Dare spazio alla ragione

In questi giorni sui social-network mi sono scontrata con varie forme di estremismo nostrano: sia quello che vede nei migranti il pericolo di un’ imminente fine della civiltà occidentale, sia quello che vede il pericolo della prossima distruzione della famiglia e della nostra società a causa del diffondersi di una fantomatica teoria gender che vorrebbe cancellare le differenze sessuali.

Devo dire che in entrambi i casi ho cercato di intervenire con pacatezza e leggerezza, per cercare di spezzare l’ atmosfera da caccia alle streghe che si respira in quelle pagine, ma in entrambi i casi ho ottenuto risposte stizzite e talvolta anche violente, che mi hanno veramente sconcertata.

In un momento come questo, in cui assistiamo a cambiamenti epocali , credo che nulla sia più deleterio che soffiare sul fuoco della paura, dell’ odio, dell’intolleranza .

In Puglia, terra da sempre luogo di incontro di genti e culture diverse, si è tenuto un incontro ad alto livello sulle radici comuni della cultura occidentale e di quella musulmana. Questo è quello che si deve fare …..Parlare insieme per conoscersi, discutere per dissipare paure ingenerate da cattiva informazione…..

Iniziative di questo genere dovrebbero fiorire in ogni città, in ogni comunità, per dare spazio alla ragione , per dare voce alle persone di buona volontà e per isolare i guerrafondai.

 

Una questione spinosa….

Rispondendo a un invito di una carissima  lettrice di recente acquisizione, mi sono documentata su una questione che non ho seguito molto, ma che so aver infuocato  polemiche molto aspre . La questione è quella della “teoria gender” che secondo certuni  sarebbe entrata nei programmi  della “Buona Scuola” , la riforma voluta dall’attuale governo. Anch’ io, come la lettrice che ho menzionato sopra (mia cugina Lia), ho sentito dire cose turpi su questo argomento, ma io ritengo che la posizione più serena e obiettiva sia contenuta in questo articolo.

Ora , esprimendo un mio personale e modestissimo parere, vorrei dire che credo sia giusto concedere dignità di cittadinanza e parità di diritti a tutti, indipendentemente dall’ orientamento sessuale e mi pare giusto che si educhi fin dalla prima infanzia al rispetto di ogni persona in quanto titolare della dignità di essere umano, per prevenire pregiudizi e bullismo, che purtroppo infestano le menti di tanta gente.

 

 

 

“Radici cristiane”.

Un appello a ogni parrocchia perchè accolga una famiglia di rifugiati è stato rivolto da papa Francesco: é una proposta realizzabile che può contribuire a tamponare l’emergenza attuale.

D’ aktra parte , a quanto si è letto in questi giorni, la popolazione di Austria e Germania, senza aspettare l’ invito del Papa, ha dato un esempio di grande civiltà e generosità,  contraddicendo l’ atteggiamento a lungo mantenuto dai loro governi.

Forse in questa situazione oltremodo drammatica  alla lunga emergeranno quelle “radici cristiane”, che gli organismi europei non hanno voluto riconoscere nei loro documenti ufficili, ma che fanno innegabilmente parte della cultura della gente comune di questo continente.

Lo sapevate che…?

Rileggendo il riassunto di una delle lezioni della nostra UTE nel corso dell’ anno accademico da poco concluso, mi sono posta la domanda: – Quando è stato istituito liturgicamente il sacramento del matrimonio?

E come sempre internet mi è venuto in soccorso con questo documento . Dunque fino al X- XI secolo il matrimonio era solo un contratto privato tra famiglie regolato dalle leggi in vigore nelle varie località e al massimo si poteva recitare una formula di benedizione della sposa e dello sposo (ma più raramente quest’ ultima) .  Solo dopo quasi dieci secoli di cristianesimo si è arrivati a formulare un rito specifico con la presenza di un sacerdote.

