Di parco in parco…

Una bella caratteristica di Londra e` di aver un parco , un angolo verde per giocare, sempre a portata di tutti e non parlo dei grandi parchi famosissimi con daini e caprioli che vagano liberi tra gli alberi pluricentenari, ma dei piccoli parchi disseminati ovunque ci sia un` area libera.

Cosi` anche qui vicino a questo complesso immenso con tanti condomini c`e` un po` di verde ben curato tra i palazzi, ma anche un` area giochi con pista per pattinaggio e campo da basket e poco distante lungo il canale che passa qui accanto un` area verde con altalena e scivoli.

Ieri, come ogni giorno Samuele ed io siamo andati a giocare a palla (ho scoperto di avere buona mira nel centrare il canestro, incredibile!!), mentre li` accanto un gruppo di ragazzi di colore si esercitava nel pattinaggio.
Quando siamo stati stanchi (io piu` di Samuele) siamo andati nel parco vicino e tra l` erba appena tagliata, che mandava il suo buon ododre, razzolavano quattro grandi gazze, alcune cornacchie, una coppia di merli e poi ha fatto la sua comparsa anche uno scoiattolo grigio. Con fare guardingo si e` introdotto tra le altalene dove una famiglia di indiani gli buttava qualche pezzetto di pane mentre una piccola folla di bambini, che rappresentavano tutte le razze del mondo, gli si affollavano intorno…. e questo ha fatto si` che appena catturato un boccone lo scoiattolo pensasse bene di svignarsela in tutta fretta tra i cespugli.

In questi giorni mi vien da pensare che da noi manca questa cultura del verde, come bene a cui tutti hanno diritto. A Erba ad esempio, ed e` una citta` immersa nel verde delle montagne circostanti, c`e` un solo parco cittadino ricavato dallo smembramento dell` antica proprieta` dei signori del luogo, poi non vi sono altre zone di verde pubblico, nonostante le possibilita`di crearle siano innumerevoli.
Ne ho scritto in proposito al sindaco della citta` (da poco rieletto) ma senza averne risposta. Non credo che mettere alcune panchine e qualche attrezzo per giocare comporti spese insopportabili, ma creerebbe occasioni di incontro per bambini e anziani migliorando la qualita` della vita individuale e i rapporti tra cittadini… Ma per fare questo bisognerebbe avere come priorita` la qualita` della vita di tutti ….

Blue bells.

Sono campanule azzurre o blue bells.
Ero a casa di Samuele e insieme abbiamo piantato alcuni semi di questo fiore nell’ unico vaso che c’è in casa sua. I semi erano troppi però e ho portato qui a casa mia quelli rimasti, li ho seminati in vari posti e ora una piantina è fiorita.
Le blue bells sfioriscono velocemente,ma ciò non togli nulla alla loro bellezza : sembrano gocce di cielo.

Assistenza agli anziani e terremoto.

L' assistenza agli anziani nelle aree terremotate.

C’ è un sito (perlungavita.it), curato dall’ amica e conterranea Lidia, che si occupa dei problemi connessi all’ allungamento della vita, all’ assistenza degli anziani malati e al miglioramento delle condizioni di vita degli anziani sani.

Nell’ articolo linkato sopra sono descritte le peripezie degli anziani bisognosi di assistenza nelle terre colpite da terremoto ; il tutto è raccontato con la dovizia di particolari e di dati che viene dall’ aver riscontrato direttamente i fatti e le situazioni.

Ora si parla meno del terremoto, ma questo non vuol dire che i problemi siano risolti, anzi…..

Località di vacanza (Ungheria: continua…)

Le mete preferite degli abitanti di Budapest per le ferie e i fine settimana sono l’ ansa del Danubio e il lago Balaton.

