Il prezzemolo: un’ erba …presenzialista.

Chi ha un orto anche minuscolo, credo che pensi innanzitutto a seminare il prezzemolo, che per la gradevolezza del suo gusto viene utilizzato in moltissimi  piatti della nostra cucina.  Infatti di una persona che si inserisce in tutti gli ambienti e in tutte le iniziative si dice che è “come il prezzemolo”.

I primi tempi in cui mi occupavo dell’ orto , lo seminavo cercando di spargere uniformemente i semi sul terreno già preparato, ma spesso , crescendo, le piantine troppo fitte si soffocavano a vicenda e ingiallivano tristemente. Ora ho imparato a scavare  dei leggeri solchi paralleli nei quali lascio cadere i piccolissimi semi e così ottengo sempre piantine rigogliose che affrontano benissimo anche i periodi più torridi dell’ estate.

Ne ho raccolto parecchio quest’ anno , anche per regalarlo a vicini e amiche; ora lo raccolgo invece per congelarlo e utilizzarlo nel prossimo inverno, ma  ho anche  trovato un’ottima ricetta per fare la salsa verde e la consiglio vivamente. Eccola qui : salsa verde – ricetta della nonna

Tra gli ingredienti citati ci sono anche i cetriolini sottaceto, ma si può benissimo farne a meno. Gustate la vostra salsa verde con i lessi o su crostini di pane, ma io la gusto anche su una fetta di pomodoro  o di cetriolo crudi.

Se poi volete saperne di più , cioè origine, proprietà medicinali, controindicazioni ecc. leggete QUI

 

A proposito di stelle.

“Tutte le sere, quando si apre il sipario della notte, nel cielo nero si accendono le stelle e inizia lo spettacolo che da millenni mette in scena storie in cui si muovono eroi dotati di superpoteri, mostri e ibridi da fantascienza, fanciulle più divine che terrestri: tutti impegnati in un repertorio d’amori e d’avventure ai confini della realtà. Uno spettacolo che si replica senza interruzione da parecchie migliaia di anni, e che ha il solo torto d’esser finito anche sui libri di scuola dove spesso persino le cose più straordinarie diventano noiose. Eppure, come faceva notare il filosofo latino Seneca, se le stelle, anzichè brillare continuamente sopra le nostre teste, fossero visibili solo da un particolare luogo del pianeta, tutti vorrebbero andarci per assistere allo spettacolo” (Margherita Hack)

Il nido.

Sono una nonna con la valigia sempre pronta e nei momenti in cui sono a casa è inevitabile prendersi cura dell’ orto, del giardino, delle siepi….e proprio raccogliendo le foglie secche (ma quante !!!) sotto le siepi, l’ altro giorno  ho rastrellato anche uno strano batuffolo scuro che ha attirato la mia attenzione.

Era un nido, piccolo come una pallina da tennis, ma intessuto con una cura e una sapienza da sbalordire: aghi di pino, fili di erba secca, qualche piuma lanuginosa erano stati intrecciati  in modo mirabile a formare una cavità perfettamente liscia e accogliente. Se lì dentro dovevano esserci stati almeno due uccellini e relative uova , mi son chiesta quale volatile sia così piccolo da poter trovare riparo in un nido di dimensioni tanto ridotte Forse uno scricciolo? Direi di sì, almeno da quanto si legge QUI , dato che è il più piccolo tra gli uccelli nostrani, appena 10 cm. di lunghezza!!

Quanti voli avrà fatto quello scricciolo per costruire i suoi nidi (ne fa solitamente più di uno) portando una pagliuzza alla volta ? Mi stupisco sempre nel constatare le meraviglie che ci sanno mostrare le piccole creature che vivono attorno a noi e alle quali non prestiamo mai troppa attenzione: siamo abituati alla loro presenza , ai loro voli, ai loro cinguettii che ci salutano al mattino e ci curiamo poco di scoprirne i piccoli segreti.

Se fossimo più attenti a queste meraviglie quotidiane forse cambierebbe tutto il nostro atteggiamento verso la natura e  verso la nostra stessa vita….

I gattini di Nonna Gemma.

I micini costruttori inconsapevoli di pace e amicizia.

Quante volte accade che a causa di animali nascano ostilità mal dissimulate tra vicini? Chi ama il proprio cane gioisce nel sentirlo abbaiare rientrando a casa, ma chi abita alla porta accanto spesso considera quella manifestazione di affetto solo come un fastidioso, intollerabile disturbo alla quiete condominiale; quanto ai gatti poi …. sono meno inquadrabili e meno controllabili dei cani  e con il loro girovagare, incuranti di confini e di siepi, possono suscitare  malumori e incomprensioni.