Chissà se in quei secoli di “vacatio legis” (per così dire) avvenivano dei divorzi e chissà qual era l’ atteggiamento della Chiesa nei confronti di eventuali divorziati. In un momento in cui la Chiesa si sta interrogando su questo spinoso problema , sarebbe interessante sapere come ci si regolava allora.

Il pianto .

 

E’ la parte finale del “Pianto della Madonna” di Jacopone da Todi: parole scritte tanti secoli fa, ma che dicono il dolore di una madre davanti alla sofferenza del figlio, dolore sempre uguale in ogni tempo e in ogni latitudine.

Per questo le metto qui a commento di questa foto che sta girando per il mondo : una profuga col figlioletto in braccio è a terra affranta davanti al filo spinato posto a difendere il confine macedone dall’ ondata di disperati che fuggono dalla Siria.

Figlio bianco e vermiglio,

figlio senza simiglio

figlio a chi m’appiglio ?

figlio, pur m’hai lassato.

Figlio bianco e biondo,

figlio, volto iocondo,

figlio, perché t’ha el mondo

, figlio, così sprezato ?

Figlio, dolce e piacente,

figlio de la dolente,

figlio, hatte la gente malamente trattato !

Guardando Bolt.

– E pensare che 80 anni fa qualcuno ha sconvolto il mondo per affermare la supremazia di quelli con gli occhi azzurri e i capelli biondi!!!-

Questo mi viene da pensare  ogni volta guardando le competizioni sportive a livello mondiale….ormai da molti anni sono dominate  da atleti neri, belli come il sole e Incredibilmente forti.    Sono lontani i tempi in cui le classifiche erano dominate dai tedeschi della DDR  imbottiti di doping.

I neri (sia quelli provenienti direttamente dalla madre Africa, sia quelli residenti in paesi occidentali) ,vuoi per la fame di riscatto sociale, vuoi per la selezione naturale che secoli di privazioni e di persecuzioni hanno operato, ora prendono il sopravvento negli stadi, ma presto soppianteranno anche in altri campi noi occidentali rammolliti dal benessere e dalla vita facile.

E questo sarà solo il naturale evolversi della storia ….. Per questo credo sia meglio favorire le società multiculturali : non correremo il rischio di scontri frontali tra bianchi e neri, scontri nei quali non potremo avere la meglio.

FORSE…….

Leggendo questo articolo di “Avvenire” mi son sentita ribollire il sangue.

Lo sappiamo tutti da anni come vengano sfruttati i lavoratori nelle campagne durante i periodi dei vari raccolti e qui, sia il parroco, sia il sindacalista, dicono che è arrivato il momento di intervenire !!!!!

Solo ora? Solo perchè ci sono vittime italiane? E il trattamento da schiavi di quelli che vengono tenuti in condizioni disumane sia sul lavoro che nelle squallide sistemazioni cui si devono adattare ….non conta nulla e non ha mai contato nulla?

Il parroco e il sindacalista non sono mai andati a vedere cosa succede in quelle aziende agricole? Se lo avessero fatto si sarebbero accorti da tempo che FORSE QUALCOSA non andava per il verso giusto.  Ma FORSE è troppo scomodo infastidire chi lucra sul sangue della povera gente……

Ieri in un altro articolo di “Avvenire” veniva intervistato un magistrato che parlava di difficoltà nelle indagini, data l’ ” OMERTA’ ” dei lavoratori , che non vogliono perdere il poco guadagno che resta nelle loro tasche nè esporsi alle vendette dei loro sfruttatori.

E’ incredibile!!!!

Anche quel magistrato potrebbe fare ogni tanto un giro per le campagne, magari dandosi il turno col prete e col sindacalista e non ci sarebbe bisogno di altre testimonianze….

FORSE conviene a troppi fare finta di niente …..

 

Francesco (con la sua enciclica) visto da una valdese.

