Parole come pietre.

La parola è ciò che ci distingue da tutti gli altri esseri viventi. Esistono certamente molti modi di comunicare tra animali della stessa specie  e non, così come forse tra le piante è possibile una certa empatia, visto che si consiglia  sempre di tenerle vicine, di creare in casa un angolo per loro.

…..ma la parola. che esprime non solo cose concrete, ma anche stati d’animo, relazioni, idee, concetti complessi è solo degli umani.

La Parola diventa creatrice nel racconto della Bibbia, diventa redentrice nel Vangelo.

Se si tenesse sempre presente tutto ciò, forse useremmo meglio le nostre parole, quelle di ogni giorno: non le useremmo per offendere, per deridere, per istigare all’odio, per mettere in piazza la parte peggiore di noi……

Fino a qualche tempo fa, dichiararsi fascisti e antidemocratici era impensabile, magari chi aveva certe nostalgie se le teneva per sè, vergognandosene un po’.

Ora invece la sguaiatezza, la volgarità, la prepotenza con cui vengono espresse idee antidemocratiche, razziste, addirittura fasciste e neonaziste , sono all’ordine del giorno, non fanno più scandalo e questa è una situazione pericolosa …… le parole sono pietre, diceva Carlo Levi, e una volta lanciate lasciano il segno…

Facciamo in modo di usare bene le parole, non come pietre per lapidare gli avversari o i presunti nemici, ma come pietre per costruire ponti di comprensione e luoghi di pacifica convivenza.