Smilitarizzare i cuori.

Papa Francesco si dice sempre pronto alla mediazione tra Russia e Ucraina, come si legge in questo articolo di “Avvenire”.

Ma la cosa più difficile è proprio quella che lui chiama “smilitarizzare i cuori”, cioè spazzare via dall’una e dall’altra parte la determinazione a prevalere ad ogni costo con la forza militare. E che sia estremamente lontana questa possibilità lo si evince dal discorso di Zelensky  al G20 di Bali nel quale afferma che, come precondizione alle trattative, Mosca deve ritirarsi da tutti i territori invasi dall’inizio della guerra, mentre Putin gli rispondeva che la sua precondizione è il riconoscimento di tutti i territori annessi con il referendum-farsa di qualche settimana fa.

Le due posizioni sono inconciliabili e forse solo un miracolo operato tramite la persona di Francesco può riuscire a stabilire un dialogo fra le parti, un dialogo che tenga conto della realtà concreta, dell’assurdità di questa guerra fratricida, delle sofferenze della popolazione…. Ma forse tutto questo non basterà a indurre pensieri di pace, forse saranno più determinanti le motivazioni economiche: questa guerra sta durando troppo e sta disturbando gli affari dei grandi della terra e sta costando troppo a chi deve fornire armi agli Ucraini.

Non saranno le motivazioni umanitarie a far finire la guerra (e spero il più presto possibile) ma le motivazioni economiche ….