Le condizioni di vita nella Palestina devono essere veramente penose, dato che qualcuno ha definito i territori occupati come “lager a cielo aperto”; ma a leggere alcuni articoli di questi giorni si scopre anche un’ altra terribile realtà: quella delle carceri israeliane dove molti palestinesi stanno facendo lo sciopero della fame o dove vengono rinchiusi anche ragazzi minorenni per aver lanciato pietre contro gli occupanti.
Month: March 2013
Donne : lavoratrici, casalinghe, managers.
Donne italiane nel mondo del lavoro: arriviamo al 50% delle donne occupate in un lavoro fuori casa. Oltre alla mancanza di occasioni occupazionali, a tenere le donne ai margini del mondo produttivo è anche , e forse soprattutto, la mancanza di servizi.
Chi può immaginare la fatica di mandare avanti una famiglia con bambini piccoli che non si sa a chi affidare? Chi può immaginare lo stress di chi è alla continua ricerca di una baby sitter che possa essere presente quando non puoi contare su nessuna scuola o su nessun asilo oltre certi orari? E se poi abiti in un paesino in cui non funziona nè il servizio scuolabus , nè la mensa, nè il tempo pieno, tutto diventa estremamente complicato se non hai dei nonni in grado di fare da supporto costante.
E allora le donne rinunciano al lavoro, contribuendo ad impoverire la propria famiglia ed il proprio paese.
E’ comunque sempre più diffusa in alcuni paesi la figura del casalingo: dietro una donna- manager , c’è spesso un marito che rinuncia al lavoro fuori casa e si sobbarca la fatica del ruolo di “mammo”.
C’ è qualcosa di nuovo oggi nel sole….
C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, |
Son nate nella selva del convento |
Si respira una dolce aria che scioglie |
un’aria d’altro luogo e d’altro mese |
sì, gli aquiloni! È questa una mattina |
Le siepi erano brulle, irte; ma c’era |
bianco; e sui rami nudi il pettirosso |
Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino |
Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza, |
S’inalza; e ruba il filo dalla mano, |
S’inalza; e i piedi trepidi e l’anelo |
Più su, più su: già come un punto brilla |
Sono le voci della camerata |
A uno a uno tutti vi ravviso, |
Sì: dissi sopra te l’orazïoni, |
Tu eri tutto bianco, io mi rammento. |
Oh! te felice che chiudesti gli occhi |
Oh! dolcemente, so ben io, si muore |
ancora in boccia! O morto giovinetto, |
Meglio venirci ansante, roseo, molle |
Meglio venirci con la testa bionda, |
tua madre… adagio, per non farti male. Oggi mi son dedicata ai primi lavori in giardino: ho interrato qualche bulbo, trapiantato qualche primula, una pianta di rosmarino e qualche ciuffo di viole mammole. C’ era un sole tiepido e un profumo di primavera intorno, così mi son ricordata questa poesia studiata sui banchi di scuola. Toccano il cuore le parole del Pascoli che descrive i segni della primavera, che gli fa ricordare tempi lontani, i tempi della scuola, le passeggiate in collina col lancio degli aquiloni e i compagni…… Ma a questo punto la poesia prende una svolta quasi imprevedibile : la dolcezza e la nostalgia dei primi ricordi si mutano in amarezza: meglio morire in tenera età,- dice il Pascoli – quando non hai ancora visto venir meno i visi delle persone che hanno percorso insieme a te le strade della vita, quando hai vissuto talmente poco che morire non ti pesa, quando una mano di mamma può ravviarti i capelli…… Ecco qui Pascoli mi pare terribilmente egoista: come fa a non pensare allo strazio che accompagna quella lenta carezza? Esiste qualcosa di più innaturale che veder morire un proprio figlio? Solo chi non è mai diventato genitore può scrivere versi così insensati…… |
Manovratori e sognatori.
Il mestiere del tecnico informatico dev’ essere un tantino alienante: star sempre a parlare con un computer e cercare di addomesticarlo alle più varie esigenze, deve suscitare una voglia smodata di crearsi una via di fuga attraverso la realizzazione di sogni ad occhi aperti e non.
Mio figlio, informatico, sogna di notte delle frasi musicali, dei ritornelli che poi diventano canzoni da suonare con gli amici e da incidere per divertimento, facendo solo un po’ inquietare ogni tanto la moglie per gli impegni che questo hobby comporta.
C’ è invece un altro perito informatico che fa sogni un po’ più pericolosi..: è Casaleggio, il manovratore occulto del M5s. Nel link qui in alto si può leggere un articolo de “il sole 24ore” che ne illustra la storia, ma non dice, come si legge da altre parti, che la sua società Webegg si è dissolta , che controlla moltissimi siti internet, che ha soci strani per uno che contesta, a parole, i poteri forti.
Ora intende paralizzare l’ Italia fino a quando non potrà governare da solo, per manovrarci tutti come in un terrificante video-game e questo sta facendo arrabbiare un’ intera nazione…..
Casaleggio, una volta hai detto che Grillo è come Gesù; tu che lo mandi a predicare il tuo verbo sulle strade del nostro povero paese , credi forse di essere dio? Datti una calmata, per favore……e sogna anche tu melodie da strimpellare con gli amici e sarà meglio per tutti.
Via Mazzini: pedoni allo sbaraglio.
Ieri mattina percorrevo a piedi Via Mazzini qui a Erba. Era giorno di mercato e non ero la sola lungo la via. Davanti a me due signore camminavano sullo strettissimo marciapiedi in prossimità dell’ angolo con Via Zappa. Una di loro spingeva una carrozzina con un neonato .
A un certo punto un piccolo cumulo di neve rendeva ancor più angusto il passaggio e le due donne non riuscivano a procedere; poi finalmente la neve ha ceduto ed esse hanno deciso di passare sul marciapiedi opposto, che però non è certamente in condizioni migliori : entrambi sono un susseguirsi di buche e di tratti variamente sconnessi. Spesso si è costretti a scendere sulla carreggiata rischiando di essere investiti dai veicoli in transito o di prendersi una bella distorsione della caviglia. Se poi si hanno difficoltà di deambulazione o si ha una carrozzina al seguito la situazione è veramente tragica; ci si sente “pedoni allo sbaraglio”.
Credo che il nostro Sindaco o l’ assessore competente non abbiano mai vissuto questa esperienza, altrimenti avrebbero già disposto gli interventi opportuni.