Pace per la Palestina.

Ricevo via email e copio qui questa lettera di Avaaz.

Era stata la settimana più calda dell’anno. Tutto ciò che Fadel Jaber voleva era solo un po’ di acqua per la sua famiglia. Ma Fadel vive nella Cisgiordania occupata, dove il governo israeliano ha deviato le tubature dell’acqua in modo da rifornire le piscine degli insediamenti ebraici e lasciare senz’acqua le case palestinesi.

Quando le autorità israeliane hanno portato via con la forza Fadel per essere andato a prendere l’acqua, ovunque si poteva sentire il pianto di suo figlio Khaled di cinque anni che urlava disperato “baba, baba!” mentre portavano via suo papà. Questa è la quotidianità per i palestinesi che sotto il terribile controllo dell’esercito vivono senza i più basilari diritti umani e si sono visti sottrarre la terra e l’acqua in favore dei coloni. Ma ora dopo anni violenti e senza speranza sta crescendo un movimento, una resistenza nonviolenta che vuole le stesse cose che gli israeliani hanno già: libertà, dignità e uno Stato indipendente.

Per anni l’attenzione dei media è stata dedicata ai militanti palestinesi e oggi gli estremismi da entrambe le parti allontanano la pace sempre più. Ma in mezzo a tutto questo odio a rimetterci sono state le famiglie come quella di Fadel, che vogliono solo una vita normale. Ora quelle famiglie stanno reagendo organizzando marce pacifiche e sit-in, collaborando con gli attivisti israeliani per ottenere giustizia e libertà. In tutta risposta, l’esercito israeliano ha incarcerato e picchiato gli organizzatori arrivando anche a portare via i bambini dai loro stessi letti.

Alcuni giorni fa sono stata in Cisgiordania per incontrare queste persone pacifiche e coraggiose al tempo stesso. Quando ho proposto di mobilitare la nostra comunità per aiutarli i loro occhi si sono illuminati. Hanno bisogno di fondi per gli avvocati per reagire contro le incarcerazioni ingiustificate, videocamere per documentare gli abusi di cui sono vittime, formazione sull’uso dei media e delle tattiche nonviolente e attivisti per far diventare globale questa protesta locale. Queste famiglie sono la vera speranza. Impegnamoci a donare subito €4, se saremo abbastanza potremo sostenere questo movimento pacifico, facendolo prevalere sugli estremisti e costruendo per Khaled un futuro degno dei sogni di suo padre.

Riporto qui questa lettera per poterla sottoporre all’ amico elettronico DAN, ebreo-italiano che vive in Israele e che potrà darmi il suo parere.

Melone amaro.

Dietro i meloni…

Il melone è uno dei frutti estivi che prediligo, quando è buono , cioè quando è stato coltivato e raccolto nel migliore dei modi. Al momento dell’ acquisto , come tutti, ne voglio sentire il profumo e saggiare il grado di maturazione, ma non mi soffermo a pensare come sia stato prodotto. D’ ora in poi però credo che cambierò le mie abitudini…

Cliccando sul link qui in alto si può leggere la storia di un giovane laureato marocchino, che si è adattato a lavorare per anni in un’ azienda agricola mantovana che produce meloni in condizioni di quasi schiavitù e che ora si vede licenziato perchè l’ imprenditore agricolo si avvale di mano d’ opera ancora più a buon mercato, naturalmente a discapito delle condizioni di vita e di lavoro degli immigrati-braccianti.

Stamattina i notiziari ci hanno fatto sapere che altri 400 immigrati sono approdati a Lampedusa e che dall’ inizio dell’ anno sono stati 12 mila gli arrivi…….e mi viene da pensare che chi accetta di sottostare a condizioni di sfruttamento così bieche, deve avere sperimentato un inferno molto più terribile della schiavitù.

Ora il giovane marocchino di cui si parla nell’ articolo ha denunciato il suo antico “padrone” e io spero che possa avere giustizia

 

In ricordo di don Tonini.

Un secolo all’ insegna della fede e della bontà.

