Formiche: amore – odio.

L’avevo già notato altre volte, ma questa mattina la cosa mi ha letteralmente impressionato per la velocità in cui il tutto è avvenuto.

Visto che ormai non era  più rinviabile il taglio dell’erba nel giardino, mi son messa all’opera di buon’ ora, per poter completare l’opera prima che il caldo diventasse insopportabile.

Per poter meglio raggiungere certe erbacce, ho dovuto spostare un sasso piuttosto grosso: lì sotto, al fresco, c’erano centinaia di piccole uova bianche e tante formiche che sbucavano da piccoli buchi, le imboccature dei tunnel sotterranei scavate da quelle piccole creature, che io apprezzo molto quando non invadono il mio territorio dentro casa. Erano nel giardino e quindi potevo concedermi il lusso di guardarle con sguardo benevolo.

formicaioUna volta spostato il sasso, ho provveduto a passare il tagliaerba sui bordi della piccola cavità e ho potuto vedere come nel giro di pochi secondi tante formichine avevano preso tra le loro  zampe anteriori le uova e le avevano trasferite nelle gallerie al riparo da ogni intrusione; solo poche uova erano ancora in attesa di essere portate in salvo.

Che organizzazione perfetta! Ognuna sapeva esattamente cosa fare ed eseguiva il suo compito con precisione, senza essere d’intralcio alle altre operaie! Piccolissime e così efficienti! C’è di che restare a bocca aperta ……

Questo però non mi fa dimenticare quando qualche sera fa ero costretta  a trincerarmi in camera da letto a causa di un’invasione di formiche con le ali molto aggressive e moleste. Ora per fortuna pare abbiano abbandonato la postazione e la sera posso tranquillamente restare in soggiorno davanti alla TV o al PC. Per onestà vanno ricordati pregi e cattive abitudini…..

P.S. : alle dieci avevo già finito, ma ero madida di sudore  non ho potuto fare altro che buttarmi sotto la doccia….. che caldo!!

 

L’unione fa la forza…ricordiamocelo…

La proposta di intitolare una via di Erba al podestà Alberto Airoldi, nonno dell’attuale sindaco, ha suscitato una forte reazione da parte di tutti coloro che hanno a cuore i principi su cui si fonda la nostra democrazia.

Prendendo il via da una chat di whatsapp, l’opposizione alla proposta si è diffusa a macchia d’olio, raccogliendo le adesioni di sindacati, organizzazioni partigiane, partiti, associazioni varie, tutti decisi a manifestare  la loro contrarietà con un presidio sulla piazza antistante il Municipio nelle ore in cui la mozione doveva essere approvata dal Consiglio Comunale.

Dopo aver tenuto banco su facebook in una serie innumerevole di commenti espressi da appartenenti alle due fazioni, favorevoli e contrari, il problema è poi rimbalzato su numerosi giornali locali e nazionali, ed è stato certamente questo che ha indotto la sindaca a dichiarare stamattina che chiederà  di ritirare la mozione!!!

Quello che è accaduto qui dimostra come ci si possa opporre all’andazzo di questi tempi, in cui si vogliono rispolverare slogan, atteggiamenti. linguaggio  e proposte chiaramente ispirati al fascismo e al tentativo di stravolgere la storia del nostro paese. Bisogna prendere coscienza che è necessario fare sentire la voce di chi non ci sta e deve essere una voce espressa unitariamente da tutti coloro che  pensano che la nostra Costituzione non sia solo una serie di belle parole da tenere nel cassetto, ma il vademecum, la stella polare di chi crede nella democrazia.

E’ bello constatare che siamo ancora in tanti a credere nei  valori  in essa codificati e questo deve convincerci che è necessario dare priorità a ciò che ci unisce, dimenticando particolarismi autolesionisti.

 

 

L’economia dopo la crisi del 2008 (lezione del dr. Benedetti)

Era il decimo anno che il prof. Benedetti, scomparso tre giorni fa, offriva gratuitamente la sua  competenza di economista  ai soci UTE e proprio per sottolineare questa ricorrenza aveva voluto ripercorrere in breve il filo logico da lui seguito  nelle sue lezioni in questi anni. Per rendergli omaggio, ripubblico qui il riassunto di una delle sue lezioni.

