Auguri in musica.

wp_20171219_16_11_12_proIl coro dell’Università della Terza Età di Erba oggi ci ha intrattenuto con il suo tradizionale concerto natalizio.

E’ stato un susseguirsi di canti di diverse epoche e di diversi paesi, alcuni più noti come “Adeste fideles” ,”Astro del ciel” , “Gingle Bells”e altri meno noti, ma sempre suggestivi. Mi ha commosso in particolare la “Barcarola” di Offenbach, perchè mi riportava alla mente le scene del film “La vita è bella”.

Oggi anche il maestro Alessandra Zapparoli, che dirige il coro, era senza voce per un attacco influenzale e ha chiesto aiuto al Maestro Fasoli, che  si è improvvisato  presentatore, rivelando doti fino ad ora nascoste e si è fatto apprezzare anche per il garbo e per la simpatia con cui ha commentato i pezzi in esecuzione, oltre che per la sua bravura come valentissimo  pianista.

Il repertorio ben pensato e l’esecuzione accurata dei vari pezzi in programma ha entusiasmato il pubblico che gremiva la sala. E’ stato un piacevolissimo modo di scambiarci gli auguri e di darci appuntamento all’anno nuovo.

UTE: Riflessioni sul Natale.

E’ stato un Don Ivano influenzato e con la voce rauca, ma con la stessa passione e sensibilità di sempre, a proporci una bella riflessione sul Natale riferendosi alle opere di  pittori, poeti e scrittori.

nativita-mosaico-washingtonC’è un mosaico rappresentante la natività nel Santuario di S. Giovanni Paolo II a Washington, che si ispira alle parole di Isaia “Un germoglio spunterà dal tronco di Jesse….” e che ben introduce ai temi che il Natale richiama ogni anno: il tema della povertà, della pace e della famiglia.

Il tema della povertà è ben evidente nel dipinto di Leandro da Ponte “Adorazione dei pastori” dove al centro si vede un pastore inginocchiato accanto al Bambino che la Madonna mostra nella sua nudità…Attorno è tutto buio e la capanna è cadente, ma la luce che proviene dal Bimbo illumina i pastori, poveri come LUI. Anche lo scrittore Goffredo Parise ci aiuta a riassaporare l’atmosfera dei Natali poveri di una volta, quando “….Noi si era quelli che desideravano” , in contrapposizione con quelli che possiedono e non sanno dare valore alle cose.

Il tema della pace viene visualizzato bene dalla natività di Giotto nella Basilica di Assisi, dove Gesù Bambino si fa anello di congiunzione tra cielo e terra e viene sottolineato dalla poesia di Luigi Orsini tratta da “Armonie” , mentre la prosa di un anonimo, forse un cappellano militare, ci ha trasportati in un freddo Natale di Stalingrado nel 1942 tra i soldati che sanno quanto sia in pericolo la loro vita ogni momento.

caravaggio_-_il_riposo_durante_la_fuga_in_egittoInfine il tema della famiglia. Caravaggio col suo dipinto “Riposo durante la fuga in Egitto” ha ritratto un S. Giuseppe che tiene in mano uno spartito mentre un angelo suona il violino per cullare il sonno di Gesù e di Maria che, china su di lui, pare essersi appisolata per la stanchezza della fuga. E’ un quadro di grande dolcezza che ha ispirato la poetessa Luisa Vassallo per una sua delicata poesia. Molto suggestivo  anche il racconto di Ignazio Silone “Il ciocco” che racconta l’usanza abruzzese di mettere nel camino un ciocco che brucerà tutta la notte di Natale. In ogni casa poi si usava lasciare la porta aperta e qualche provvista sul tavolo: la Sacra Famiglia , qualora fosse passata di lì, avrebbe potuto trovare riparo e ristoro.

La riflessione si è conclusa con alcuni brani di soldati che, dal fronte, scrivono la loro nostalgia per la propria casa e per la famiglia.

Povertà, Pace e Famiglia saranno anche per noi i temi su cui riflettere nelle festività che stanno per arrivare.