All’inizio della giornata…

WP_20170220_08_22_12_ProStamattina Londra è proprio grigia: una leggera nebbiolina vela il paesaggio e da qui pare che tutto sia fermo immobile anche perchè dal nono piano è difficile sentire i rumori della strada. Ogni tanto passano colombi e gabbiani, mentre gli aerei di cui si avverte il rumore restano nascosti dalle nubi basse. Samu sta giocando col Lego e io mi dedico alle relazioni pubbliche mattutine tramite cellulare, poi faremo i compiti, ci dedicheremo alla musica e alla lettura. Se farà bel tempo faremo una passeggiata sulle rive del Tamigi.

Ci aspetta una giornata tranquilla

Don’t cry for me…..

Bella musica, belle parole, una bellissima voce….

It won’t be easy
You’ll think it strange
When I try to explain how I feel
That I still need your love
After ll that I’ve done
You won’t believe me
All you will see
Is a girl you once knew
Although she’s dressed up to the nines
At sixes and sevens with you

I had to let it happen
I had to change
Couldn’t stay all my life down at heel
Looking out of the window
Staying out of the sun
So I chose freedom
Running around trying everything new
But nothing impressed me at all
I never expected it to

Don’t cry for me Argentina
The truth is I never left you

All through my wild days
My mad existence
I kept my promise
Don’t keep your distance

And as for fortune and as for fame
I never invited them in
Though it seemed to the world
They were all I desired
They are illusions
They’re not the solutions
They promise to be
The answer was here all the time
I love you and hope you love me

Don’t cry for me Argentina

Don’t cry for me Argentina
The truth is I never left you
All through my wild days
My mad existence
I kept my promise
Don’t keep your distance

Have I said to much?
There’s nothing more I can think of to say to you
But all you have to do
Is look at me to know
That every word is true

TRADUZIONE:

Non sarà facile, vi sembrerà strano
Che io stia cercando di spiegare cosa provo
Che ho ancora bisogno del vostro amore
Dopo tutto quel che ho fatto

Non mi crederete
Vedrete solo la ragazza che conoscevate
Sebbene vestita di tutto punto
Ma in disaccordo con voi

Ho dovuto lasciare che accadesse, sono dovuta cambiare
Non potevo stare scalcagnata tutta la vita
E guardare fuori dalla finestra, lontana dal sole

Perciò ho scelto la libertà
Mi sono data da fare,
Ho provato tutto quel che era nuovo
Ma niente mi ha impressionato
E nemmeno me l’aspettavo

Non piangere per me Argentina
La verità è che non ti ho mai abbandonato
Neanche nei miei giorni più selvaggi
Nella mia folle esistenza,
Ho mantenuto la mia promessa
Non essere così distante

E per quanto riguarda la celebrità e la ricchezza
Non le ho mai cercate
Anche se al mondo è sembrato che non desiderassi altro

Sono illusioni
Non sono le soluzioni che promettono di essere
La risposta era qui, davanti a me
Vi amo e spero che voi amiate me

Non piangere per me Argentina
La verità è che non ti ho mai abbandonato
Neanche nei miei giorni più selvaggi
Nella mia folle esistenza,
Ho mantenuto la mia promessa
Non essere così distante

Ho parlato troppo?
Non so che altro dirvi
Ma dovete solo guardarmi per capire
Che le mie parole sono vere

Incontri.

the-national-express-depot-in-birmingham-323814088Nè di venere nè di marte non si sposa e non si parte – così dice un proverbio. Ieri era anche venerdì 17 pertanto doveva esserci un motivo in più per non partire, ma sono partita ed è andato tutto bene, grazie anche a un passaggio offertomi gentilmente da amici.

Una nota divertente: uno stewart di Ryanair caldeggiava la solita vendita di prodotti come regali per il prossimo Natale, aggiungendo che così si sarebbe evitata la corsa affannosa per i negozi all’ultimo minuto!!!! Quando poi ha annunciato la vendita dei biglietti “gratta e vinci” ha sinceramente ammesso che tra i beneficiari degli incassi c’erano varie associazioni onlus (che non ho mai sentito nominare), ma anche il personale di bordo che contava così di arrotondare lo stipendio…. Sincero il giovanotto, che ripeteva forse per la millesima volta il suo discorsetto divertente, senza divertirsi troppo.

Sull’autobus invece mi si è seduta accanto una giovane donna,  capelli e occhi scuri, non molto alta, molto graziosa. Appena ha cominciato a parlare ho riconosciuto l’ accento sardo, ma ha detto di essere partita da Roma dove svolge un “lavoro sottopagato che non prevede ferie” -parole sue-. Parlava in modo piacevole, con un linguaggio pieno di ironia e autoironia; mi è risultata subito simpatica e abbiamo cominciato a conversare.

Doveva incontrare un’amica (il cui indirizzo ignorava completamente: non ti preoccupare, aveva detto l’amica, tanto vengo a prenderti io!), che l’avrebbe ospitata per il week end .

