In questi giorni si sta svolgendo la campagna di iscrizioni al CIF e con l’occasione mi pare doveroso ricordare i meriti di questa associazione.
Nata nei primi anni del secondo dopoguerra, aveva lo scopo di favorire l’emancipazione delle donne e la loro partecipazione alla vita sociale e politica del paese. Ecco cosa dice l’articolo 1 dello Statuto:
Il Centro Italiano Femminile è un’associazione di donne, senza fini di lucro, costituita ai sensi degli artt.36 e ss. del codice civile. Opera in campo civile, sociale e culturale per contribuire alla costruzione di una democrazia solidale e di una convivenza fondata sul rispetto dei diritti umani e della dignità della persona secondo lo spirito e i principi cristiani, la Costituzione e le leggi italiane, le norme del diritto comunitario e internazionale.
È soggetto autonomo rispetto ai partiti politici e a qualsiasi altro movimento, e assume i valori della democrazia nelle strutture e nell’azione.
Il CIF svolge azione di presenza e di partecipazione in ogni ambito sociale e istituzionale e stabilisce rapporti di collaborazione con istituzioni, enti e associazioni, sia pubblici sia privati, per il perseguimento delle finalità associative. (Statuto, art. 1)
Qui ad Erba l’associazione si occupa principalmente della gestione dell’Università della Terza Età e della collaborazione con altre istituzioni a favore dei giovani e per la promozione di iniziative culturali.
Il glorioso passato del C.I.F e il suo operoso presente meritano una maggiore conoscenza da parte di tutti e spero inducano le donne che leggeranno questo post a porsi questa domanda: posso anch’io unirmi a questo pugno di donne tenaci? Posso anch’io fare qualcosa per migliorare il mio paese?
Se la risposta a queste domande fosse un bel “Sì” sappiate che potete rivolgervi alla sottoscritta.