Storia di Chico (prima parte)

cucciolo yorkshiere– Ci mancava solo il cane!!! –  Questo fu il mio primo pensiero ( che non mancai di esprimere con un certo vigore e a voce adeguatamente alta visto il mio stato d’animo) quando mi vidi portare in casa dentro una scatola da scarpe un cosino scuro delle dimensioni di un topino di campagna che qualcuno pretendeva di fare passare per un cucciolo di cane.

Era anche stato pagato molto caro e questo mi rendeva anche più ostile nei suoi confronti. Aveva un mese o poco più e stava tutto sul palmo di una mano. Ogni tanto, dopo un momento emozionante per lui, sembrava entrasse in coma e per alcuni minuti eravamo tutti lì attorno per vedere se respirava ancora.

Eravamo in Sicilia e dovevamo rientrare a casa. Mille e trecento chilometri!!! Poteva quel cosino superare tante ore di viaggio? E come avrebbe reagito al cambiamento di clima, di ambiente e alla lontananza dalla madre? I timori erano tanti, ma lui , così piccolo, riuscì a superare ogni difficoltà.

Arrivati a casa, per prima cosa gli comprammo una brandina, ma la più piccola esistente in commercio era sempre troppo grande e troppo alta per lui. Quando Chico  (nome deciso dai miei figli), quando voleva salirci sopra, si metteva seduto di fronte ad essa e tenendosi dritto dritto la fissava immobile fino a che qualcuno non si accorgeva della sua richiesta.

Nonostante fosse così piccolo, alla vista dei gatti che in quel periodo assediavano il nostro giardino, faceva tanto chiasso che quelli trovarono più conveniente andarsene altrove. Gli stessi strepiti faceva anche contro merli , passeri o farfalle che osassero invadere il suo territorio. Era  solo uno yorkshire di taglia media, ma sapeva farsi rispettare.

Madre Teresa santa oggi (o meglio santa da sempre)….

Madre_Teresa_3Oggi Madre Teresa di Calcutta è stata proclamata Santa e mai canonizzazione fu accolta con più gioia e calore , infatti che fosse una grande santa lo avevamo capito molti molti anni fa, quando donava ogni istante della sua esistenza ai più sofferenti tra i poveri.

E’ una delle figure più grandi che hanno attraversato il secolo scorso ed è stata infatti anche premiata col Nobel della Pace nel 1979. Voglio qui riportare un tratto del discorso di Papa Francesco di questa mattina per averne sempre memoria a portata di blog.

Madre Teresa, in tutta la sua esistenza, è stata generosa dispensatrice della misericordia divina, rendendosi a tutti disponibile attraverso l’accoglienza e la difesa della vita umana, quella non nata e quella abbandonata e scartata. Si è impegnata in difesa della vita proclamando incessantemente che «chi non è ancora nato è il più debole, il più piccolo, il più misero». Si è chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, riconoscendo la dignità che Dio aveva loro dato; ha fatto sentire la sua voce ai potenti della terra, perché riconoscessero le loro colpe dinanzi ai crimini – dinanzi ai crimini! – della povertà creata da loro stessi. La misericordia è stata per lei il “sale” che dava sapore a ogni sua opera, e la “luce” che rischiarava le tenebre di quanti non avevano più neppure lacrime per piangere la loro povertà e sofferenza.

La domenica andando alla messa….

moda-anni-40-4La Domenica mattina, non facevamo colazione, perchè si doveva rispettare il digiuno dalla mezzanotte per poter fare la Comunione.

Ci vestivamo col vestito buono, quello della festa: io ricordo una gonna blu con bolero dello stesso colore e camicetta bianca. Allora poi ci si metteva il cappellino di paglia (in estate) e ricordo anche una borsetta bianca a secchiello.

Andavamo alla messa delle nove e mezza e ricordo la chiesa piena di bambini. Vengo dall’ Emilia conosciuta per il suo anticlericalismo, ma allora i bambini frequentavano tutti o quasi la parrocchia, forse perchè i genitori di ogni tendenza politica riconoscevano il valore educativo delle attività che vi si svolgevano e forse anche perchè non c’ erano alternative.