Era appena scoppiata la crisi economica più grave del secondo dopoguerra (2008), le cui cause possono essere così riassunte: strumenti finanziari speculativi, avidità di investitori disonesti, fallimento delle teorie che fidavano esclusivamente sulle leggi del libero mercato. La crisi ha quindi convinto gli economisti a cambiare il modo di fare economia, secondo criteri non esclusivamente quantitativi, riscoprendo gli insegnamenti di studiosi e imprenditori del passato, che avevano individuato nel capitale umano ed etico una parte importante del valore di un’ impresa. E su questa linea si è anche espresso il Papa emerito, Benedetto XVI, nella sua enciclica “Caritas in Veritate”.

La crisi ha portato una ristrettissima minoranza ad arricchirsi sempre di più, mentre i poveri sono aumentati di numero e sono sempre più poveri. Si è arrivati al paradosso che le sette persone più ricche del mondo hanno un patrimonio personale pari a quella posseduta da 3,6 miliardi di poveri (la metà della popolazione mondiale). Le multinazionali sfruttano in modo immorale le risorse del pianeta e in molti casi hanno più potere degli Stati stessi.

Ora l’economia deve assumersi le proprie responsabilità verso l’ambiente, verso la società e verso le future generazioni, puntando sui valori non-quantitativi presenti nelle aziende: la reputazione e il capitale umano.

Anche nelle nostre zone si possono già notare i primi segni di questo cambiamento dal basso: gruppi (capitoli) di imprenditori con diverse professionalità si associano per stabilire relazioni basate su fiducia, reciprocità ed etica a vantaggio di tutti. A Lecco si è tenuta da poco una convention sul tema “La fiducia è il motore degli affari”. Questi gruppi in rapida diffusione si riuniscono ogni settimana per scambiarsi informazioni ed esperienze.

Credo che rimpiangeremo le sue lezioni professore: erano così lineari, gli schemi proiettati sullo schermo erano così precisi ed essenziali, che si riusciva a seguire perfettamente il discorso, anche quando i concetti diventavano più complessi.

Grazie, professore!

L’UTE ha perso un caro amico…

Ci è giunta notizia della scomparsa del prof. Maurizio Benedetti, che per tanti anni ci ha fatto dono delle sue lezioni di economia e dintorni, sempre lineari, chiare, esposte con linguaggio semplice anche quando i concetti da esporre non lo erano affatto e tutti uscivamo felici di aver capito cose che non pensavamo fossero alla nostra portata.

Sappiamo di lui la sua carriera, i suoi titoli accademici, gli incarichi di prestigio ricoperti in grandi aziende, ma forse non tutti sanno quanto fosse anche buono, generoso e capace di autentica e concreta solidarietà verso i più bisognosi.

Verso la fine di questo anno accademico, è venuto un’ultima volta a fare la sua lezione, nonostante la malattia avesse già segnato profondamente il suo viso e il suo fisico, ma lui ha trovato anche in quell’occasione la forza di sorridere e di salutarci tutti stringendoci le mani.

I funerali si svolgeranno domani, sabato 13 luglio, alle ore 14.30 presso la chiesa prepositurale di Garlate di Lecco. La nostra preghiera lo accompagni nel suo ultimo viaggio.benedetti

Immagini dalla mostra.

Ecco alcune foto della nostra mostra che ha avuto parecchi apprezzamenti.

pezzo più importante della mostra: l'organo fatto a mano dal sig. Testori. Sullo sfondo i bellissimi patchwork  del gruppo dell'Opificio Zappa.
pezzo più importante della mostra: l’organo fatto a mano dal sig. Testori. Sullo sfondo i bellissimi patchwork del gruppo dell’Opificio Zappa.

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La corale “Clara Wieck”

Clara Wieck, chi la conosce?  Credo pochi… Forse però se parlo di Clara Schumann, molti diranno: “Ah, sì la moglie di Schumann!!”.

E’ proprio lei: era una grande pianista e ottima musicista, che  però viene poco ricordata, anche se forse è stata lei a dare lustro alla musica del marito, morto molto giovane, ma si sa l’anonimato è il destino di molte donne geniali del passato e anche del presente….

