Una sera a teatro: VOLARE

“Destini incrociati” è il titolo di una rubrica radiofonica che mi capita di ascoltare e che racconta come le vite di personaggi famosi abbiano avuto svolte decisive dal fatto di essersi incontrati.

Ieri sera al teatro Fumagalli di Cantù abbiamo sentito e goduto il racconto di tre destini incrociati: quello di Modugno, del padre di Beppe Fiorello e di quest’ ultimo ancora bambino.
Beppe Fiorello ha certamente voluto sfruttare a teatro il gran lavoro che certamente ha dovuto affrontare per realizzare lo sceneggiato televisivo sul grande “Mimmo nazionale”, facendone un recital , un lungo monologo in cui le vite e le vicende sue personali e familiari si mescolano con quelle del cantante pugliese. Se nello spettacolo televisivo B. Fiorello aveva convinto sia come attore che come cantante, restava però sempre l’ idea che forse poteva aver avuto un valido supporto dalla tecnologia; a teatro invece ieri sera ha dimostrato di essere veramente un grande professionista e in certi momenti pareva proprio che Modugno stesso si muovesse su quel palcoscenico.
“VOLARE” è il titolo (obbligato) dello spettacolo; dura due ore, due ore in cui B. Fiorello col solo supporto di due bravi chitarristi e su un palco con scenografia essenziale riesce a intrattenere il pubblico ricreando atmosfere e situazioni del nostro sud e della storia di questo nostro paese inframmezzandole con le più belle canzoni di Modugno, interpretate tutte con notevole bravura e grande sensibilità.

Spesso gli applausi hanno sottolineato i momenti più intensi, ma sono scrosciati alla fine dello spettacolo che si è concluso con la canzone più suggestiva di Modugno: “Il vecchio frac”
Una volta Beppe Fiorello era forse da tutti indicato come il fratello minore del grande Rosario, ma ora penso che possa essergli riconosciuto un posto importante nel nostro mondo dello spettacolo, a prescindere dalle sue parentele.

Anno 1957.

Anno 1957 - classe quinta

Anno 1957. Classe quinta.
Fino ad allora le classi miste erano state una eccezione e forse, se non ricordo male, ci finivano spesso i pluriripetenti.
Da quell’ anno invece le classi miste divennero la norma e la nostra sezione, rigorosamente femminile per tutti gli altri quattro anni precedenti fu unita alla classe maschile parallela.
Da notare l’ abbondanza di fiocchi: bianco nei capelli delle bambine, azzurro per allacciare il colletto bianco dei maschietti e fiocco rosa al colletto delle femmine. Bianche dovevano essere anche le calze delle bambine.
Di rigore erano il grembiule o la blusa nera.
La nostra maestra era all’ avanguardia per quei tempi. Ricordo che ci aveva fatto imparare una canzone che aveva come testo una poesia di Pascoli …
“Lenta la neve fiocca, fiocca, fiocca. Senti una zana dondola pian piano, ecc. ecc.”
Fiorello con la sua “La nebbia agli irti colli..” non aveva inventato proprio niente.

Ricordo quasi tutti i nomi di quei miei compagni di scuola, ma qualcuno è stato inghiottito dalla nebbia del tempo .

La corruzione è un pasto avvelenato….

Papa Francesco ha conquistato l’ affetto e la simpatia di molti con la sua semplicità e con la sua dolcezza. Questo però gli ha attirato anche critiche da parte di coloro che temono che il suo sia solo un cambiamento di forma e non di sostanza, che il gran parlare che si fa dei suoi gesti simbolici e rivoluzionari, distragga l’ opinione pubblica e il popolo dei fedeli dagli scandali che tuttora lacerano la Chiesa. Inoltre molti ritengono che certi suoi atteggiamenti siano studiati apposta, che siano solo “marketing” (come si dice oggi) come si evince da questa spassosa imitazione di Crozza, in cui il Pontefice trasporta da solo un pesante frigorifero, mentre due prelati al suo fianco lo incoraggiano a fare tutto da solo per attirare su di sè il maggior numero di consensi.
Credo però che certe critiche trovino una risposta in questo discorso che Papa Francesco ha pronunciato in S. Marta questa mattina…."La corruzione è un pasto avvelenato"

Non so quanto potrà fare questo Papa per rinnovare la Chiesa: molto dipenderà da quanti lo coadiuveranno in questa sua opera; ma è certo che nessuno potrà più pensare di fare il bene della Chiesa inseguendo il profitto o altri obiettivi certo poco evangelici.
Tornando al divertente video di Crozza, esprimo l’ augurio che si trovino tante persone disposte ad aiutare Papa Francesco a portare quel pesante frigorifero.