A me piacevano molto i canti; ce n’ era uno che, l’ ho scoperto solo molto dopo, riproduceva nel ritornello la stessa melodia dell’ inno tedesco …, forse era una traccia del fatto che il clero aveva simpatizzato con gli occupanti  e prima con gli alleati tedeschi (la guerra era finita da poco)  Certo io allora non mi ponevo certe domande e non ero in grado di fare certe considerazioni.
Finita la messa si usciva in gruppo e si andava all’ oratorio femminile, ma lungo il percorso c’ era la sosta per comprare il panino o il castagnaccio caldo (in inverno) Si assisteva alla lezione di catechismo e poi fuori in cortile a giocare a palla prigioniera, o a divertirsi su alcune giostrine o sull’ altalena .. Verso mezzogiorno si tornavava a casa, ma prima a volte mi fermavo a comprare il Corriere dei Piccoli:  la Tordella, Bibì. Bibò, Bonaventura, Sor Pampurio mi avrebbero fatto compagnia durante la settimana.

Anche i ragazzi più grandi attendevano la domenica. Per mia sorella  era l’ occasione  per  indossare l’ abito nuovo, le scarpe buone  e amche per mettere un filo di trucco (molto leggero però, altrimenti chi li sentiva papà e mamma!!)

I miei fratelli si mettevano in ghingheri e si spalmavano la brillantina sui capelli, guardandosi a lungo nello specchietto che era appeso vicino all’uscio della cucina… Tutti cercavano di dare il meglio di sè, perchè dopo la messa i giovani e le ragazze passeggiavano in piazza e sotto i portici . Era l’ unico giorno in cui ci si incontrava in paese ed era per tutti un’ occasione per far festa. e per lanciare occhiate eloquenti a chi suscitava maggior interesse.e simpatia.

 

Ancora sui prezzi italiani….

WP_20160903_12_53_01_ProE tanto per continuare la mia polemica sui prezzi , ecco un’altro esempio , di cui ho già avuto modo di parlare.

Qui a Greenwich stamattina abbiamo acquistato  del  pane senza glutine: 345 grammi di pane a fette sono costati 2,20 sterline, che corrispondono a due euro e cinquanta o poco più.

Chi può farmi un esempio di pane celiaco allo stesso prezzo in Italia? Da noi costerebbe almeno il doppio, credo ….e il motivo credo di conoscerlo….

 

Compleanno indimenticabile!!!

Ecco un’altra furbata all’italiana!!!! Credo che la foto dello scontrino parli da sola.  Chi ha fatto questa colazione “principesca” è mia figlia con la sua famiglia .

Intendevano festeggiare il compleanno di mio genero, ma non so quanto mio genero sia in vena ora di festeggiare dopo aver pagato il conto. Certo è che il BAR DUOMO è riuscito a rendere indimenticabile questo  suo compleanno!!!

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Come potranno vivere?

Già il terremoto è finito in seconda pagina ….la vita continua, si dice con un po’ di cinismo.

Coffins of some of the victims of the earthquake in central Italy are seen inside a gym in Ascoli Piceno, August 26, 2016. REUTERS/Adamo Di Loreto FOR EDITORIAL USE ONLY. NO RESALES. NO ARCHIVES.

Ma io vorrei sapere come continua questa vita per coloro che hanno costruito senza osservare le norme antisismiche in quelle zone che sono ad altissimo rischio sismico. Come continueranno a vivere quelli che hanno falsificato i documenti relativi agli adeguamenti strutturali degli edifici dichiarati sicuri e invece crollati come castelli di sabbia?

Riusciranno a dimenticare di aver causato la morte di 300 persone?  Dimenticheranno quelle bare , che chiedono giustizia? E si chiederanno se un laido , miserabile pugno di denaro in più può giustificare il dolore di tanti sopravvissuti feriti nel corpo e nell’anima? In fondo i danni materiali sono il male minore in queste tragedie…

Spero che questi “avvoltoi” abbiano ancora un po’ di coscienza e che non riescano a dormire la notte, ma forse chi arriva a commettere certi crimini riesce sempre ad autogiustificarsi; la loro coscienza è stata anestetizzata e resa muta e sorda.

Buona fortuna, Virginia…

Chi si è presentato candidato alla carica di sindaco di Roma ha dato certo prova di coraggio e forse ha sperato di non vincere.

I Romani però hanno votato e hanno scelto una giovane donna del M5s, Virginia Raggi: giovane e brillante avvocato, alla quale da subito ho augurato ogni bene (anche se non sono del suo partito), perché per riuscire nella sua titanica impresa non basta essere bravi e saper scegliere ottimi collaboratori; ci vuole anche tanta , tanta fortuna.

Purtroppo però le difficoltà non si sono fatte attendere e la sua giunta, appena insediata, già perde pezzi a varie riprese.p

Virginia sta sperimentando come sia ben più difficile governare che fare proclami elettorali, tuttavia le sorti di Roma ora dipendono molto da lei e non posso che rinnovarle i più sinceri auguri, per il bene della Capitale e dei Romani.