Poesia: Chimera ( A. Rossini)

Riporto qui una delle tante belle poesie di A. Rossini , pseudonimo sotto il quale pubblica sul suo blog una carissima ex-collega, con la quale ho potuto collaborare con grande piacere e soddisfazione in alcuni anni di insegnamento. Delle sue poesie, sempre  velate di malinconia se non di tristezza, amo molto la musicalità fresca e spontanea dei versi. Non traspare nessuna faticosa e artificiosa ricerca , anzi i versi scorrono lievi come onde di un ruscello appena sgorgato dalla sorgente. Grazie, Andrea, per avermi concesso l’ onore di pubblicare questa poesia.

CHIMERA (A. Rossini)

Piove sul triste giardinomargherite sotto la pioggia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

che ieri sognava l’estate,

piangono gli aghi del pino

sulle vecchie fronde bagnate.

Anche le pratoline

han chiuso le bianche corolle

e meste lucertoline

fuggon via tra le zolle.

Il cielo di nuvole pieno

non vuole farmi sognare

e cadon sui verdi campi

mille lacrime amare.

Io guardo il grigio paese

da cui non posso scappare:

è come una prigione

che non fa respirare.

Poi penso, per un momento,

ad un luogo dolce e lontano:

un ricordo che a volte ritorna,

mi chiama, sussurra pian piano.

Ma è tardi, fugge il mattino

e porta con sé la chimera,

cancella le mie illusioni.

La realtà mi appare più nera.

Piange il cielo lontano,

piange anche il mio cuore.

Sul viso compare un sorriso

che a tutti nasconde il dolore.

Il piacere dell’onestà.

In casa si respira aria di cambiamento: bisogna vendere l’appartamento per trasferirsi altrove e ogni tanto arrivano i potenziali acquirenti a vedere se sia possibile concludere l’affare. La mamma allora si mette al lavoro per mettere in ordine e sistemare ogni cosa in modo da offrire l’immagine più accattivante possibile della casa.

Quando arrivano gli acquirenti  è normale mostrare loro le stanze  e magnificare l’ampiezza dei locali, la posizione dello stabile che sorge vicino alle stazioni dei mezzi pubblici…..ma Samuele (forse perchè non vuole lasciare quell’appartamento) ogni volta interviene smascherando difetti nascosti

  • E’ vero, questa casa è confortevole, meno che quando ci sono le perdite d’acqua dai piani superiori….- oppure -…… però c’è la ringhiera che necessita di una riparazione….- La mamma ha un bel fare occhiacci e segni di starsene zitto….Samuele non può sottrarsi al piacere dell’onestà….

UTE: Attività della prossima settimana.

Il calendario delle attività della prossima settimana  deve subire una variazione rispetto a quanto programmato a inizio d’anno. Pertanto avremo:

Martedì 10 

ore 15/17 – SCIENZE FISICHE MODERNE E CONTEMPORANEE L’ANELITO ALL ‘ ’ETERNO E AL TRASCENDENTE NELLA FISICA DI EINSTEIN DOPO UN SECOLO docente:  Rodolfo Damiani 

Venerdì 13
 ore 15 –  SCIENZE NATURALI PIANTE – MEDICINE E ANIMALI – MEDICINA: QUANTO SAPPIAMO VERAMENTE? docente:  Davide Sassi 
 ore 16 – ECONOMIA ORIGINE E FUTURO DELL’UNIONE EUROPEA: COMUNITA’ DI VALORI O PIAZZA FINANZIARIA? HA ANCORA SENSO RICERCARE UNA DIREZIONE COMUNE AL FUTURO DEL CONTINENTE EUROPEO? docente: Maurizio Benedetti 
 
Segnalo inoltre che , sempre nella giornata di Venerdì 13 maggio alle ore 13.15 dal piazzale- parcheggio di S. Maurizio partirà il pullman che porterà il coro dell’ UTE , e tutti coloro che vorranno partecipare, alla rassegna dei cori UTE della Lombardia . che si terrà a Paderno Dugnano. Per ulteriori informazioni e per eventuali adesioni rivolgersi alla segreteria
Aggiungo qui che vale sempre la pena di ascoltare le esibizioni del nostro coro, che ha raggiunto un livello artistico notevolissimo sotto la sapiente guida del maestro Alessandra Zapparoli.

Andamento lento….

-Mi dà dello spezzatino?- chiedo al macellaio . Mi sento chiedere : -Grasso o magro?-  La cosa mi sorprende un po’, visto che sono abituata a prendere  una vaschetta dal banco frigo del supermercato e a regolarmi secondo l’estetica del prodotto: quello che mi appaga di più l’occhio è mio…. Allora gli dico di farmi vedere quello che ha e lui si allontana nel retrobottega , dove lo vedo armeggiare a lungo. Intanto la moglie del macellaio sta affettando il prosciutto e  intrattiene le clienti in attesa con chiacchiere amene. Quando il macellaio torna porta con sè un bel pezzo di carne e lo taglia a cubetti davanti ai miei occhi. Così anche per il macinato: viene preparato al momento. D’accordo: il tutto richiede tempi piuttosto dilatati, ma credo che mangerò ottima carne.

