Infinite storie …prima di noi.

Mio padre un giorno tornando a casa aveva visto nel cortile il vicino intento alla riverniciatura delle sue persiane verdi. Il vicino aveva notoriamente simpatia per il partito che aveva come simbolo la falce e il martello e mio padre , intendendo prenderlo bonariamente in giro, gli disse : – Ma vuoi proprio farlo sapere a tutti che sei comunista, vero?- Il vicino non riusciva a capire cosa c’ entrasse questa battuta….non sapeva che mio padre era daltonico.

Così gli successe un giorno, in pieno ventennio fascista, di indossare una camicia rossa per andare al mercato, suscitando lo stupore di quanti pensavano che si trattasse di un gesto anticonformista, provocatorio….invece era stata solo una distrazione di mia madre.

Ebbene ora un suo pronipote (oltre un secolo li separa), quando si mette a colorare i suoi bellissimi disegni, ogni tanto chiede conferma: – Questo è il rosso vero?-

Siamo il risultato di infinite storie di uomini e donne che ci hanno preceduto e che  hanno lasciato traccia di sè in ognuno di noi.