Si ritorna alla vita di tutti i giorni.

Per le feste di  Natale 2018,  ero a letto a Londra con una gamba rotta: passavo notti insonni per il gran male, visto che non volevo ricorrere agli antidolorifici, che non tollero bene. Per questo non avevamo potuto ritrovarci come tutti gli anni.

Al confronto le feste di quest’anno sono state veramente un momento bellissimo: ci siamo ritrovati tutti, almeno in alcuni momenti e i bambini hanno potuto stare insieme e divertirsi facendo anche un po’ di confusione (che bella la confusione fatta dai bambini!!). Io, naturalmente ho cercato di darmi da fare in cucina per dare il meglio di me e a quanto pare non è andata tanto male.

Ma tutte le cose che iniziano hanno anche una fine e a poco a poco se ne sono andati tutti.

Venerdì sera, mi ha chiamato Samuele che era appena rientrato a casa per dirmi che il viaggio era andato bene. Alla fine gli ho chiesto cosa avessero mangiato per cena e lui mi ha detto: – Io ho mangiato un panino e la mamma si è fatta un tè …. Eh, sì, siamo tornati alla vita vera!!!-

Quello che non ti aspetti.

In viaggio verso l’aeroporto, su una strada solitamente molto trafficata, ma resa meno affollata dal periodo festivo, mi sono vista le auto davanti a me fermarsi in un tratto in cui non ci sono semafori, nè  incroci ….. Mi sporgo a guardare cosa stia capitando e vedo…..un pastore affiancato da un cane e seguito da un gregge, e che gregge! Una marea di pecore stava invadendo la carreggiata e proseguiva di buon passo; in mezzo ad esse si intravedevano qualche capretta e anche alcuni muli che procedevano solenni insieme al gregge. Un secondo pastore chiudeva il lunghissimo corteo.

Non potevo credere ai miei occhi: non avevo mai visto tante pecore tutte in una volta e tantomeno le avevo viste camminare su una strada di traffico intenso.  Sembrava una scena surreale!

Tornando dall’aeroporto, circa un’ora dopo ho rivisto quel gregge pascolare sui prati che fiacheggiano la strada e, approfittando della chiusura del passaggio a livello lì vicino, ho potuto scattare questa foto, che però ritrae solo una parte della bella  scena bucolica che si offriva ai miei occhi.

All-focus
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Capodanno con Bolle.

Veramente bellissimo lo spettacolo di Roberto Bolle “Danza con me”.  La Rai ci ha fatto un bel regalo di Capodanno. La bravura, la bellezza statuaria sono risapute, ma ogni volta ci sorprendono; inoltre i diversi ospiti di grande fama e prestigio hanno contribuito a rendere ancor più unica questa serata. In particolare vorrei ricordare la divertente esibizione di Virginia Raffaele: l’iniziale momento di straordinaria originalità e ironia è poi sfociato in una danza  in cui l’attrice/imitatrice/comica si è rivelata anche un’ottima ballerina!!!   Molto diverso è stato il ballo ispirato alle migrazioni, terminato con una “citazione” della Pietà di Michelangelo: davvero commovente!!!

Spettacoli come questo rendono meno amaro il pagamento del canone….Bolle e la Pietà

Benvenuto 2020!!!

All’inizio di questo 2020, sono molti i motivi di incertezza, di apprensione  specialmente per noi non più giovanissimi, che vediamo venirci addosso un vortice di innovazioni e cambiamenti epocali che stentiamo a capire e ai quali non sappiamo adeguarci.

La tentazione dello scoraggiamento, di chiudersi nella nostalgia di un passato più semplice e più alla nostra portata può essere forte, ma cedere ad essa vorrebbe dire condannarsi a sentirci sempre più estranei nel mondo che ci circonda, quando ancora invece possiamo ricoprire un ruolo positivo a beneficio di chi ci sta accanto e a beneficio della comunità in cui viviamo.

E’ il caso allora di  ascoltare un monito che ci viene dal discorso di Mons. Delpini, vescovo di Milano: il giorno di S. Ambrogio Egli ha rivolto un discorso alla sua città intitolato “Benvenuto Futuro!” invitando tutti, anche noi anziani, a sperare insieme.

Noi nonni, in particolare, invece di scuotere il capo dicendo “Ai miei buon 2020tempi…” dovremmo   sostenere i figli, i nipoti, i giovani in genere, dimostrando fiducia nel futuro. Noi che abbiamo vissuto tanti momenti bui (gli anni del terrorismo, ricordati da mons Delpini, il rischio di conflitti nucleari – ricordate i giorni della Baia dei Porci?) dovremmo avere toccato con mano che l’unione degli sforzi di persone di buona volontà, diretti al bene comune, può risolvere situazioni difficili, apparentemente senza via d’uscita. Forti della nostra esperienza, seguiamo l’esempio del nostro arcivescovo, continuando  ad esortare alla speranza, mettendo in risalto ciò che di positivo si può trovare in ogni situazione, con la certezza che operando per il Bene saremo sempre sicuri di una cosa: la certezza di aver fatto sempre del nostro meglio non potrà che essere fonte di pace  e di serenità.

Pertanto diciamo anche noi “Benvenuto Futuro”!! Benvenuto 2020!!