Due enigmi erbesi.

Ultimamente ho notato, qui a Erba, due cose che non mi so spiegare, due veri enigmi:

– all’ incrocio vicino all’ ex.hotel Centrale, venendo dal passaggio a livello,  da poco è stata modificata la segnaletica : ora c’ è una corsia che consente unicamente la svolta a destra e una è riservata a chi va dritto, ma se il semaforo non è stato modificato e al verde partono i veicoli di tutte e due le corsie, che senso ha la modifica apportata?

. La nuova Biblioteca Comunale è dotata di una sala mostre polifunzionale,  che ospita eventi di vario genere con grande successo di pubblico. Domanda: perchè in una sala che potrebbe ospitare al massimo qualche garbata esecuzione di musica da camera, si fanno esibire complessi di giovani musicisti che amano scatenare  tutti i decibel di cui sono capaci le loro apparecchiature?   L’ effetto è veramente sgradevole e qualche giorno fa io ho resistito per un quarto d’ ora tappandomi le orecchie, poi , accusando un vero disagio fisico ( sentivo tremare coronarie, arterie varie e capillari  dentro la cassa toracica) sono scappata via….

Chissà se qualcuno può rispondere a queste mie domande, ma anche se non ottenessi alcun riscontro, credo che non perderò il sonno….

All’ EXPO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non dico che chi ha duramente criticato l’ Expo2015  non avesse le sue ragioni, anzi….Ora però l’ Expo è una realtà e c’ è solo da augurarsi che tanti investimenti possano dare buoni frutti e , da quel che ho visto ieri sera, credo che questo sia possibile.

L’ UTE di Erba ha organizzato un pullman per una visita serale e in breve tutti i posti sono stati prenotati. Siamo partiti alle 17 e  alle 19 siamo potuti entrare dopo i controlli minuziosi della sorveglianza. Per prima cosa ti colpiscono le strutture dei padiglioni, avveniristiche, sorprendenti per le forme del tutto insolite, per i materiali utilizzati , per la creatività del modo di offrirsi ai visitatori. C’ era molta gente, ma tutto era ben organizzato e ordinato. La nostra prima meta è stata il padglione Zero dedicato alla vita sulla terra : immagini  splendide che davano l’impressione di essere via via negli ambienti più suggestivi del nostro Pianeta o di esere trasportati indietro nel tempo , in un mondo pastorale e primitivo.

Entrando alle sette di sera , col biglieeto ridotto (5 euro) c’ è l’ nconveniente di trovare chiusi molti padiglioni, ma c’ è il vantaggio di potersi godere lo spettacolo veramente incantevole dell’ albero della vita che si illumina in un vortice di colori, di giochi d’acqua , di immagini che si rincorrono anche su nuvole evanescenti seguendo le evoluzioni di brani musicali suggestivi. C’ era tanta gente ai bordi della enorme fontana ai piedi di quell’albero tecnologico e tutti trattenevano il fiato sbalorditi, fino a esplodere poi in un lungo applauso quando le ultime sintille si sono spente.

Ho un biglitto ancora per una visita giornaliera e credo che cercherò di sfruttarlo al meglio, perchè un posto come l’ Expo bisognerebbe visitarlo più e più volte ….sono tante le cose da vedere…. è come  fare in uno spazio limitato un interessante giro del mondo…

Poesia d’ estate: Dies.

L’ estate nella bassa , quando il termometro supera i 35 gradi, è pesante, come la cappa di afa che opprime ogni cosa.

Olindo Guerrini la conosceva bene e lo si capisce leggendo questa poesia .

OLINDO GUERRINI – Dies

Il sole brucia implacabile, uguale,
le stoppie gialle del pian vaporoso,
L’azzurra volta del ciel luminoso
riflette in terra la fiamma estiva.
Non muove foglia. La vita animale
langue in un grave sopor neghittoso.
Turba la pace al meriggio affannoso
solo un modesto frinire di cicale.

