Letture: Strana vita la mia. (R. Prodi)

Il libro in cui Prodi racconta la sua vita aiuta a capire meglio gli avvenimenti di questi ultimi decenni. La sua lunga esperienza di manager, di docente universitario, di politico ad altissimi livelli credo sia un bagaglio prezioso a cui chi si impegna in politica dovrebbe attingere a piene mani.

Particolarmente interessante è la conclusione del libro in cui Prodi dà una lettura piuttosto inquietante della situazione politica del mondo di oggi, dove le democrazie danno segni di stanchezza e dove si sta combattendo una nuova guerra fredda tra le due potenze che si contendono la supremazia : Stati Uniti e Cina.

Gli arsenali nucleari esistono ancora e gli arsenali convenzionali, infinitamente più sofisticati … si gonfiano ogni giorno….Una sfida che si gioca in tutti i campi, da quello militare a quello economico a quello tecnologico e all’uso di ogni tipo di soft power…L’unico perimetro di collaborazione oggi possibile è quello dell’ambiente. Non vedo però come si possa tendere verso obiettivi comuni sull’ambiente quando si ha in mente solo lo scontro…

E’ un quadro certamente inquietante quello con cui Prodi conclude il suo libro, decisamente in contrasto con la parte iniziale, in cui viene descritto l’ambiente familiare e sociale in cui il “professore” (così lo chiamano a Bologna) si è formato: una famiglia di ferventi cattolici immersa in un mondo che inneggiava al comunismo.  E’ un po’ la mia stessa esperienza: sulla cappa del focolare, dove mia madre teneva il crocifisso, i miei vicini tenevano la foto di Stalin, ma ciò non impediva di essere buoni vicini, di aiutarsi sempre quando era necessario e di giocare insieme a carte la sera dopo cena.

Vivere il presente.

“Auguro allora a tutti noi di avere la capacità in questo anno nuovo di sapersi fermare ogni tanto a vivere il nostro adesso, ascoltare il nostro cuore, uscire dal tempo, fuori dall’ieri e dal domani, godendo del presente dove possiamo incontrare chi siamo, Dio, le persone che ci sono accanto, la natura, il mondo, la bellezza e l’essenziale che è proprio dei bambini…” (Da “Libera informazione”

Queste, che riporto qui sopra, sono le righe conclusive di un bell’articolo che parla di come i bambini godano delle piccole cose di ogni giorno perchè non si lasciano angustiare dal passato e non si fanno angosciare dal futuro, ma vivono intensamente il presente.

Se questo  vale per i bambini, credo valga ancora di più per gli anziani, che hanno sulle spalle un grosso fardello di anni e giorni non sempre felici e davanti a sé l’incertezza di un tempo che si accorcia inesorabilmente.  Concentrarsi sul presente e cogliere ogni occasione di bene da fare e di amore da dare è certamente la ricetta migliore per vivere sereni anche alla mia età.