C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, |
Son nate nella selva del convento |
Si respira una dolce aria che scioglie |
un’aria d’altro luogo e d’altro mese |
sì, gli aquiloni! È questa una mattina |
Le siepi erano brulle, irte; ma c’era |
bianco; e sui rami nudi il pettirosso |
Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino |
Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza, |
S’inalza; e ruba il filo dalla mano, |
S’inalza; e i piedi trepidi e l’anelo |
Più su, più su: già come un punto brilla |
Sono le voci della camerata |
A uno a uno tutti vi ravviso, |
Sì: dissi sopra te l’orazïoni, |
Tu eri tutto bianco, io mi rammento. |
Oh! te felice che chiudesti gli occhi |
Oh! dolcemente, so ben io, si muore |
ancora in boccia! O morto giovinetto, |
Meglio venirci ansante, roseo, molle |
Meglio venirci con la testa bionda, |
tua madre… adagio, per non farti male. Oggi mi son dedicata ai primi lavori in giardino: ho interrato qualche bulbo, trapiantato qualche primula, una pianta di rosmarino e qualche ciuffo di viole mammole. C’ era un sole tiepido e un profumo di primavera intorno, così mi son ricordata questa poesia studiata sui banchi di scuola. Toccano il cuore le parole del Pascoli che descrive i segni della primavera, che gli fa ricordare tempi lontani, i tempi della scuola, le passeggiate in collina col lancio degli aquiloni e i compagni…… Ma a questo punto la poesia prende una svolta quasi imprevedibile : la dolcezza e la nostalgia dei primi ricordi si mutano in amarezza: meglio morire in tenera età,- dice il Pascoli – quando non hai ancora visto venir meno i visi delle persone che hanno percorso insieme a te le strade della vita, quando hai vissuto talmente poco che morire non ti pesa, quando una mano di mamma può ravviarti i capelli…… Ecco qui Pascoli mi pare terribilmente egoista: come fa a non pensare allo strazio che accompagna quella lenta carezza? Esiste qualcosa di più innaturale che veder morire un proprio figlio? Solo chi non è mai diventato genitore può scrivere versi così insensati…… |
Day: March 3, 2013
Manovratori e sognatori.
Il mestiere del tecnico informatico dev’ essere un tantino alienante: star sempre a parlare con un computer e cercare di addomesticarlo alle più varie esigenze, deve suscitare una voglia smodata di crearsi una via di fuga attraverso la realizzazione di sogni ad occhi aperti e non.
Mio figlio, informatico, sogna di notte delle frasi musicali, dei ritornelli che poi diventano canzoni da suonare con gli amici e da incidere per divertimento, facendo solo un po’ inquietare ogni tanto la moglie per gli impegni che questo hobby comporta.
C’ è invece un altro perito informatico che fa sogni un po’ più pericolosi..: è Casaleggio, il manovratore occulto del M5s. Nel link qui in alto si può leggere un articolo de “il sole 24ore” che ne illustra la storia, ma non dice, come si legge da altre parti, che la sua società Webegg si è dissolta , che controlla moltissimi siti internet, che ha soci strani per uno che contesta, a parole, i poteri forti.
Ora intende paralizzare l’ Italia fino a quando non potrà governare da solo, per manovrarci tutti come in un terrificante video-game e questo sta facendo arrabbiare un’ intera nazione…..
Casaleggio, una volta hai detto che Grillo è come Gesù; tu che lo mandi a predicare il tuo verbo sulle strade del nostro povero paese , credi forse di essere dio? Datti una calmata, per favore……e sogna anche tu melodie da strimpellare con gli amici e sarà meglio per tutti.