L’occasione per parlare di questa donna mi è stata offerta dalle coriste della corale “Clara Wieck” di Sondrio, che sabato sera ha regalato a chi era convenuto nella chiesa di Arcellasco un’ora di musica celestiale: voci stupende, ottima direzione, repertorio suggestivo e quando le coriste si sono disposte in cerchio intorno ai banchi degli spettatori, il loro canto ha riempito le volte della chiesa  e i presenti si sono sentiti avvolgere da un’armonia sublime. Un momento davvero memorabile!

La salute è ancora un diritto?

sanita-e-maria-teresaProbabilmente ai cittadini di Erba e paesi limitrofi piace molto pagare visite  ed esami privati per non aspettare mesi e mesi un’analoga prestazione nel SSN (Servizio Sanitario Nazionale); evidentemente accettano come inevitabile la carenza di posti nei centri di assistenza per disabili o per anziani non autosufficienti; evidentemente sono soddisfatti di vedere malati psichiatrici abbandonati a se stessi o alla cura di famiglie del tutto sprovviste di mezzi  adeguati di assistenza; evidentemente sono anche contenti che molti istituti privati abbiano come primo obiettivo non la salute dei pazienti, ma il dividendo da distribuire agli azionisti e che la Regione Lombardia privilegi coi suoi finanziamenti proprio le strutture private. Evidentemente ritengono normale che alcuni ormai decidano di non curarsi perchè non sono in grado di affrontare le spese che ciò richiede….

Sembra incredibile, ma quasi tutti devono sentirsi  soddisfatti, vista la scarsa partecipazione alla serata di ieri in sala Isacchi per discutere di questi problemi con la presenza di qualificati consiglieri regionali e della vicepresidente C.S.R. Tecnologie per la disabilità Maria Teresa Agati (anche assessore alle politiche sociali a Ponte Lambro)….

Se le cose stanno così, se questa situazione non ci inquieta, saremo anche contenti quando ci costringeranno a stipulare polizze assicurative integrative per poter esercitare il nostro diritto alla salute.

In bocca  al lupo!!!

Eventi di questa settimana.

Il mese di giugno è sempre denso di eventi e questo vale anche quest’anno.

Vorrei segnalare in particolare per questa settimana:

  • la replica della commedia “Due dozzine di rose scarlatte” ad Albavilla venerdì 21 giugno;
  • il convegno sulla Sanità in Lombardia in Sala Isacchi, sempre venerdì 21;
  • il concerto  nella chiesa parrocchiale di Arcellasco, sabato 22 giugno.

Creatività in mostra.

C’era stata la proposta di organizzare la tradizionale mostra per la festa patronale avendo come tema conduttore la creatività nel nostro territorio.

arti-mestieriEra sembrato a prima vista che non sarebbe stato possibile individuare un numero  di cultori delle varie arti tale da consentire di realizzare quel progetto.  Poi si cominciò a stendere un elenco di persone da contattare e fu subito chiaro che non sarebbe stato difficile reperire materiale sufficiente a dare vita a un evento di grande interesse e cominciammo a mobilitarci; c’erano da contattare tutte le persone, che potevano mettere a nostra disposizione le loro opere e i loro manufatti, accertare la loro disponibilità (anche con l’aiuto di persone ben introdotte nell’ambiente) e quindi immaginare come disporre gli oggetti da esporre, come utilizzare al meglio gli spazi, preparare scritte  e cartelli esplicativi…..Ora questa fase di preparazione “remota” si è conclusa, ma stiamo passando alla fase in cui tutti i tasselli già predisposti debbono trovare la loro giusta collocazione e, come sempre, ci accorgeremo di non aver previsto tutto, perciò dovremo trovare soluzioni per i problemi che inevitabilmente si presenteranno.

La mostra, che abbiamo intitolato “ARTI, MESTIERI E….FANTASIA”, vuole rendere omaggio a chi dedica impegno e passione alla realizzazione  della propria creatività, che, come diceva Einstein, è contagiosa, perciò mi auguro che moltissimi vorranno venire a farsi contagiare…La mostra sarà aperta nei giorni 29 e 30 giugno.