Era questa la situazione che, nonostante vari tentativi di approccio, si era venuta a creare tra la famiglia di Nonna Gemma e i suoi vicini : per 27 anni non c’ era stato mai nessun dialogo…..ma poi accade qualcosa di imprevisto .

Una gattina trova proprio nel giardino dei vicini  l’ angolo più adatto per partorire i suoi quattro micetti; quando questi cominciano a muoversi, Nonna Gemma li vede e comincia a porgere loro cibo e acqua approfittando di un buco nella rete ……sono così graziosi quei cuccioli morbidi e teneri….tanto che anche il cuore dei vicini si intenerisce: partecipano all’accudimento della cucciolata e si aprono all’amicizia con i condomini ignorati da sempre.

Ora quei  micini hanno tanti padroni pronti ad occuparsi di loro ed il bello è che proprio gli animali che erano stati causa di ostilità hanno causato la rottura del ghiaccio e lo stabilirsi di rapporti di buon vicinato.

Grazie, nonna Gemma per questa bella storia!

Animali, proverbi e ….altro.

Zanzare e mosche sono notoriamente noiose; il lupo è inaffidabile perchè , anche se perde il pelo, mantiene il suo antico vizio ; il cane è corporativo perchè non mangia i suoi simili, ma si fa spesso portare inutilmente in giro  per l’ aia , abbaiando senza mordere…Le gatte invece se hanno fretta partoriscono micini ciechi o se si avvicinano troppo spesso al lardo rischiano di restare monche. Le galline , se sono vecchie e finiscono in pentola, danno un ottimo brodo, ma sono anche più apprezzate se fanno uova d’ oro. I topi infine sono molto opportunisti: appena si accorgono che non c’ è il gatto si mettono a ballare in modo  sfrenato e magari gli fanno anche marameo…..

Ma in tutta questa saggezza popolare entrata nei nostri modi di dire, a mio avviso, c’ è una lacuna: riguarda la formica. D’ accordo , sappiamo tutti che è laboriosa e un po’ taccagna, visto come si comporta da millenni con le cicale; sappiamo che è parsimoniosa e previdente, ma perchè non diciamo anche che è estremamente invadente e ostinata? Non è politicamente corretto?

Ogni anno, all’ inizio della primavera , approfitta vigliaccamente di ogni piccola fessura nei muri per intrufolarsi nelle nostre case : non le basta avere a sua disposizione l’ orto, il giardino e chilometri quadrati di spazio all’ aperto; NO! deve entrare in casa !!! Ma perchè mai? E se poi ti allontani per pochi giorni, come ho fatto io questa settimana, ti ritrovi la casa piena di questi inquilini abusivi, che non puoi nemmeno denunciare….

Ieri infatti stavo riposando un po’ davanti alla televisione dopo il viaggio che mi aveva riportato a casa e, mentre sbocconcellavo una mela, l’ occhio è stato attirato da una macchia scura accanto al vaso del ficus : strano ! – mi son detta – e sono andata a vedere cosa era accaduto: erano formiche! Migliaia di formiche! Piccole, medie, enormi, con le ali, senza ali : formiche di tutti i generi che avevano colonizzato le zone attorno ai vasi delle mie piante da appartamento ….!!! Avrei forse potuto ingaggiare una trattativa rispettosa dei diritti degli insetti, ma istintivamente ho impugnato una bomboletta di insetticida e…..ebbene sì, lo confesso, ne ho fatto  strage e anche stamattina ho trovato altri caduti sul campo.

Io sarò stata poco sensibile e troppo impulsiva, ma anche quelle formiche però……

 

 

 

Salvia o non salvia?

L’ ho trovata che era ancora piccola ( qualche foglia  appena, coperta di una peluria bianca)sotto la siepe davanti a casa e ho pensato che fosse un regalo del vento  o di qualche uccellino di passaggio  e l’ ho trapiantata nell’ aiuola perchè mi pareva simile a quelle che crescono in altri  giardini qui attorno e che fanno un simpatico fiorellino color ciclamino intenso.

Ora è cresciuta e ha  messo i fiori: alcune pannocchie che spuntano alla fine di steli legnosi e coperti di una lanugine bianca; sulle pannocchie si aprono piccolissimi fiori lilla. Non so proprio che pianta sia, ma dalla forma delle foglie si direbbe che abbia qualche caratteristica in comune con la salvia.

