Che rivoluzione!!!

Papa Francesco continua a rinnovare la Chiesa cattolica e lo fa utilizzando un linguaggio nuovo, che non tutti accolgono con favore, ma che è l’unico possibile in questo nostro mondo di oggi.

Certo c’è un abisso tra questo linguaggio improntato al rispetto per le culture diverse dei popoli e il categorico “extra ecclesiam nulla salus” o la persecuzione di chi osava fare obiezioni al modo di porre il messaggio evangelico.

Gesù non ha mai messo etichette al suo messaggio e solo la pochezza umana ha potuto inventare insormontabili barriere fisiche e culturali tra le creature umane, tutte accomunate dallo stesso essere FIGLI dello stesso Creatore.

Amo Papa Francesco e spero che possa a lungo continuare la sua rivoluzionaria opera di rinnovamento.

Un paese con i portici.

cropped-rolo-slide-2.jpgSono di nuovo a Rolo, il paese in cui sono nata e in cui torno sempre volentieri per ritrovare atmosfere, luoghi, persone a me care.

Ho scelto questa foto perchè, al primo sguardo, si capisce che ci troviamo in Emilia: qui ogni paese ha i suoi portici e le tante biciclette dicono quanto la gente usi ed ami questo mezzo di trasporto semplice ed ecologico, abitudine indotta anche dall’ assenza di dislivelli degni di nota.

I portici erano un modo di favorire i contatti tra la gente anche quando il maltempo o la canicola li avrebbero ostacolati.

Chissà se la conformazione del territorio, che favorisce gli spostamenti e gli scambi tra le comunità, abbia influito sul carattere e la mentalità della gente…. io credo di sì.

Qui è abbastanza naturale salutare anche chi non conosci; mi è successo proprio ieri all’arrivo: mentre scendevo dall’auto, un signore anziano, passando in bicicletta, mi ha salutato con un sorriso; in Brianza, dove abito da cinquant’anni, non sarebbe mai successo: lì il saluto te lo devi conquistare con anni di frequentazioni e buoni rapporti. Un saluto e un sorriso non ti cambiano la vita, ma ti aiutano ad affrontarla con più serenità.