Nell’ansa del Danubio prevalgono le seconde case sparse sulle alture circostanti e immerse in tanto verde. A questo proposito sarà bene ricordare che la densità della popolazione ungherese è a occhio la metà di quella italiana e si può viaggiare a lungo in mezzo a boschi immensi percorsi da strade assai poco frequenta

Il lago Balaton mi ha sorpreso per la sua vastità e per la dolcezza dei panorami. Ci siamo arrivati in una splendida giornata di sole e le sue acque basse brulicavano di vele bianche (la sola navigazione consentita è quella a vela) Ho ritrovato l’ atmosfera tipica delle zone balneari e il caldo un po’ umido che si trova sulle rive di tutti i laghi. Il Balaton è minacciato dalla diminuzione costantedelle piogge che da sempre lo alimentano.

Budapest .

Dopo due giorni passati tra castelli e abbazie delle città minori, accompagnati da acquazzoni frequenti e temperature piuttosto freddine, siamo arrivati a Budapest (ricordatevi di pronunciare la “S” come fosse una “SC”).

budapest di notte

 

E’ una città molto bella con monumenti, palazzi e chiese stupendi, che stanno lì a ricordare il passato glorioso di questa città. Buda occupa la riva collinosa del Danubio ed è più residenziale, più calma e le famiglie più ricche è lì che vogliono abitare; Pest sorge invece in pianura ed è la parte in cui si svolgono tutte le attività economiche, culturali e mondane.

Visto dalla Cittadella il Danubio delude un po’: è vero, è maestoso, ha una grande portata d’ acque e merita certamente il suo posto nella classifica dei fiumi più lunghi, ma…. non è affatto BLU!! Come tutti i grandi fiumi ha un colore indefinito tra il grigio-verde-giallo. Tuttavia è percorso da numerosi mezzi di navigazione sia per il trasporto di merci che per il trasporto di passeggeri.

Il palazzo più suggestivo è certamente il palazzo del Parlamento, che specchia le sue guglie gotiche nelle acque del Danubio, ma rimane scolpita nella memoria anche “La Piazza degli Eroi”, in cui, attraverso una serie di statue , viene riassunta la storia del paese.

Ho accennato alla Cittadella: qui, accanto alle rovine di un’ antica fortezza, sorge un monumento di epoca comunista, che per l’ enfasi stucchevole e l’ aridità di ispirazione che ne traspare, ricorda certi nostri monumenti di epoca fascista: le dittature , di destra o di sinistra che siano , non sanno esprimere armonia e bellezza perchè queste non possono sopravvivere dove la libertà viene negata.

Certamente abbiamo anche visitato i luoghi e i monumenti che ricordano la fallita rivoluzione del 1956 e la nostra guida esprimeva un profondo rammarico per l’ indifferenza dell’ Occidente verso le sofferenze dell’ Ungheria…

Passando in pullman per la città, a un certo punto abbiamo visto un palazzo dipinto di celeste , circondato come da una fascia nera su cui spiccava la parola “TERROR” : era lì che si svolgevano gli interrogatori dei ribelli al regime e da lì molti non sono più tornati alle loro case.

Tutto sommato, credo che noi Italiani siamo turisti molto difficili da stupire, perchè siamo troppo abituati a vivere circondati dai tesori d’ arte che le varie epoche storiche ci hanno lasciato, ma devo confessare che durante la navigazione notturna sul Danubio a bordo di un battello, la vista estremamente incantevole dei palazzi illuminati, che si riflettevano nelle acque del fiume, era veramente emozionante e tutto il gruppo di cui facevo parte ha provato la mia stessa meraviglia.

La danza degli svassi.

Oggi passeggiando sulle rive del Segrino, abbiamo potuto osservare da vicino una coppia di svassi . Erano in un momento di riposo e tenevano la testa abbassata sul dorso, mentre si lasciavano cullare dalle acque placide del lago. Più lontano, in mezzo al laghetto si vedeva una famigliola : tre piccoli svassi e un adulto che continuava a tuffarsi in cerca di cibo per i suoi piccoli.
Davide è rimasto incantato a guardarli , mentre Elisa cercava di fotografarli.