Su internet ho trovato questa foto che la ritrae. Qualcuno sa dirmi che pianta è?

Il tiglio.

 

Di questi tempi è facile essere piacevolmente  investiti da ondate di profumi provenienti dalle numerose piante che fioriscono all’ inizio dell’ estate. A me càpita molto spesso di imbattermi nei tigli, alberi molto comuni sia nei boschi che ai lati delle piazze o dei viali, dato che per la loro forma e i loro fiori sono spesso usate a fini ornamentali. Il loro è un profumo facilmente riconoscibile:  intenso, ma non troppo penetrante, dolce, ma non nauseante .

 

 

I suoi fiori vengono spesso usati in erboristeria ….ecco qui un link che può interessare chi volesse sapere caratteristiche e proprietà di questo bel dono della natura…

 

Europa sotto assedio.

Ai confini

Nell’ articolo di Repubblica linkato qui sopra si parla di una realtà che spesso tentiamo di ignorare: quella dei tanti disperati che si affollano alle frontiere dell’ Europa per sfuggire a una vita senza prospettive.  Si parla di pestaggi da parte della polizia marocchina  e spagnola nei confronti dei migranti, ma questo non è certo peggio dell’ ecatombe cui si assiste nelle acque del Mediterraneo o di ciò che accade nel Sinai, dove bande di predoni sequestrano coloro che arrivano dal sud e utilizzano per i trapianti di organo quelli che non possono pagare il riscatto.
Siamo veramente come un impero in decadenza assediato dagli affamati che sperano di poter partecipare alla divisione delle spoglie della grande malata , l’ Europa…
Invece di chiudere gli occhi e di pensare solo ai nostri guai, dovremmo anche pretendere che si ponga fine alla spogliazione dell’ Africa da parte delle multinazionali fomentatrici di guerre e da parte dei nuovi colonizzatori cinesi e non solo, ma soprattutto dovremmo convincerci che in un mondo divenuto sempre più piccolo non potrà più esserci pace senza giustizia: internet e le nuove tecnologie fanno conoscere a tutti le sperequazioni di cui buona parte del mondo è vittima e non si può pretendere che chi muore di fame stia serenamente a guardare quelli che si abbuffano dietro la porta accanto

Mercoledì sera estivo a Erba.

Ieri sera Davide ed io siamo andati in centro a Erba: dovevamo festeggiare la consegna della pagella e la promozione ed era particolarmente gradita la coincidenza  con le feste del mercoledì sera in città.

Siamo arrivati molto presto , quando ancora non erano state allestite tutte le attrazioni della serata e questo ci ha consentito di gustarci il nostro gelato in perfetta tranquillità, senza fare code e comodamente seduti davanti al bar. Abbiamo poi fatto un giro sulla via principale e abbiamo visto una pregevole mostra di coperte patchwork e un’ esposizione di quadri sotto i portici. I vari gruppi musicali sparsi in diversi punti strategici, cominciavano appena ad esibirsi e noi stavamo già tornando: Davide si sentiva stanco. Poi abbiamo visto un enorme scivolo che aspettava di essere popolato e Davide si è improvvisamente accorto di essere pieno di energie.

Insieme a noi sono entrati altri bambini e tutti hanno assalito la grande struttura gonfiabile su cui si sono arrampicati con entusiasmo per poi lasciarsi andare a tuffi emozionanti. Per mezz’ ora Davide non ha avuto un attimo di sosta e alla fine era quasi paonazzo in viso e grondante di sudore, ma  era molto soddisfatto.

Ci sarebbero state molte cose interessanti da seguire , tra l’ altro anche una “relazione” sulla salute della donna tenuta da un medico dell’ Ospedale locale, ma noi eravamo già sulla strada del ritorno.

Profumo di caprifoglio.

Oggi ,

passeggiando qui attorno con Davide, ho raccolto un rametto di caprifoglio da un cespuglio che cresce ai lati della strada. E’ stato il suo profumo intenso e gradevole a farmi accorgere della sua presenza.  I fiori sono poi particolarmente elaborati.

Mi fanno ricordare una siepe che rivestiva la recinzione di un giardino in via Villabianca : era il giardino della “siora    Savina” e quando le sere di maggio si andava al rosario nella sua cappellina , il profumo di quel caprifoglio si spandeva per l’ aria insieme ai canti delle donne alla fine della preghiera.