Problema: impossibile mandare un messaggio all’amica per dirle che lei stava arrivando. Probabilmente non aveva pensato a ricaricare il credito e io non potevo esserle d’aiuto perchè il mio telefonino aveva la batteria scarica. Le ho suggerito di utilizzare Skype, ma sembrava scettica sul fatto che si potesse chiamare con Skype un cellulare, anche se le ho assicurato che io lo faccio spesso.

Arrivati alla fermata dell’autobus, ci siamo dovute salutare. Spero tanto che sia riuscita a incontrarsi presto con la sua amica e che possa trascorrere un piacevole fine settimana in questa Londra, che in questi giorni si presenta piuttosto grigia e umida, proprio come tutti se la immaginano, anche se non è sempre così.

 

Ciao!

Sono in partenza. Spero che il mio viaggio sia tranquillo.

Ci sentiremo da Londra appena possibile. Vi riferirò le mie impressioni del dopo-Brexit.Londra e nuvole Saluto gli amici che continuano a leggere queste pagine.

Ciao a tutti.

UTE: Piero Chiara (seconda parte)- La ragione degli altri.

La prof. Meggetto oggi ci ha piacevolmente intrattenuto con la lettura di brani scelti dalle opere di Piero Chiara. I personaggi e le situazioni descritte sono veramente divertenti e, se fino ad ora non ho mai letto nulla di questo scrittore per il cattivo servizio che gli ha fatto certo cinema nostrano, mi sono convinta che valga la pena di prendere in considerazione le sue opere per le prossime letture.

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La prof Russo oggi ha concluso il suo interessante e attualissimo corso di lezioni, parlando della religione che spesso viene indicata come causa di tutti i conflitti odierni.

Una volta ogni religione  aveva un suo territorio di diffusione  piuttosto preciso, ma nel mondo globalizzato di oggi le diverse fedivengono inevitabilmente a contatto. Ne consegue la necessità per i credenti di conoscersi per arricchirsi reciprocamente e approfondire la propria religione.

In Italia ci sono moltissimi ortodossi e protestanti, cristiani come noi cattolici, ma che si differenziano da noi in alcune manifestazioni di fede. Nel nostro paese sono arrivati anche molti cristiani che provengono dall’Africa e , se ci accomuna la stessa fede, ben diverso è il modo di intendere i riti liturgici.

I flussi migratori hanno portato qui da noi molti musulmani, seguaci dell’Islam, che noi siamo portati a guardare con diffidenza dopo gli attacchi terroristici che si sono susseguit negli ultimi anni. Ma cosa dice l’Islam?

La parola Islam significa “PACE”. Il libro sacro è il Corano che ordina di “rispettare le genti del Libro (Bibbia). Per Jihad si deve intendere “guerra contro il male che è in noi” o anche legittima difesa. Il Corano dice “occhio per occhio dente per dente” (come nella Bibbia), ma aggiunge poi “se perdoni è meglio”. L’Islam impone l’elemosina giornaliera.

Come mai allora noi stiamo conoscendo un Islam tanto diverso, addirittuta sanguinario? L’impatto dell’Islam con la parte peggiore della nostra civiltà (imperialismo e colonialismo) ha indotto una parte di musulmani a dare risalto solo ad alcuni dei 6000 versetti del Corano, quelli che incitano alla violenza. Per questo attaccano i non musulmani e anche  i musulmani che seguono un’interpretazione pacifica e tradizionale dell’Islam. Solo in Africa due milioni di musulmani sono stati uccisi dagli integralisti. Isis, Talebani e Boko Haram sono degenerazioni dell’Islam che in gran parte sono il prodotto di una fallimentare politica delle grandi potenze.

 

Lettere dal carcere…

“Scrivo da padre, un padre che soffre per il proprio figlio, per tutta la situazione familiare. Sono d’accordo con Lei, solo allontanandolo da questo ambiente il mio bambino avrà un futuro migliore. Se avessi avuto io le stesse possibilità forse non sarei dove sono ora. Decida Lei e stia tranquillo che, visto il mio passato e presente, non farei mai qualcosa che possa influire o danneggiare la vita di mio figlio. Io voglio soltanto il suo bene e mi impegnerò con tutte le mie forze a rispettare le prescrizioni che mi impartirà per il futuro”.

Questa lettera, che è tratta da questo articolo di Repubblica. it,  fa sperare che qualcosa stia cambiando, che si possa spezzare quella catena di odio e di soprusi che avvelena l’aria di certe zone e che rendono quasi impossibile per chi vi cresce sottrarsi alle leggi della malavita.

Certo allontanare i bambini dalle proprie famiglie e dalle proprie radici sembra una misura atroce, disumana, ma se è questo il solo mezzo per evitare ai più giovani di rovinarsi la vita seguendo le orme di padri violenti,  allora va bene così. E quel che consola è che lo stanno capendo anche i boss stessi…

Ute : Piero Chiara – Avicenna.