Sono uccelli acquatici molto affascinanti sia per la loro bellezza, sia per la loro abilità nel nuoto che per la capacità di tuffarsi anche a notevoli profondità e per tempi molto lunghi. Ma la cosa più spettacolare di questi uccelli è la danza di corteggiamento , che potrete vedere cliccando sul seguente link.
La danza degli svassi

Partenze e voli ….

E’ stata una giornata densa di avvenimenti e di emozioni. La mattina è stata occupata dai preparativi per la partenza di Samuele e dal rammarico dei tre cuginetti al pensiero di doversi separare.
Hanno passato cinque giorni memorabili per la gioia con cui hanno saputo stare insieme facendosi compagnia e divertendosi un mondo qui nel cortile condominiale .

Dopo un breve pranzo, ci siamo messi in auto: faceva un gran caldo, ma l’ idea di arrivare insieme all’ aeroporto ha fatto dimenticare il disagio dell’ aria torrida nei primi momenti di viaggio. Il traffico era intensissimo, come sempre del resto, ma almeno non abbiamo trovato code e, a parte qualche batticuore provocato da automobilisti che scambiano le strade statali per l’ autodromo di Monza poco distante, siamo arrivati felicemente a destinazione .
Nell’ attesa i bambini hanno giocato ancora: Samuele faceva il jet ed Elisa , che lo teneva per la maglietta, faceva la passeggera, mentre Davide era occupato a pensare che non si poteva lasciare partire Samuele da solo e perciò meditava di comprare un biglietto anche per sé. Al momento dei saluti Samuele si è commosso, ma non voleva farsi vedere a piangere ….

Al ritorno, siamo andati in cortile e abbiamo assistito ad una scena bellissima.
Elisa ha individuato ai piedi del pino un uccellino che , probabilmente al primo volo, si trovava in difficoltà e ha rischiato di farsi calpestare, così mimetizzato tra l’ erba. Mi sono avvicinata e , dopo qualche tentativo andato a vuoto, sono riuscita a prenderlo tra le mani: Elisa e Davide lo hanno toccato: era piccolissimo e il suo cuore batteva all’ impazzata.
Dovevamo impedire che rimanesse vittima di qualche gatto di passaggio o di qualche passante distratto, ma dove posarlo?
Oltre la rete metallica che delimita il cortile, sopra un albero, abbiamo visto un altro uccellino che emetteva in continuazione dei richiami e abbiamo pensato che dovesse essere la madre del piccolo, perciò abbiamo deciso di posarlo a terra in un angolo dove solitamente non passa nessuno e vicino alla madre.

Ci siamo allontanati e siamo stati a guardare …. dopo pochi minuti, la madre (o il padre) si è posata in alto su un albero lì accanto, forse per farsi vedere dal piccolo, poi gli è volata sempre più vicino, fino a scendere accanto a lui. Da lì poi gli ha mostrato varie volte le piccole tappe che avrebbe dovuto compiere: prima un piccolo volo per arrivare sul muretto basso di fronte, poi un altro balzo verso l’ altro lato del muretto infine l’ attraversamento della rete e il raggiungimento dell’ albero su cui doveva essere il loro nido.
Era commovente vedere quell’ uccellina/o così piccolo (doveva pesare pochi grammi) ripetere con tanta ostinazione i suoi inviti e le sue dimostrazioni pratiche. A un certo punto si son visti due uccellini in volo e quando di lì a poco ci siamo avvicinati il piccolo non c’ era più… era riuscito a riguadagnare il nido.
Cercando sul computer abbiamo visto che potrebbe trattarsi di un fringuello e questa sera Davide ha disegnato tutta la scena in un modo veramente stupendo (naturalmente ha aggiunto quel gatto che noi temevamo potesse fare il guastafeste, ma che non si è visto per niente e, sempre naturalmente, ha disegnato se stesso che combatte contro il malefico gatto / drago).
Domattina avremo modo di utilizzare questo disegno per quelli che noi chiamiamo i “compiti”: anche se non si va a scuola perchè il terremoto ha provocato la chiusura anticipata della sua scuola non ci si deve lasciare andare alla pigrizia….