Lo scopo dell’Enciclica era di portare l’attenzione del mondo sulla crisi ambientali collegando con i temi del creato, della pace e della giustizia verso i poveri. Uno scopo raggiunto in modo efficace.
La Chiesa si propone come forza morale e come una possibile forza di moderazione e risoluzione dei conflitti negli ambiti internazionali, nella costruzione di una nuova capacità di regolare gli interessi economici e finanziari con gli interessi della natura e delle persone. Possiamo essere grati per questa voce forte che esprime amore per la terra nel quadro di una fede forte nel Dio creatore; una voce capace di disegnare un mondo migliore, in cui tutti gli esseri umani, anche gli ultimi della terra, siano messi in grado di ritrovare la propria dignità di vita e di partecipare davvero alla trasformazione del mondo nel luogo di bellezza creato da Dio.

Questa che ho riportato qui sopra è la conclusione di un articolo che potete trovare a questo link. E’ stato scritto da una pastora Valdese che analizza l’ enciclica “Laudato sì'”. Se la parte elogiativa è già stata letta più volte su varie fonti, mi ha particolarmente interessato la parte critica , quella in cui si evidenziano i temi trascurati o appena accennati, forse in attesa di tempi più tranquilli. Così la pastora rileva l’ assenza di un approfondimento del ruolo delle donne e della violenza di cui sono fatte oggetto, così evidenzia l’ assenza di una presa di posizione sugli OGM e sul problema del controllo demografico, argomento che , secondo certe teorie scientifiche, sarà ineludibile in un prossimo futuro.

Consiglio vivamente la lettura dell’ articolo linkato sopra , che compare su “mosaico di pace” il blog di Pax Christi.

Tolleranza e rispetto.

Tra i tanti episodi enfatizzati da certa stampa e da certi politici per soffiare sul fuoco dell’ intolleranza , mi sembra giusto dare evidenza a questo articolo della Gazzetta di Modena.

Si parla del lutto cittadino proclamato dal sindaco di Sassuolo per la morte nel fiume Secchia di due sorelline appartenenti alla comunità musulmana e della partecipazione di tutta la città al dolore della famiglia colpita da così terribile tragedia.

Dalla lettura dell’ articolo si ricava l’ idea che è possibile una convivenza civile tra comunità di diversa cultura e provenienza : prendiamone atto e attiviamoci perchè la comprensione e il rispetto diventino atteggiamenti comuni.

Rosa e Franca: due donne coraggiose.

Apprendo da facebook che in questi giorni ricorre l’ anniversario dell’ abolizione del matrimonio riparatore, quindi ripubblico un post  che ricorda la vicenda di  Franca Viola e di un’ altra donna coraggiosa…

Ci sono gesti che sembrano confinati nell` ambito della vita privata e che invece diventano il grimaldello che scardina tabu` secolari.

Ricordate il gesto di Rosa Parks che nel 1955 in Alabama rifiuto` , lei nera, di cedere il posto sull`autobus a un bianco? Da quel gesto ebbe inizio una grande battaglia per la rivendicazione di pari diritti da parte degli afro-americani , che porto` alla fine dell`apartheid (anche se il cammino per l`effettiva uguaglianza e` ancora incompiuto).

In Sicilia poco piu` tardi ci fu una ragazza che si oppose alle tradizioni tribali che opprimevano le donne della sua isola e non solo. Bastava rapire una ragazza per costringerla a un matrimonio non desiderato per evitare di essere esposta al pubblico ludibrio. Franca Viola allora si oppose: non ne volle sapere di sposare il suo sequestratore e con l`aiuto dei suoi familiari lo fece arrestare.

Da quel momento le donne , seguendo il suo esempio, si ribellarono sempre piu` ai matrimoni forzati e pochi anni dopo anche le leggi italiane abolirono la norma vergognosa secondo cui un matrimonio riparatore cancellava il reato di sequestro e stupro.

Ricordiamo sempre queste due donne coraggiose, che hanno cambiato la vita di tanta gente ….