Cime ineguali…..innevate.

E’ stata una giornata strana oggi: stamattina una gran nebbia come se ne vedono di rado da queste parti; poi oggi pomeriggio un sole splendido ha messo in risalto il colore del cielo limpido contro cui si stagliavano le cime dei monti, qui attorno, tutti con le cime coperte di neve. Era una vera meraviglia.
Se qualcuno stava sorvolando in aereo questa zona, avrà certamente potuto godere di una vista simile a quella della foto.

Imparare il mestiere di genitori.

Fare i genitori è il mestiere più difficile del mondo ed è quello in cui si è sicuri di sbagliare. Se però si potesse trovare un aiuto per imparare questo mestiere, credo che molti ne sarebbero felici . Ora pare che la biblioteca comunale di Erba si faccia promotrice di una lodevole iniziativa in tal senso.

E’ da segnalare l’ attività di questa nostra istituzione cittadina, che sempre propone iniziative apprezzabili. Fra poco più di un’ ora ad esempio verrà inaugurata una mostra sui “bambini della Shoah”

Classe seconda G.

Ieri si è compiuta una di quelle magie che solo le moderne tecnologie consentono : una mia compagna delle scuole superiori è riuscita a rintracciarmi e dopo quasi 50 anni abbiamo ripreso il dialogo con la gioia di ritrovarsi a parlare degli avvenimenti e delle persone che hanno reso belli quegli anni. Ringrazio molto la mia amica Giliola per avermi cercata e per farle cosa gradita provo a pubblicare qui la foto della nostra classe: eravamo in seconda magistrale.

Io sono la seconda da destra in prima fila in basso e la mia amica Giliola è quella al centro nella fila più in alto.
Allora andavano di moda i capelli cotonati e lo si capisce bene dai nostri ciuffi così abbondanti….
(Non so ancora modificare bene le foto e il risultato è sempre scadente, ma mi riprometto di migliorare….)

Vita coi nipoti.

Da un paio di giorni la casa è di nuovo vuota. Per tre settimane c’ è stato un bell’ andirivieni, che ha consentito di ritrovarci tutti e inoltre per otto giorni ho fatto la nonna a tempo pieno per i due cuccioli maschi di famiglia, che sono rimasti qui insieme a me senza la presenza delle mamme.
Sono stati bravissimi, perchè hanno stabilito tra loro un rapporto di sana competizione che tende a rendere miglori entrambi: Da una parte Davide, più serio e maturo, induce Samu a tralasciare qualche capriccio inutile quando ad esempio non vuole decidersi a fare la doccia o ad andare a letto; dall’ altra parte Davide viene trascinato in molte attività e giochi ai quali abitualmente non dedica molta attenzione e si decide a fare i compiti più volentieri vedendo il cuginetto al lavoro.
Il loro passatempo preferito era “fare la lotta”e ogni tanto concedevo loro dieci minuti per lasciarsi andare a questa attività fisica. generalmente sapevano giocare senza farsi male, ma se il gioco si protraeva poi diventavano più aggressivi e bisognava sospenderlo. E’ giusto , a mio avviso porre dei limiti , ma è anche giusto che abbiano l’ occasione per misurare la loro forza e per apprendere in condizioni favorevoli come affrontare eventuali bulli, che non mancheranno certo sul loro cammino.

Era bello la sera vederli prepararsi per la notte, poi sedersi accanto a me sul letto per ascoltare la lettura di qualche libro, sentirli recitare insieme una breve preghiera e infine disporsi al sonno serenamente.

Fare la spesa insieme a loro era un’ impresa non da poco: prima dell’ ingresso al supermercato, facevo loro una specie di lavaggio del cervello per convincerli che non avrei comprato giocattoli e che quindi non volevo sentire capricci, arrivati all’ interno, si arrampicavano sulle sponde del carrello , uno da una parte e l’ altro dall’altra e io manovravo quel veicolo divenuto piuttosto ingombrante con qualche difficoltà, ma con grande divertimento loro e mio.
Alle casse potevo contare sul loro aiuto per lo svuotamento del carrello e per il riempimento delle borse e il loro aiuto meritava sempre un piccolo premio.

Spero che possano ripetersi occasioni di questo genere: potranno costituire un prezioso bagaglio di ricordi, che consentiranno loro di cercarsi anche quando saranno cresciuti.

