FLAT-TAX: ingiusta parità di prelievo.

Parafrasando dal Vangelo:

“La gente entrava nel tempio e depositava la sua offerta. I più ricchi ostentavano con superbia la loro generosità. Poi arrivò una povera vedova che, umilmente, quasi vergognandosi, depositò una sola piccola moneta, l’unica che le restava.

Gesù disse: – Questa donna  ha dato più di tutti, perchè ha donato tutto ciò che aveva, gli altri hanno donato il superfluo”.

Ecco, prendendo spunto da questo brano evangelico si può capire bene quanto sia demagogica e infinitamente ingiusta la proposta della destra della flat-tax (23% uguale per tutti!!!).

Se per un milionario versare il 23% delle sue entrate è come bere un bicchiere d’acqua, per chi ha uno stipendio minimo la stessa tassa va ad intaccare il necessario per vivere.

Senza contare che una tale proposta va contro il dettato costituzionale :

Art. 53. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacita’ contributiva. Il sistema tributario e’ informato a criteri di progressivita’.

Come al solito le destre strizzano l’occhio alle classi più abbienti, mascherando le proprie proposte con presunti criteri di uguaglianza.

Ma si sa che non esiste ingiustizia più grande di quella che fa parti uguali tra diversi.