Se fossimo in un paese normale e non stessimo vivendo momenti così caotici e di così grande confusione morale e civile , probabilmente la morte di un uomo di grande statura come il card. Ersilio Tonini  (99 anni), avrebbe avuto ben altra risonanza.

Cliccando sul link qui in alto si può leggere una bella intervista rilasciata dal prelato 5 anni fa:  ne viene fuori una figura esemplare di uomo semplice, buono e di grande fede, che ha anticipato nell’ attenzione verso i poveri e nella capacità di comunicazione lo stile di Papa Francesco.

Riporto qui un passo dell’ intervista , che ha il sapore della profezia e della speranza:

Ecco, in questo momento, mentre siamo disorientati e sconvolti e ci pare che il mondo vada verso la distruzione totale, io sono intimamente convinto che da questa tragedia… che cosa verrà fuori? Ebbene, sta finendo il tempo delle divisioni e delle contrapposizioni e comincia il tempo dell’identificazione. Cioè le nazioni scompaiono, la storia passata perde il suo peso e ci accorgiamo che accade come al popolo ebreo, che aveva bisogno delle deportazioni per tornare a capire. La grande sfida, guardando il futuro, sta proprio qui: se riusciremo a stare insieme oppure no, come dice il grande libro di Alain Touraine: “Pourrons-nous vivre ensemble? Ègaux et différents”.

Speriamo che Don Tonini (che anche da cardinale si sentiva soprattutto e solo un prete, un parroco) abbia visto giusto e che da lassù continui a pregare per questo paese e per tutti noi.

 

 

 

Cattivo giornalismo RAI.

Perchè la Rai sta riservando servizi giornalistici interminabili e dai toni chiaramente “pro-berlusconi” su ogni canale?

Dopo la manifestazione ridicola di questa sera, penso che l’ avvenimento che si è limitato a un discorso di dieci minuti infarcito di bugie, di enfasi, di vittimismo e di populismo ormai stantio, mi sarei aspettata un accenno all’ evento che mettesse in risalto la prepotenza mostrata realizzando una manifesazione non autorizzata, e la pretesa assurda di voler cancellare una sentenza di condanna con l’ applauso acritico  dei suoi seguaci, sulla cui presenza disinteressata non scommetterei un centesimo….

Anche Rai news24 non si è sottratta a questo andazzo e la cronista con tono compassionevole poneva l’ accento sulla commozione  di Berlusconi, sulla devozione della folla (Non poi così numerosa) al suo leader . Non mi pare un buon giornalismo quello che non riesce a separare i fatti dalle opinioni.

Da 43 anni pago il canone RAI; ma stasera mi son sentita beffata più che mai….

Bondi, l’ Eremita.

Osservate bene la foto…..

Fatto? Avete forse pensato che si tratti di Pietro l’ Eremita che incita i cristiani ad andare in Terra Santa a combattere gli infedeli al grido di ” Dio lo vuole?”

Errore!!!!! Trattasi di Bondi, il fedele paladino di Berlusconi , che sotto mentite spoglie sta arringando berluscones e pensionati ( facilmente comprabili con qualche euro , dati i tempi)  per convincerli a scendere in piazza, armi in pugno, per combattere la guerra santa contro i magistrati al grido :

SILVIO LO VUOLE !!!!!!!

AGGIORNAMENTO: mi dicono che la mobilitazione non ha avuto successo: dati i 40°C previsti per domani a Roma,. nessuno vuole rischiare un’ insolazione per amore di Silvio. Probabilmente Bondi a quest’ ora si sta strappando i capelli che non ha… :-(((

2 Agosto 1980: strage di Bologna – Io c’ ero…

Ripubblico questa testimonianza toccante, per i lettori di recente acquisizione ; Vincenzo racconta….

Ero allo Stadio per lavoro,quando ho sentito quel botto così forte che mai avrei pensato  venisse dalla stazione, che sta a qualche Km da dove mi trovavo.
Di quel che successe dopo, ricordo l’ urlo delle sirene ,le strade bloccate, il traffico in tilt.