Il mistero IMU…

Casa, dolce casa….
Il tormentone dell’ IMU ci perseguita dalla primavera scorsa e se ne son sentite dire tante, che è impossibile sintetizzare il caso.

Mentre ancora si definiscono i contorni del problema per il nuovo anno, si sa già che i cittadini dei comuni che avevano deliberato un aumento delle aliquote nel corso del 2013, dovranno integrare il pagamento della tassa solo parzialmente coperta dagli stanziamenti del governo.

A Erba, comune in cui si dovrebbe pagare la cosiddetta mini-IMU, l’ amministrazione comunale ha proposto di esonerare i cittadini dal saldo, previsto entro breve termine, e di addebitare alle casse comunali il pagamento delle quote rimaste scoperte.

E’ senz’ altro una buona notizia (la proposta però deve essere approvata dal governo), ma come giustamente fa osservare il capogruppo dell’ opposizione, dr. Spagnuolo, non sarebbe stato meglio non deliberare affatto quell’ aumento?

E a me viene da fare anche un’ altra domanda: cosa è successo nel frattempo ? Il Comune di Erba ha vinto una qualche lotteria? Come mai si era reso necessario un aumento dell’ imposta locale e ora è addirittura possibile un esborso tanto cospicuo? Mistero…..

Roba da cuccioli….

– Guarda , nonna, mi è caduto il dente! – ha gridato ieri Davide tenendo in mano quel minuscolo incisivo, che dondolava già da un po’ di giorni. Visto che avevo appena chiuso la porta di casa,per la passeggiata pomeridiana, lui ha insistito per conservare il suo trofeo nella tasca della giacca.
Dopo un paio d’ ore, al nostro ritorno, il suo primo pensiero è stato quello di recuperarlo e lo ha messo sul tavolo. Lì però si mimetizzava molto con il colore del piano del mobile e a un certo punto si è disperato perchè non lo trovava più. Come poteva metterlo sul comodino per la vecchietta che è solita ritirare i denti dei bambini in cambio di qualche monetina?
Eravamo tutti in grande confusione: Davide piangeva, io continuavo a ispezionare il pavimento nella convinzione che fosse caduto e Samu insisteva col dire di averlo visto sul tavolo. Eravamo ormai convinti che il disastro fosse irrimediabile e abbiamo telefonato ai genitori di Davide per trovare il modo di consolarlo. Ma proprio quando eravamo rassegnati al peggio ecco che mi è venuto in mente di guardare di nuovo sopra al tavolo ….ed era proprio lì…non si era mai mosso….
Così ieri sera abbiamo messo il dentino dentro una scatoletta e stamattina Davide ha trovato sotto al cuscino le sue monetine. Era molto felice.

Samuele, che nei giorni scorsi stentava a mangiare, per via del suo primo dente che non si decideva a cadere, viste le monetine di Davide, ha cominciato a darsi da fare per farlo cadere e alla fine mi ha chiesto di aiutarlo. E’ bastato toccarlo ed è caduto. Ha voluto subito telefonare alla mamma, ma non è stato possibile contattarla.
Anche quel dentino è già ora sul comodino in attesa delle monetine della vecchietta ( o fatina) dei denti, che in questi giorni qui può fare molti affari.

Concerto di capodanno.

E’ appena finito il concerto di capodanno dalla Fenice di Venezia. Non mi intendo molto di musica, ma a me è sembrato bellissimo . L’ interpretazione di “Casta diva” e degli altri brani da parte della soprano Carmen Giannattasio mi è sembrata veramente ammirevole: ha una bella voce, potente e dolce e canta con una notevole sensibilità; non posso dire che mi abbia ricordato la Callas, ma non me l’ ha fatta rimpiangere troppo.
Un’ altra sorpresa è stata per me, che non frequento i teatri lirici, scoprire come un cantante nero sappia eseguire in modo mirabile le musiche della nostra tradizione operistica: Il tenore Brownlee ha dimostrato di avere una grandissima voce, di saperla usare in modo magistrale e di saper pronunciare perfettamente i testi in italiano, direi meglio dei tenori nostrani.

Davvero un bel concerto, grazie anche all’ orchestra ottimamente diretta da un giovanissimo maestro venezuelano, Diego Matheuz, che ha reso omaggio anche alla grande tradizione musicale napoletana eseguendo un’ entusiasmante “Funiculì, funiculà”. Non sappiamo cosa ci riserva il 2014, ma intanto ci ha regalato un ottimo spettacolo….rallegriamocene.