UTE: Giudizio Universale – Medicina.

giudizio-universale-2Michelangelo doveva essere un gran bel tipo: geniale quanto mai, ma anche provocatore e ironico al punto da attirarsi parechi nemici; artista di grande successo e pagatissimo, ma senza rinunciare a criticare il potere e ad accogliere idee moderne, illuminate, controcorrente.

Questo è quanto è scaturito ieri dalla bellissima lezione della prof. Manuela beretta sul dipinto della cappella Sistina noto come “Giudizio Universale”. La stessa scelta della parete di fondo dietro l’altare maggiore è una scelta controcorrente, così come la rappresentazione di angeli e dello stesso Cristo, figure dalla fisicità possente, di una forza espressiva che rende bene l’idea della drammaticità del soggetto rappresentato.  La centralità e il gesto del Cristo poi sembrano dare origine al vortice in cui sono come travolti sia i beati che i dannati. Accanto a lui, la Madonna,  che vede ormai finito il suo compito di Mediatrice tra Dio e gli uomini, che si ritrae timorosa in attesa dei verdetti del Figlio.

Michelangelo era amico di Vittoria Colonna, una nobildonna che si faceva portavoce di idee che oggi diremmo ecumeniche e per questo lo scultore mette nel dipinto anche  dei simboli ebraici e musulmani.

Il “Giudizio Universale è l’affresco più grande dipinto da un solo autore, infatti Michelangelo voleva che l’opera fosse legata solo al suo nome e, se aveva bisogno di collaboratori, li assumeva per periodi brevissimi e poi li sostituiva. Questa opera è anche il dipinto più caro che mai sia stato realizzato, dato che per creare quel particolare tono di blu è stato usato il lapislazzulo, pietra costosissima.

Ciò detto, pare inutile aggiungere che la lezione è stata apprezzatissima da tutti i presenti, che hanno applaudito a lungo la docente, amatissima da tutti i soci.

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A seguire, il dr. Lissoni ci ha parlato di medicine alternative, mettendo in luce gli aspetti più problematici e controversi di omeopatia, fiori di Bach e altre pratiche, che per guarire malattie psicosomatiche puntano soprattutto sull’effetto placebo.

Questa lezione ha suscitato molto interesse e anche un bel divbattito finale, ma aspettiamo tutti il corso del dr. Lissoni sulle sue ultime ricerche che sono pubblicate in un libro intitolato “Pedibus calcantibus”, il quale parlerà, come è evidente, dei nostri piedi, problema di molti di noi, diversamente giovani.