Nel supermercatino invece devo fermarmi per comprare la pasta : un solo pacchetto di pasta, ma alla cassa staziona una fila lunghissima; c’è una cassiera poco esperta e sulla seconda cassa fa bella mostra di sè un cartello con la scritta “GUASTA”. La signora dietro di me dice che è da un bel po’ che quella macchina non funziona e che sarebbe ora di cambiarla…..l’attesa si prolunga, ma nessuno si spazientisce davvero.  Solo una badante freme: ha solo poche cose da pagare e la sua assistita è molto impaziente….la lasciamo passare. Intanto si intrecciano dialoghi e battute tra quelli che sono in attesa…. e l’atmosfera è molto rilassata. Mi vien da pensare che se accadesse a Erba di dover attendere tanto a lungo per pagare il conto, succederebbe un pandemonio.

Nei paesi il ritmo di vita è più rilassante, più a misura d’uomo…ha un andamento lento….

 

 

Il peccato più grande.

Ho incontrato una mamma:  aveva il dolore dipinto in volto e nella voce.

Il suo bambino era stato umiliato, deriso da chi doveva invece sostenerlo ,

incoraggiarlo, dargli fiducia…..

 

Ho conosciuto  anche un bambino col cuore in frantumi.

Aveva chiesto amore e ne ha avuto solo disprezzo…

Il peccato più grande è far soffrire un bambino…

 

A proposito di concorsone….

Terzo giorno di Concorsone

Dopo moltii anni si torna ai concorsi per entrare nella scuola.  Non entro nel merito delle polemiche, perchè da troppo tempo sono fuori dall’ambiente, però ricordo che nella scuola un tempo si entrava solo per concorso e se non andava bene la prima volta lo facevi una seconda, una terza…e così via.

Certo una prova d’esame non può accertare l’attitudine a fare l’insegnante e non può garantire che, se al momento delle prove un candidato è in regola con tutti i requisiti, poi le cose non cambino con l’andare del tempo……Tuttavia io ritengo che un filtro ci debba essere per evitare che gente incapace di stare accanto ai bambini possa  far parte del corpo docente: troppi sono gli episodi sconcertanti noti per essere finiti sui giornali e troppi quelli di cui si sussurra , ma che restano nell’ombra. Insegnare, soprattutto ai bambini più piccoli è un mestiere di grande delicatezza, che può influire positivamente o negativamente sullo sviluppo di personalità ancora in embrione. E forse non sarebbe male se , nel corso della carriera, gli esami non finissero mai…..Ricordo bene il tempo in cui ogni anno il direttore veniva a controllare l’operato degli insegnanti prima della valutazione …non so se si faccia ancora così…

Poesia: la cucitrice (G. Pascoli)

Oggi  il mio pensiero va anche alle tante donne che hanno passato la vita chine su vestiti da confezionare o su biancheria da ricamare, per contribuire al bilancio familiare, naturalmente senza trascurare tutte le altre faccende domestiche e  senza contare le ore …..un punto dopo l’altro…

LA CUCITRICE (G. Pascoli)

L’alba per la valle nera
sparpagliò le greggi bianche:
tornano ora nella sera
e s’arrampicano stanche;
una stella le conduce.
La cucitrice quadroTorna via dalla maestra
la covata e passa lenta;
c’è del biondo alla finestra
tra un basilico e una menta
è Maria che cuce e cuce.
Per chi cuci e per che cosa?
un lenzuolo? un bianco velo?
Tutto il cielo è color rosa,rosa e oro,
e tutto il cielo
sulla testa le riluce.
Alza gli occhi dal lavoro:
una lacrima? un sorriso?
Sotto il cielo rosa e oro,
chini gli occhi, chino il viso,
ella cuce, cuce, cuce.

Poesia per Valeria Solesin.

Oggi, 1° Maggio, voglio onorare la festa del Lavoro, copiando qui alcune strofe di una poesia dedicata a una ragazza italiana, andata all’estero per lavorare e uccisa in un insensato attacco terroristico a Parigi…

PER VALERIA.

Perché il tuo bel volto è sbocciato,

se poi così presto è sfiorito,

distrutto da barbaro fato,

che gli occhi tuoi belli ha ferito?

Perché la tua fronte sì alta,

tuo scrigno prezioso di mente,

lo sparo vigliacco ribalta

spegnendo tua vita, repente?

………..
Perché la tua giovane mente,

brillante e piena di luce,

promessa di vita splendente

il terrore in buio riduce?

Perché un disgraziato ragazzo,

che aveva la tua stessa età,

diventa fanatico e pazzo,

e spegne tua dolce beltà?

…………

Scrivevi di donne e lavoro,

e del procreare i lor figli,

con belle parole che adoro,

ignara dei futuri perigli.

……….

Adesso il tuo angelico volto,

che emana energia positiva,

a tutta l’Italia fu tolto,

da mano vigliacca esplosiva.

………..

E or, coi tuoi occhi splendenti,

dal cielo a noi dona saggezza,

dà pace e conforto ai pareti,

non spenta sia mai la bellezza

del volto tuo, aperto e solare,

finestra su un’anima pura,

e in cielo ora impara a volare

tu, dolce italiana creatura!

Mauro Perani,

Ordinario di Ebraico,

Università di Bologna