Piero ChiaraDopo una giovinezza turbolenta e scioperata, Chiara approda a un impiego nell’amministrazione giudiziaria, incarico che ricoprirà fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando fuggirà in Svizzera. Al ritorno si dà al giornalismo, alla scrittura di romanzi e alla traduzioni dal francese e dallo spagnolo. Quando decide di tradurre il Satyricon avrà l’aiuto di Rioncoroni , che ancora oggi è il depositario di tutta l’opera di Piero Chiara.

I suoi romanzi ritraggono la vita che si svolge nella sua città di Luino, dove, sotto l’apparente perbenismo, si nascondono passioni e vizi di cui si spettegola  sottovoce. Solo lo scandalo fa emergere la verità. Chiara ritrae tutto ciò senza mai esprimere giudizi morali; l’erotismo è una delle note dominanti, ma non cade mai nella volgarità.

Ama mettere a fuoco il mondo degli sfaccendati, che vivono nei bar giocando a bigliardo o alle carte, mondo che lui conosce bene avendoci trascorso la sua giovinezza; allo stesso modo punta il suo obiettivo anche sul mondo della parrocchia, fatto di ipocrisia e di finta integrità.

Riguardo alle donne pare avere uno sguardo cinico: tutte sono prima o poi espugnabili, però Chiara le tratta al pari degli uomini, infatti  racconta, senza condannarla, la ricerca costante di soddisfazioni erotiche sia da parte di uomini e di donne, con lo stesso distacco e la stessa ironia.

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AvicennaNel VI secolo Giustiniano chiude le scuole filosofiche e in Occidente la ricerca filosofica subisce un arresto che durerà per secoli.

In Oriente invece si ha un gran fiorire di studi su Aristotele, basandosi però sugli scritti di due platonici come Plotino e Proclo. Ecco perchè i filosofi arabi sono portati a mescolare le due teorie e ad elaborarne una nuova ed originale.

Tra i grandi pensatori di questo periodo troviamo Avicenna, un uomo di straordinarie capacità intellettuali e operative: a sedici anni aveva già acquisito una cultura enciclopedica ed esercitava già la professione di medico; a diciotto anni aveva imparato tutto lo scibile di quei tempi.. Tutto questo senza rinunciare a una vita molto avventurosa e alla carriera politica. Di notte si dedicava alla scrittura e ha lasciato moltissime opere riguardanti vari campi scientifici.

La sua filosofia fonde aristotelismo, platonismo, religione islamica e religione ebraica. Per  Avicenna l’anima è l’essenza del corpo, che può essere percepita come separata dal corpo, quindi esiste e non muore (per Aristotele l’anima muore col corpo). In ogni anima vi è un Intelletto agente (capacità di percepire le forme astratte) in grado di conoscere la realtà attraverso l’astrazione delle caratteristiche comuni ai varielementi che la compongono.

Per Avicenna DIO è l’essere necessario che ha causato tutti gli esseri possibili (tutto il creato); in lui essenza ed esistenza coincidono e non possiamo dire niente di Dio, non possiamo definirlo. Dio è causa necessaria del mondo, Dio non può non creare.

Il Cristianesimo trasforma questa concezione di Avicenna e afferma che la creazione è un atto di libertà assoluta di Dio.

Bisogna qui aggiungere che la bravura delle nostre docenti, Meggetto e Tatafiore, è riuscita a tenere desta l’attenzione e a suscitare vivo interesse nei soci prsenti, che alla fine hanno ringraziato con un sentito e caloroso applauso.

Fratellini.

fratelliniQuando la mamma doveva uscire, Gioele stava tranquillo in braccio a me; intanto Giovanni, come al suo solito, giocava con le macchinine o si metteva a ballare e a cantare sul ritmo delle canzoncine che gli piacciono tanto. Il tempo scorreva serenamente fino al rientro della mamma.

L’altra mattina , la mamma doveva andare a prendere Giovanni, che ha cominciato a frequentare (allegramente!!) la scuola materna e ha lasciato Gioele (sei mesi) con me. Appena la mamma ha chiuso la porta dietro di sè, il piccolo si è messo a piangere disperatamente. Non sapevo come consolarlo e l’ho portato fuori, dopo averlo imbaccuccato con cura. Appena ha sentito l’aria fredda Gioele si è zittito e rilassato fino ad assopirsi.

Mentre lo guardavo dormire, riflettevo sul motivo di quel cambiamento di atteggiamento e ho capito che la sicurezza di Gioele è sì legata, come sempre accade, alla presenza della mamma , ma anche a quella del fratellino, al cui cinguettio è abituato fin da quando era ancora nel pancione in attesa di nascere.

Giovanni è ancora piccolo, ha solo tre anni, ma per Gioele è il suo fratello maggiore.