Estranea.

Cadono a uno a uno  quelli

che hanno riempito la mia vita;

i visi che mi hanno accompagnato

durante il mio cammino scompaiono.

E’  come quando in una stanza togli

i quadri, le foto, i ricordi…

,e rimangono le fredde pareti bianche.

Sempre più, guardandomi attorno,

vedo volti che non riconosco

in un mondo sempre più estraneo.

Diventare Papà!

In occasione della festa dei papà, voglio riportare qui alcune righe di un libro (“L’amore e gli stracci del tempo”) che sto leggendo , grazie alla mia amica P. Sono le riflessioni di un neo-papà ….

“Con l’ arrivo di suo figlio, aveva capito che noi siamo i nostri padri e le nostre madri, che continuano a vivere in noi. Nelle nostre ossa sentiamo il richiamo della loro voce che attraversa la vita e a volte anche la morte e ci dice che non possiamo scappare da nessuna parte……..Allora cercherai……di trasferire i tuoi ricordi in colui che diventerà la tua memoria. E non importa se non hai delle ginocchia sbucciate da raccontare, le inventerai…Cercherai di trasmettere la tua nostalgia a tuo figlio, capendo che un giorno tu stesso sarai la sua nostalgia”

Personalmente non so come ci si senta diventando padri, ma so che io, da mamma non ho avuto il tempo di fare queste riflessioni, che mi sono invece cadute felicemente addosso quando sono diventata nonna….

Auguri a tutti i papà, in particolare ai neo-papà.

 

UTE: Medicina e musica.

Ore 15 : Medicina: Il lavoro del medico. (docente dr. Lissoni)

Ieri il dr.Lissoni , con la consueta chiarezza e semplicità di linguaggio, pur nella complessità dei concetti da esporre, ci ha parlato dei limiti e dei condizionamenti cui è sottoposta l’ azione di ogni medico; in particolare ha messo in evidenza un lato nuovo della professione medica, che è quello del proliferare di cause dei pazienti contro ospedali e medici . Questa novità, importata dagli USA, fa sì che i medici per tutelarsi e prevenire citazioni per danni moltiplichino le prescrizioni di  esami e controlli , facendo anche gonfiare la spesa sanitaria nazionale.

Un altro aspetto messo in particolare evidenza è stato quello della ricerca , che sola può convalidare l’ efficacia dei farmaci e delle terapie adottate;  c’ è poi la Meta-analisi, cioè lo studio secondo criteri matematico/statistici dei risultati messi a disposizione dalla ricerca primaria.

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Ore 16: Musica: Da Debussy a Ravel. (Docente dr.sa Zapparoli)

Parallelamente all’ impressionismo nella pittura, in Francia nacque anche l’ impressionismo nella musica ad opera di C. Débussy, che non inseguiva in modo tradizionale melodie più o meno orecchiabili, ma intendeva ricreare emozioni e atmosfere utilizzando “macchie di suoni”, grappoli di note….Fu un grande innovatore della musica e della tecnica pianistica. Sensibilissimo dal punto di vista artistico, fu invece nella vita privata un uomo “senza cuore”:  due sue compagne di vita, arrivarono a suicidarsi dopo essere state abbandonate…

Ravel fu grande ammiratore, non ricambiato, di Débussy. La sua musica riecheggia il suo grande amore per la Spagna ed è piena di colore e di suoni arabeggianti.

Per l’ ascolto : Chiaro di luna (per pianoforte) di Débussy.

Giochi d’ acqua (per pianoforte) di Ravel

 

Una sera a teatro: “ECCE HOMO”

Confesso che non l’ avevo mai sentita nominare, prima che mi parlassero di lei a proposito di altri suoi spettacoli. E’ una donna minuta, ma che sembra riempire il palcoscenico con le sue movenze , con la sua voce docile nell’ assumere mille sonorità diverse, con la magia della parola …. Si chiama Lucilla Giagnoni e ieri sera mi ha affascinato nel suo recital intitolato “ECCE HOMO”

Una mamma la sera prima di dormire racconta una storia alla sua bimba. E’ la storia dell’ uomo ad iniziare dagli albori della preistoria e parallelamente racconta la storia di un burattino che diventa umano. La narrazione è intersecata da brani di testi sacri (l’ autrice ed interprete del testo è un’ appassionata studiosa di testi antichi).

L’ homo sapiens prevale  alla fine sulle altre specie di uomini per trasformarsi poi in homo oeconomicus; Pinocchio trova la sua redenzione nel farsi carico del destino del padre Geppetto e la parola sacra trova la sua apoteosi finale nel discorso delle beatitudini e su questo tema prende avvio l’ esortazione alla bambina, diventata ormai adolescente, perchè sappia prendere il volo e vivere appieno la sua vita.

