Parlando di treni

Un po’ di tempo fa scrivevo questo post in cui esprimevo il disagio di certi viaggi in treno e me ne sono ricordata stasera andando alla conferenza sui trasporti nell’erbese.

In questa conferenza ho potuto constatare che la situazione non è affatto migliorata, anzi forse si è aggravata per il disinteresse della regione che forse ritene marginale il nostro territorio. Basti dire che da mesi i pendolari usufruiscono di uno sconto sull’abbonamento per i continui ritardi dei convogli dovuti ai motivi più disparati: solo un treno su quattro arriva in orario

Ho imparato questa sera che esiste un’Agenzia per il TPL (Trasporto Pubblico Locale) che si occupa di monitorare tutta la rete dei trasporti ferroviari e su strada della zona Como, Varese, Lecco. Da questa agenzia vengono alcune proposte che mi sono parse interessanti, tra queste l’attivazione di una linea ferroviaria Erba-Merone-Como, che potrebbe togliere traffico automobilistico dalla statale sempre troppo intasata con tempi di percorrenza biblici per fare pochi chilometri.

E’ stata una serata ben riuscita: c’era parecchia gente (e, incredibile a dirsi, anche molti giovani!!!)  e ci sono stati anche numerosi e interessanti interventi da parte del pubblico presente. Speriamo che le proposte presentate possano andare a buon fine e non restino solo parole al vento….

 

UTE: la fragilità della società del piacere – I batteri.

E’ opinione diffusa che si stia vivendo un’epoca di grandi cambiamenti antropologici, sia riguardo alla considerazione del proprio corpo, sia relativamente ai cambiamenti ambientali derivanti dall’urbanizzazione. I geologi infatti indicano la nostra epoca col termine antropocene, che sta ad indicare come  all’essere umano e alla sua attività sono da attribuire le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche.

Nella nostra società i ritmi sono talmente frenetici da togliere alle persone il tempo per pensare e allora si è indotti ad accettare il mondo così come è, si è indotti alla rassegnazione, che porta all’accidia.

Per trovare pensieri che riguardino il buon vivere conviene tornare indietro nel tempo.  Aristotele affermava che bisogna trovare il giusto mezzo tra ricerca del piacere e temperanza; Platone diceva che l’Ateniese (il buon cittadino) deve aver sostenuto numerose battaglie contro le sue brame; col Cristianesimo dall’ammettere l’esistenza di un unico essere trascendente (il Grande Altro, Dio) derivava la necessità di controllare i propri comportamenti.

Poi arriva il Rinascimento che inneggia al soddisfacimento dei propri piaceri e nel ‘700 si diffondono manuali in cui si insegna come giungere alla soddisfazione dei propri piaceri per arrivare a vivere meglio, senza giungere ad eccessi nocivi. Freud molto tempo dopo dirà che la legge proibisce ciò che gli uomini sarebbero capaci di fare sotto la pressione dei loro istinti.

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In America negli anni 20 del novecento, il nipote di Freud, Edward Bernays intuisce che la mente umana è influenzabile e riesce a debellare il tabù che riteneva sconveniente che le donne fumassero per incentivare la vendita di sigarette che restavano invendute nei magazzini.

Oggi in politica ci sono due tipi di protagonisti della vita pubblica: chi analizza i desideri degli elettori e dice loro di volerli soddisfare e quelli che vogliono imporre il loro ego. Il dibattito politico è spesso infestato e deviato dalle fake news che la gente diffonde attraverso le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, senza sottoporle al vaglio della ragione e della scienza.

Per concludere il prof. Creuso ci ha letto questo racconto che Ascanio Celestini ci racconta in questo video.


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Nella seconda ora di lezione il prof. Sassi ci ha parlato dei batteri, che sono gli organismi più antichi e rappresentano la maggior parte degli esseri viventi sulla terra.
Solo da poco essi sono stati scoperti dagli scienziati. Anticamente e fino a pochissimo tempo fa si era soliti distingueresoltanto un Regno minerale, vegetale e animale.
Da questo momento in poi il nostro docente ci ha mostrato le rappresentazioni dell’albero della vita negli ultimi secoli da Darwin in poi. In ogni albero della vita ogni punto di convergenza rappresenta l’antenato comune di specie diverse e andando a ritroso nel tempo si ipotizza l’esistenza di un battere che deve essere stato l’antenato di ogni orma vivente, visto che in ognuna di esse è presente un DNA cche presenta lo stesso funzionamento.
Anche oggi conosciamo solo una piccola parte dei batteri e anche il nostro corpo è formato da un numero di cellule batteriche 10 volte più grande di quelle eucariote (cellule presenti in animali e piante, funghi…)lalbero-della-vita-2