 

Libri non proiettili.

Malala, la ragazza pakistana (la più giovane tra i premi Nobel) che ha rischiato la vita  per rivendicare il diritto  all’ istruzione di ogni bambino, e in particolare di ogni bambina, tra pochi giorni compirà 18 anni.

Una delle sue frasi più note è la seguente : “un bambino, un insegnante, una penna, un libro possono cambiare il mondo”  e, fedele a questa sua convinzione,  chiede a tutti noi di pubblicare una propria foto con in mano un libro : ” libri non proiettili” dice lo slogan di questa campagna , che merita la più ampia diffusione.

Leggo su IL FATTO QUOTIDIANO del 17 giugno (in occasione dei commenti alle tracce degli esami di stato)  quanto segue:

Una pagina nera si è abbattuta su di lei nei giorni scorsi. Otto dei dieci talebani che avevano attentato alla sua vita, sono stati assolti dai giudici e liberati in gran segreto. Malala, però, non si arrende e continua la sua battaglia pacifica a colpi di penna.

Credo non ci sia bisogno di alcun commento….., ma questo fatto fa capire quanto sia necessario sostenere la battaglia di Malala.

Che caldo!!!

L’ estate è qui. Dedico agli amanti di questa stagione (io non sono tra questi)una famosissima canzone cantata da una altrettanto famosa voce.

Per restare in esercizio, incollo qui il testo e provo a darne una traduzione, visto che quelle che ho trovato sono davvero improbabili:

Summertime and the livin’ is easy
Fish are jumpin’ and the cotton is high
Your daddy’s rich and your ma is good lookin’
So hush, little baby, don’t you cry

One of these mornin’s, you’re gonna rise up singin’
you’re gonna spread your wings and you’ll take to the sky
But ’til that mornin’, there is nothin’ can harm you
With Daddy and Mummy, Mummy standing by
Don’t you, don’t you cry

TRADUZIONE:

Estate e la vita è facile/ i pesci saltellano (guizzano) e il cotone è alto/. Il Tuo papà è ricco e la tua mamma è bella/ Dunque, silenzio, bambino, non piangere/
Una di queste mattine ti alzerai cantando ,/ spiegherai le tue ali, e arriverai fino al cielo./ Ma fino a quella mattina, nulla potrà farti male /con mamma e papà; mamma starà in piedi (accanto a te)/ . No, non piangere….

Testimonianza eroica.

La solitudine di don Ciotti.

Testimoniare  i valori in cui si crede, vivendoli ….

Anche ieri don Ciotti e Nando Dalla Chiesa, sotto diversi aspetti hanno puntato sul valore della coerenza  e sul fatto che l’ esempio vissuto è molto più efficace di tante prediche.

Ebbene io penso  che la foto che pubblico qui accanto sia la predica più convincente che possa venire da un uomo che si batte per la legalità, per la responsabilità e per la dignità di ogni  persona. Testimonia la solitudine di chi non può mai restare da solo…..

Come ho già detto nel post precedente, Don Ciotti è arrivato a Lariofiere puntualissimo, è stato accolto dalle autorità locali e si è accomodato in una parte della sala ancora vuota e lì si è messo a scrivere e a consultare appunti e documenti. Nessuno si è seduto vicino a lui per tutto il tempo.

A pochi passi da lui, appoggiati a una parete due uomini di scorta, mentre altri erano disposti poco più lontano.

Ad un certo punto il sacerdote è stato invitato a uscire da qualcuno che gli ha sussurrato qualcosa e , appena si è mosso, ecco le guardie del corpo affollarglisi attorno.

Assistere a tutto questo mi ha fatto capire, più di tanti servizi televisivi, quale tipo di vita siano costretti a condurre le persone che , come don Ciotti,  sfidano le varie mafie che appestano questo paese.