Quando arrivai in sede, già altri erano andati sul posto per i vari TG.
Sul luogo del disastro fui presente solo dal pomeriggio .
Le ambulanze non bastavano e gli AUTOBUS allora vennero utilizzati per il trasporto delle vittime e dei feriti. Sul posto tante macerie ,un formicaio di persone indaffaratissime a scavare e a trasportare corpi straziati. C’ era tanta polvere e un gran vociare. sotto il sole che scottava.

I sentimenti di tutti erano angoscia e incredulità per la dimensione della tragedia.
(racconto di mio fratello Vincenzo, che quel giorno era in servizio alla RAI di Bologna)

Dopo oltre trent’ anni tutto questo resta confinato in qualche cerimonia di commemorazione , come congelato dentro una vetrina da cui non possono uscire il dolore e la rabbia di chi quei fatti li ha sentitti sulla propria pelle e che ancora non ha avuto risposta ai suoi tanti “perché”.

Sarebbe il tuo compleanno….

Canarini: erano la tua passione. Ne avevi moltissimi nelle gabbie e li curavi per molte ore ogni giorno. Eri diventato un vero esperto , tanto da vincere dei premi nei concorsi indetti da associazioni varie e molti ricorrevano ai tuoi consigli .

Ricordo quando, armato di stuzzicadenti, imboccavi i piccoli appena nati, se la loro mamma , cresciuta in gabbia, non era in grado di occuparsene. Riuscivi a salvarli : da esserini poco più grandi di un bruco, diventavano via via graziosissimi uccellini canterini. E tu spesso restavi lì seduto ad ascoltare quei canti .

Oggi sarebbe il tuo compleanno, se fossi ancora qui. La mia preghiera possa raggiungerti e farti sentire ancora il mio affetto.  Ciao, papà!

Berlusconi, royal baby…armi di distrazione di massa?

E’ proprio strano questo mondo.

La settimana scorsa tutti i media e i social network erano presi dalla frenesia per la nascita del royal baby: ogni istante veniva minuziosamente riferito: cosa avevano detto il papà, la mamma, il nonno, la pseudo-nonna, la bisnonna , il bisnonno, il portavoce della segretaria del maggiordomo ecc…. E intanto la gente,  in Inghilterra e non solo, continuava a perdere il posto di lavoro, a faticare ad arrivare a fine mese, a pagare tasse e trasporti pubblici sempre più cari senza che traccia di tutto questo arrivasse sulle copertine dei giornali….

Oggi in Italia, tiene banco la condanna  di Berlusconi e a sentire i giornali tutti erano tesi come corde di violino in attesa del verdetto della Cassazione  e nell’ attesa i nostri soloni facevano pronostici, analizzavano le varie ipotesi e relative conseguenze; poi in seguito al pronunciamento della sentenza  ora tutti commentano e pare che proprio nessuno voglia far mancare il proprio parere.

Vogliono farci credere che queste notizie sono importanti….ma sarà proprio vero?  O tutto è ben calcolato perchè non si possa parlare d’ altro? Non so.

C’ è ancora gente , per fortuna, nel mondo e anche in Italia,  che realizza cose stupende, come Luca Parmitano del post precedente, o come i ricercatori che studiano come combattere il cancro o la sclerosi; c’è chi vive blindato per combattere la criminalità e chi sacrifica la sua vita in difesa dei più deboli, ma tutti questi non trovano spazio sulle copertine delle riviste e dei quotidiani….non fanno notizia….

Ora che tutto è compiuto o quasi, speriamo che si possa parlare anche dei problemi veri della gente e anche delle cose belle e importanti che pure accadono nel mondo.

 

 

Un diario dallo spazio.

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Questo è l’indirizzo del blog del nostro astronauta Luca Parmitano che , dalla stazione spaziale in cui si trova, scrive la cronaca delle sue attività quotidiane.

Credo sia del tutto straordinaria la possibilità di seguire in diretta un’ esperienza così eccezionale e in lingua italiana, perchè rari sono gli astronauti nostrani che vengono selezionati per missioni spaziali.

Seguiamo insieme questa bella avventura!!