenza. Grazie alla quale le popolazioni delle zone rurali e di montagna si garantivano una sopravvivenza dignitosa senza essere opulenta, e soprattutto sostenibile per i secoli dei secoli.

Quelle donne dunque diedero vita a un movimento perché volevano evitare che gli alberi e le foreste, da cui traevano collettivamente sostentamento tutte le famiglie, venissero tagliati dalle imprese multinazionali pronte a disboscare per fare spazio a coltivazioni di eucalipti e altre essenze con la mira di profitti a breve termine.
Due economie si scontravano; di queste, una chiedeva di essere lasciata sopravvivere in pace senza dar fastidio a nessuno e l’altra divorava sempre più territori e risorse, pretendendo di imporre se stessa come unica economia possibile. Che quest’ultima pretesa fosse, anzi sia una forma inaccettabile di violenza, è uno dei temi principali che Vandana Shiva discute nella sua opera. Ma si tratta anche del confronto fra due visioni del mondo. Perciò quelle donne, portatrici di una visione ispirata al valore del principio femminile presente anche nell’antica tradizione cosmologica indiana, cominciarono a legarsi agli alberi, nell’intento di fermare le motoseghe, cioè la distruzione delle proprie fonti di sostentamento sostenibile e anche la distruzione dei propri tesori di conoscenza e sapere, da noi definiti allora “alternativi”.”

Segnaliamo gli sprechi.

Segnalazione sprechi.

Il governo invita i cittadini a segnalare gli sprechi di cui sono a conoscenza. Ecco qui un articolo di “La Provincia di Como” che segnala sprechi per 2,2 milioni di euro solo nel nostro capoluogo.

Lo Stato paga affitti a privati cittadini per l’ occupazione di stabili in cui trovano sede vari enti statali, mentre rimangono inutilizzati gli immobili di proprietà pubblica presenti in città.

Chissà se questa segnalazione, tramite stampa, potrà essere presa in considerazione…. pare che 40.000 mail arrivate ieri sul sito del governo a proposito di sprechi non siano utilizzabili per questioni legate alla privacy !!!!

Sciacalli a Milano.

Ho conosciuto anch’ io malati gravi che venivano da altre regioni per curarsi e dovevano sobbarcarsi, oltre ai disagi e alle angosce della situazione che stavano vivendo, anche l’ incubo di trovare alloggi per i parenti che li assistevano.

Nell’ articolo del Corriere.it linkato sopra, si possono trovare altre storie analoghe a quelle che ho ascoltato anch’ io, vi si possono trovare i dati che danno l’ idea dell’ ampiezza del fenomeno e della gravità di certe situazion; ma ora un gruppo di associazioni si è posto l’ obbiettivo di risolvere il problema , in modo da far finire un’ ignobile speculazione: gente senza scrupoli e senza un briciolo di umanità affitta in nero e a prezzi esorbitanti posti letto in ambienti indecenti approfittando vergognosamente dello stato di bisogno dei familiari dei malati.

SE chi legge queste pagine conosce qualcuno di questi sciacalli, è pregato di darne notizia alle forze dell’ ordine e alla Guardia di Finanza.

Esercitazioni di volo….

In questa stagione i piccoli volatili nati da poco, cominciano le loro esercitazioni alla conquista dell’ aria ed è facile ma sempre emozionante assistervi.

L’ altro giorno ero sul balcone con Davide che faceva le bolle di sapone e si divertiva a vederle volare a lungo prima di toccare terra o prima di scoppiare in volo.
Ad un certo punto la mia attenzione si è rivolta a un merlo piccolo piccolo che si cimentava in piccoli voli tra una grondaia, un condizionatore e un tetto poco distante. Il suo volo era concitato, almeno a giudicare dal moto frenetico delle ali , e pareva quasi di cogliere la sua paura e il battito del suo cuore.
Ma ciò che mi è rimasto più impresso è che stringeva nel becco qualcosa, forse un insetto o forse qualche pagliuzza : ho immaginato che questo servisse a dargli coraggio…

Capita anche a molti “cuccioli” umani di cominciare a camminare stringendo nelle mani un tovagliolo, una bavetta o un piccolo giocattolo, che in quel momento diventano il surrogato della rassicurante mano della mamma . Anche i miei figli hanno cominciato a camminare così e il vedere quel merlo ha rinnovato in me l’ emozione di quei momenti lontani.

Faccia di tolla.

Per una volta sono d’ accordo con Tosi , il sindaco di Verona : ci vuole solo la faccia tosta (faccia di tolla -si dice in Brianza) di Bossi per ricandidarsi a segretario della Lega, dopo tutto quello che è successo e dopo il coinvolgimento dei suoi familiari e di lui stesso nello sperpero dei denari del suo partito. E poi si è dimesso solo pochi giorni fa, che senso ha ripresentarsi? Forse sarà spinto dalla consorte che teme che il partito venga sfilato di mano alla sua famiglia e ai suoi figli.

Credo però che se Bossi fa questa mossa è perchè sa che una parte dei suoi elettori non ha un gran senso critico e voterebbe Bossi anche se lo cogliessero a rubare le caramelle dalla tasca di Gesù Bambino….. il che non depone a favore di questi “fans” che hanno venduto il cervello nei mercatini dell’ usato.

I prati in maggio.

Oggi, tornando a casa , ho visto tanti prati fioriti : di questa stagione sono bellissimi, proprio come quello nella foto e navigando sulla rete ho trovato questa semplice, ma stupenda poesia di TAGORE:

IL PRATO
L’erba minuta, che il piede calpesta, si stende

oltre la siepe, oltre la strada; ricopre,

come un morbido tappeto, la terra intera.

Dio vi ha sparso i suoi fiori.

E sorride se tu li cogli per ornare il suo altare.

Al margine del prato, gli alberi stanno in punta

di piedi, per spiare il cielo.

1° Maggio 2012 : Il lavoro è per l’ uomo.

http://www.lazione.it/component/content/article/49-editoriale/5403-giovanni-paolo-ii-papa-lavoratore-papa-beato

Cliccando sul link qui sopra, si può leggere un interessante commento all’ enciclica di Giovanni Paolo II “Laborem exercens” del 1981. Tra l’ altro vi si può leggere questo brano che ho stralciato:

“Se il lavoro è ciò che dà diritto ad essere cittadino, è anche ciò che dà diritto alla libertà. In questo senso veramente il lavoro rende liberi, per cui la libertà, come fondamento della vita sociale, è già implicita nel lavoro. È questa una sacrosanta verità, profanata dalla scritta infame messa all’entrata del lager di Auschwitz.

……. Il lavoro è la persona umana, il capitale è solo mezzo, cosa. Quello esprime la dignità della persona. Questo è fattore indispensabile per il benessere, probabilmente insostituibile nell’attuale sistema produttivo, ma sempre subordinato al bene delle persone. Quando invece le esigenze del capitale diventano il criterio primo delle scelte economiche, si opera un capovolgimento dei valori che alla fine diventa anche perdita economica.”

Vorrei che anche Monti e i suoi ministri potessero leggere queste righe e meditarle: non possiamo accettare che le esigenze delle banche e dei grandi capitali portino alla disperazione persone, famiglie e interi stati… è forse l’ ora di cambiare le regole del gioco, perchè il fatto di lasciare che i beni della Terra vengano accentrati nelle avide mani di pochi non può portare a nulla di buono per il futuro.