Se non avessi temuto di essere inopportuna, mi sarei avvicinata volentieri per dirgli : ” Grazie, don Luigi, per tutto quello che fa  per strappare tanti giovani dalla schiavitù di varie dipendenze; grazie per i tanti giovani cui procura un lavoro buono, alla luce del sole, nelle cooperative di Libera e grazie per operare concretamente contro le mafie, senza temere le difficoltà di una vita blindata e accettando il rischio di giocarsi la vita stessa…”

 

 

 

Ricordando Cristina Mazzotti……

Stamattina  una mia vicina ed io siamo andate al vicino palazzo di Lariofiere dove era programmato un convegno sul disagio giovanile, organizzato dalla Fondazione Cristina Mazzotti e dall’ associazione “Tetto Fraterno” di don Bassano.

Dopo i saluti iniziali delle autorità locali e regionali e la lettura di un messaggio del Capo dello Stato, Mattarella, il giornalista e scrittore erbese , Emilio Magni, ha ricordato i giorni tristissimi del rapimento e del sequestro della allora diciottenne Cristina Mazzotti e quelli tragici del ritrovamento del suo cadavere, avvenimenti che risalgono a 40 anni fa, ma che restano impressi nella memoria di chi abita da queste parti come se fossero accaduti ieri.

In seguito ha parlato l’ avvocato che rappresentò la famiglia Mazzotti al processo che si concluse con la condanna all’ ergastolo degli esecutori materiali del crimine, orrendo non solo per la sua stessa natura, non solo per la sua tragica conclusione,  ma  anche per la ferocia con cui fu condotto.

Tutti i  testimoni di quei giorni concordano sull’ encomiabile comportamento tenuto dalla famiglia Mazzotti durante e dopo la tragedia e come essa abbia saputo trarre da tanto male  l’ occasione e il modo per fare tanto bene, dedicandosi a iniziative a beneficio dei giovani attraverso la fondazione intitolata a Cristina.

A questo punto c’ è stata una breve pausa, durante la quale don Luigi Ciotti, già presente in aula fin dall’ inizio del convegno , ha continuato a lavorare sui suoi appunti sotto gli occhi attentissimi della sua guardia del corpo e alla ripresa dei lavori ha  preso la parola.

Il suo intervento appassionato   ha puntato sulla necessità di  agire con urgenza per andare incontro ai bisogni dei giovani, che vogliono essere ascoltati, accolti, rispettati e sul dovere di noi adulti di essere coerenti nell’ affermare e nel vivere la legalità, che consegue dalla responsabilità e dalla dignità. I giovani non hanno bisogno solo di un posto , ma che si faccia loro posto…..

Mentre don Ciotti lasciava la sala dei convegni, ha preso la parola Nando Dalla Chiesa che ha posto l’ accento sulla realtà dei giovani d’ oggi: connessi col mondo, rischiano di essere infinitamente soli con alle  spalle famiglie in crisi, non in grado di trasmettere valori solidi e nemmeno in grado di accompagnarli nel loro cammino ,  che porta verso un futuro nebuloso , pieno di incertezze.

A questo punto la mia amica ed io abbiamo lasciato la sala dei convegni, ma nel pomeriggio sono previsti gli interventi dei responsabili delle numerose associazioni che, sul territorio, si occupano di disagio giovanile.

Camminare tra ville e giardini….

foto presa da dietro le sbarre di un cancello.

Oggi il parco cittadino era chiuso per l’ allestimento dello spettacolo di Teo Teocoli, quindi il gruppo di “Camminare in Erba” ha dovuto cambiare percorso e , invece che lungo i vialetti  ombreggiati del parco, si è diretto verso Erba Alta.

Abbiamo percorso vie che non conoscevo, costeggiate da ville risalenti all’ epoca in cui Erba era tra le mete estive preferite dai nobili e dai ricchi borghesi della Milano di un secolo fa: tutto molto bello!