Pensieri …

In questi giorni,  mi è capitato, pensando a chi ci ha preceduto, di riandare a una sequenza di un film  di Steven Spielberg  di più di vent’anni fa: “Amistad”

Si tratta di una sequenza finale: il capo degli africani,  che nel 1839 hanno sopraffatto l’equipaggio della nave negriera che li trasportava in America,  spiega come, entrando nell’aula del tribunale in cui stava per essere processato, abbia avvertito la presenza reale  di tutti i suoi antenati, venuti proprio per sostenerlo in un momento tanto difficile: non si era sentito solo.

E’ questo un modo di pensare a coloro che ci hanno preceduto comune a molte culture e  dovrebbe essere a maggior ragione  il modo di pensare di ogni cristiano.

Quanti sono coloro di cui portiamo in noi una traccia indelebile nel nostro  DNA? Certo moltissimi … e credo  che ognuno di loro vegli sui nostri passi; in aggiunta a questi, credo che ci siano vicini anche coloro che hanno camminato insieme a noi per lunghi tratti della nostra vita.

Con questi pensieri, in questi giorni  sono entrata nei cimiteri col cuore leggero e con un grande senso di gratitudine: io sono il frutto di una lunga storia di cui conosco solo qualche breve tratto e spero di ricongiungermi a tutti quelli che mi hanno voluto bene e che mi hanno lasciato qualcosa di sé.