E’ un’ ora e mezza di parole e basta…. Non c’è altra scenografia se non un pannello luminoso su cui scorrono immagini stilizzate ed essenziali, non ci sono altri personaggi in scena se non la Giagnoni e la sua capacità istrionesca di trasformarsi senza bisogno di trucco o travestimenti. L’ atmosfera è molto ben rimarcata dalle  musiche che sottolineano i passaggi più suggestivi.

Gli applausi finali lunghi e calorosissimi mi sono sembrati  del tutto meritati.

Ute: Letteratura francese ed economia.

Ore 15: Alexandre Dumas (prof. Meggetto)

Immaginate di ascoltare  pagine  suggestive lette con la voce dell’ attrice/doppiatrice Tina Lattanzi, la voce morbida e calda che abbiamo sentito tante volte nei film dei “telefoni bianchi” e in quelli del dopoguerra. E’ questa l’ impressione che ho avuto oggi ascoltando la lettura di pagine tratte dai romanzi  meno noti di Dumas padre “La regina Margot” e “Il tulipano nero”.

Lo sapevate che se oggi possiamo divertirci alle avventure del Conte di Montecristo e dei tre moschettieri lo dobbiamo alle abitudini spenderecce di A. Dumas? L’ assillo dei debiti da pagare lo costringeva a scrivere romanzi a ritmo industriale e aveva addirittura alle sue dipendenze dei giovani aspiranti scrittori  ai quali dettava il prodotto della sua inesauribile fantasia .

Chi non ricordasse l’ attrice Tina Lattanzi, da me menzionata, può ascoltare  questo video e certamente (se non è troppo giovane) verrà riportato all’atmosfera delle vecchie sale cinematografiche della sua gioventù.

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Ore 16: Economia: Contributo della Dottrina Sociale della Chiesa (docente: Maurizio Benedetti).

Ho un rammarico: non aver seguito le lezioni precedenti. Infatti in questa lezione ho capito che anche gli economisti si sono convinti finalmente che il capitalismo,così come lo abbiamo conosciuto fino ad ora , è clamorosamente fallito, anche se pare che molti vogliano continuare a tenerlo in vita nonostante tutto.

Ci sono molte scuole di pensiero attualmente: gli”aziendalisti”, gli “innovatori sociali” , i “cooperativisti”… e anche la Chiesa ha dato contributi innovativi, per superare la tendenza a estremizzare le conseguenze della concentrazione delle ricchezze a danno delle moltitudini di poveri affamati che popolano questo mondo.

Qualcuno poi ultimamente sta parlando di Popenomics, cioè dell’ economia così come la intende papa Francesco.

Si può coniugare eccellenza economica e impegno civile e sociale? Pare di sì…visti gli esempi di aziende  che il docente ci ha proposto: l’ ospedale pubblico “La Carità” di Locarno (è in territorio ticinese, ma gestito e condotto da italiani) , la cooperativa sociale “Futura” che impiega al suo interno giovani svantaggiati di vario genere e le rubinetterie “Gessi” , che sanno coniugare prodotto all’avanguardia con benessere dei dipendenti e rispetto dell’ ambiente (produce da sè tutta l’ energia di cui ha bisogno). Ci sono molte altre aziende impegnate su questo fronte in Italia e questo fa ben sperare per il futuro del nostro paese.

Questa crisi infinita deve indurre tutti a ripensare le leggi dell’ economia e il sapere che c’ è chi sta intraprendendo questa strada mi toglie un po’ di preoccupazioni .

 

Una bianca, uno giallo, una nera…

Alla scuola per stranieri, nella classe seguita da me, in questi giorni ci sono pochi studenti: forse qualcuno ha trovato lavoro, forse qualcun altro invece è partito in cerca di lavoro altrove o più semplicemente qualcuno preferisce fare altro vista la bella stagione.

Ieri erano solo in tre e questo ci ha permesso di parlare più liberamente tra di noi. Ognuno ha storie particolari da raccontare….

C’è S. , giovane mamma turca, che mostra, con gli occhi che le brillano di orgoglio, le foto  della sua bambina vestita  da principessa nel giorno di Carnevale. E’ una bambina veramente graziosa; nella foto appare insieme ad una sua amichetta e allora S. mi racconta che è la figlia di una sua amica che è morta recentemente all’ improvviso, lasciando il marito e tre figli. Il sabato e la domenica  S. ospita i bambini orfani a casa sua, per far loro sentire meno la mancanza della mamma.

