Pensando a come ricordare su questa pagina la festa di domani , 8 marzo – festa delle donne – ho vagato un po’ sulla rete e mi sono imbattuta in inviti a feste tenute in locali pubblici , feste che prevedevano cene, musiche, balli e anche qualche nota osé.
Mi son detta che non mi pare il modo giusto di festeggiare, anche perchè ci sono ancora tante donne qui da noi e altrove nel mondo che non hanno accesso ai diritti generalmente riconosciuti agli esseri umani.
Mi pare perciò più giusto celebrare questa ricorrenza firmando questo appello di Amnesty International rivolto al presidente dell’ Egitto, paese in cui restano impuniti atti di violenza compiuti da branchi di uomini sulla piazza Tahrir (teatro delle proteste contro il regime di Moubarak e ultimamente contro Morsi) ai danni delle donne che si uniscono alle manifestazioni.
Firmando questo appello forse non riuscirò a contribuire al miglioramento della condizone delle donne egiziane, ma almeno sentirò di aver fatto quello che è nelle mie possibilità , e non mi sarò chiusa nell’ indifferenza verso la sofferenza di tante “sorelle”.
Non restiamo in silenzio; meglio gridare, anche se solo attraverso la rete, la nostra solidarietà .