Letture: Il maestro e Margherita.

Le lunghe attese in aeroporto sono un po’ meno noiose se hai qualche cosa da leggere e questa volta avevo comprato proprio subito dopo il check-in un libro famoso: IL MAESTRO E MARGHERITA  di Bulgakov.

La parte più suggestiva a mio avviso è quella iniziale: due letterati russi, stanno discutendo in un parco sull’opera che uno dei due sta scrivendo per confutare quella che a loro dire è l’invenzione portata avanti da millenni della esistenza  di Gesù. Mentre discutono, si avvicina uno strano tipo che afferma invece di aver assistito al processo del Nazareno e si mette a raccontarlo.

Il nuovo venuto non è altri che Satana, accompagnato da una banda di strambi “collaboratori” : in una società materialista e atea come quella sovietica, Satana viene a portare lo scompiglio attraverso sciagure che colpiscono, come in un macabro, ma anche ironico, domino, tutti coloro che hanno a che fare coi due letterati incontrati nel parco.

È palese l’intento satirico contro la miope e stucchevole organizzazione gerarchica della società sovietica, che vuole controllare ogni aspetto della vita e ogni manifestazione culturale, ma non riesce a eliminare le piccole avarizie, le meschinità, le ruberie dei vari funzionari e lì interviene Satana a mettere in ridicolo e a punire i corrotti e i colpevoli.

Il Maestro, personaggio che compare nel titolo,  è  uno scrittore caduto in disgrazia per aver presentato un suo romanzo su Ponzio Pilato, che la critica ufficiale ha respinto e censurato; per questo il Maestro è finito in una clinica psichiatrica, perdendo i contatti con la sua amata Margherita. Costei, che compare solo nella seconda metà del romanzo, vende la sua anima a Satana per poter rivedere il Maestro, viene trasformata in strega e ottiene la liberazione del suo amato. I due moriranno per poter stare sempre insieme.

Questo libro ha molte sfaccettature e si presta a molte interpretazioni e a diversi livelli di lettura; impressionante sono il numero  di personaggi,  la fantasia inarrestabile dell’autore, la sua capacità di portare avanti storie parallele,  e apparentemente slegate, che vanno poi a convergere negli ultimi capitoli.

Bulgakov ha riscritto più volte questo romanzo, che è rimasto incompiuto ed è stato poi terminato e fatto pubblicare dalla moglie molti anni dopo la sua morte.

È certamente un’opera molto singolare, che, a detta dei critici, si colloca tra quelle più significative del secolo scorso.

Un silenzio da far vergognare.

La notizia ha fatto solo una fugace comparsa sui giornali on line, ma nessuno ha dato risalto alla notizia: 26 giovani donne, tra i 14 e i 18 anni, di origine nigeriana, sono morte forse per annegamento nell’attraversamento del Mediterraneo, ma non è escluso l’omicidio.

Se penso al clamore suscitato dall’abbattimento di un orso qualche tempo fa, mi sento avvampare di vergogna, per il silenzio che ha invece accolto questa notizia.  L’indifferenza  verso i deboli e lo stravolgimento della scala dei valori sono i mali peggiori della nostra società.