C’è X., che viene dalla Cina. Lo credevo poco più che un ragazzino con quella sua faccina pulita e sempre sorridente. Ecco invece che scopro che è già padre di una bambina di cinque anni. Ora lei vive in Cina coi nonni, ma X.racconta, con quel suo linguaggio stentato e senza “R,” che a novembre andrà  a prendere la sua bambina per portarla qui: potranno vivere insieme !!! E la sua gioia è proprio evidentissima.

C’è poi S., che viene dal Senegal. E’ giovane e bellissima, con uno spiccato senso estetico, che traspare da come si veste, da come copre con eleganza i suoi capelli (è musulmana), da come ama ornarsi con bijoux di buon gusto. Grandi occhi dolcissimi e neri, pelle di luna, sorride spesso mostrando denti bianchissimi e regolari e intanto sulle guance le si disegna una simpatica fossetta . E’ qui da appena un anno, ma ha già imparato ad esprimersi abbastanza bene nella nostra lingua, anche se  gli articoli e le preposizioni fanno ancora brutti scherzi. Lei racconta che per venire  qui a scuola per le nove, deve prendere un pullman  alle 7.10  e aspettare poi più di un’ ora l’ inizio delle lezioni. Racconta anche che insieme a suo marito sta risparmiando i soldi per tornare in Senegal quest’ estate a riabbracciare le famiglie. E da come racconta si sente che questa è una cosa molto importante per lei.

Sono  proprio dei bravi ragazzi e nonostante le loro facce variamente colorate, penso che assomiglino tanto ai miei figli…

UTE: alla scoperta delle Abbazie di Viboldone e Chiaravalle.

Oggi siamo andati, noi dell’ UTE, alla scoperta di due antichissime abbazie nella periferia a sud di Milano: l’ abbazia di Viboldone e quella di Chiaravalle.

L’ abbazia di Viboldone è legata alla storia degli Umiliati, un movimento religioso promosso inizialmente da laici che volevano rinnovare lo spirito della chiesa delle origini, conducendo una vita semplice e frugale in comunità aperte anche a chi aveva bisogno di aiuto e di lavoro.  Ne facevano parte uomini e donne che si riunivano per pregare e per lavorare nei “conventi” (parola che significa letteralmente “luogo in cui convenire” , “luogo di riunione). L’ abbazia sorge in una zona ancora verde e conserva pregevoli affreschi di scuola giottesca.

 

L’ abbazia di Chiaravalle è legata invece alla figura di S. Bernardo, che, inviato a Milano per pacificare la città travagliata da feroci conflitti, riuscì nel suo intento e per questo i Milanesi gli promisero di costruire un’ abbazia per i suoi monaci.  Anche in questa abbazia si possono ammirare affreschi mirabili, oltre a un coro ligneo notevole e a una statua del Manzù che rappresenta la resurrezione promessa a tutti noi alla fine dei tempi; e poichè saremo tutti angelicati e senza un sesso definito, la statua è uomo nella parte destra e donna nella parte sinistra. Notevole!!

Un bel sole ha accompagnato le nostre visite, che ci hanno arricchito di nuove conoscenze, grazie ai nostri dottissimi accompagnatori, e di immagini di grande bellezza.

Ute: Chiesa e filosofia all’inizio del ‘900.

Oggi all’UTE Don Ivano Colombo ci ha illustrato la biografia e l’ opera di  Pio X , un Papa che fece della lotta al modernismo il filo conduttore del suo papato.

In seguito la professoressa Tatafiore ci ha tratteggiato le linee principali dello spiritualismo francese all’ inizio del 1900 e i temi indagati da Blondel, Boutroux e Ravaisson. Come reazione al positivismo imperante nel secolo precedente, questi filosofi pongono al centro della loro indagine la metafisica, intesa come tutto ciò che va oltre l’ esperienza sensibile, cioè la coscienza e anche il Divino . La filosofia diventa riflessione intima.

Fukushima tre anni dopo…

Fukushima…tre anni dopo

I bambini di Fukushima devono giocare solo in luoghi chiusi, uscire all' aperto sarebbe troppo pericoloso....

Oggi il Giappone ricorda le 18.000 vittime del terremoto/maremoto/incidente nucleare che tre anni fa ha sconvolto il Giappone. La lettura dell’ articolo linkato sopra dà solo una pallida idea delle terribili conseguenze di quel cataclisma. Infatti non vi è nessun accenno alla risoluzione definitiva del problema rappresentato dai reattori ancora attivi e che continuano a rilasciare radioattività sia nell’ atmosfera che nell’ oceano….e non se ne parla perchè la soluzione non c’è…  Tanto per avere un’ idea dello stato di confusione in cui si dibattono i responsabili dell’ eventuale risanamento della zona colpita, potete leggere QUI o anche QUI ,ma se siete tipi ansiosi vi consiglio di soprassedere….certe cose è meglio non saperle.