Uomini e donne come noi….

Stasera alle 20:30 a Erba un corteo  partirà dalla stazione delle Ferrovie Nord Milano e percorrerà le vie del centro fino alla scalinata del monumento ai caduti per ricordare le vittime del traffico di esseri umani e in particolare le vittime dei naufragi nel Mediterraneo. La manifestazione porta il titolo “Uomini e donne come noi…”

Sarà un modo per attirare l’ attenzione su un problema che da troppo tempo viene affrontato con superficialità e scarsità di mezzi,  tanto che rischiamo di abituarci anche a notizie terribili come quelle giunte nei giorni scorsi.

In tempi brevi bisogna certo salvare le vite dei migranti prima di tutto, ma non dimenticando di adoperarsi per rimuovere le cause di questo esodo epocale, anche se questo vorrà dire andare ad intaccare interessi colossali di molti paesi (compresi quelli europei) e di molte imprese nazionali e internazionali, che da sempre vedono nell’ Africa una miniera di materie prime preziosissime da depredare.

I partecipanti sono invitati a portare sulle spalle uno zaino, per significare che siamo tutti in cammino su questo mondo, senza distinzioni di sorta.

Genocidio armeno.

Segnalo questo link,. Dopo le parole di Papa Francesco, che hanno tanto fatto irritare la Turchia, credo sia inevitabile documentarsi un p’ di più su quanto accadde cento anni fa non tanto lontano da qui.

Quello che colpisce , oltre all’ enorme numero di vittime, è il fatto che se ne abbia notizia solo per l’ opera coraggiosa di un militare tedesco, che assistette agli avvenimenti e che fotografò le torture, le impiccagioni, le marce della morte, sfidando autorità turche e gerarchie militari tedesche.

Il Negazionismo , che cerca di far passare lo sterminio degli ebrei per una bufala dell storia, ha funzionato benissimo nel caso del genocidio armeno…..ma SOLO per un secolo !!!  Alla fine però il tempo è sempre galantuomo e la verità negata viene sempre a galla.

“Fuga dal campo 14”

nordcoreaQuanto sono durati i lager nazisti?  Non lo so di preciso, ma credo che il loro orrore abbia fatto vergognare il pianeta per pochi anni (tre/ cinque) e giustamente ancora oggi ricordiamo ogni anno le vittime di quella stupida follia disumana.

Ci sono altri campi di concentramento in una parte del mondo che durano da cinquant’ anni, senza che nessuno ne parli, senza che nessuno alzi la voce in difesa dei diritti di centinaia di migliaia di persone che spesso non hanno commesso altro crimine che essere nati da genitori ostili al regime dittatoriale che governa il paese. Sono campi grandi quanto la città di Los Angeles e al loro interno ogni abuso sui detenuti/schiavi è possibile: dalle percosse immotivate, alla privazione del cibo (la fame è la tortura di ogni giorno), agli accoppiamenti imposti per generare altri schiavi, ai lavori forzati, a ogni sorta di torture inimmaginabili.  La delazione viene premiata con la concessione di razioni più abbondanti o lavori meno gravosi

Tutto questo  accade in Corea del Nord anche in questo momento ed è narrato in un libro che sto leggendo: “Fuga dal campo 14”. E’ la storia di Shin, un ragazzo nato in uno dei tanti lager nordcoreani  , il quale è riuscito a evadere  grazie a una serie di circostanze favorevoli e  ora vive negli Stati Uniti.  L’ autore del libro ha raccolto la testimonianza di Shin e di altri rifugiati che hanno trovato asilo in Cina e nella Corea del Sud.

Mentre scorro le pagine di questo libro continuo a chiedermi perchè il mondo di oggi può tollerare una simile ignominia perpetrata da uno Stato che pretende di ispirarsi al marxismo…..( è lo stesso paradosso per cui l’ ISIS dice di ispirarsi al Corano)

Quei teppisti che vengono dal nord….

I cittadini del nord Europa  vengono ritenuti molto civili per il loro alto senso della collettivita’ e per il  rispetto delle regole , ma com’e’ allora che quando arrivano in Italia si danno al vandalismo piu’ sfrenato? Quello che e’ successo oggi a Roma in Piazza di Spagna non e’ certo il primo episodio del genere.

Certo la mentalita’ del branco che azzera il senso di responsabilita’ individuale puo’  avere la sua parte, l’ abuso di birra puo’ contribuire ad allentare i freni inibitori, ma non credo sia solo quello. Infatti  dalle nostre parti capita di vedere cittadini  svizzeri che in casa loro sono  irreprensibili, ma appena passano il confine diventano automobilisti  capaci di manovre del tutto azzardate, che sulle loro strade non farebbero mai.

Dev’ esserci  la convinzione in molti stranieri che tanto in Italia ci si puo’ permettere  qualunque  trasgressione, tanto non succedera’ nulla….. Forse abbiamo anche noi qualche responsabilita’ ? Ce lo meritiamo un po’?  Forse si’: siamo  un po’ cialtroni, noi stessi rispettiamo poco il nostro bel paese e le nostre istituzioni hanno spesso dato cattivo spettacolo.

Ora io spero che gli scalmanati teppisti olandesi paghino per quello scempio che hanno combinato oggi, ma impegniamoci anche noi a crearci un’ immagine migliore come popolo

Obama per Mandela …un anno fa….

L’ anno scorso, il 5 dicembre 2013, moriva Nelson Mandela , uomo diventato il simbolo della lotta per i diritti dell’ uomo e contro ogni discriminazione razziale. Ai suoi funerali parteciparono tutti i potenti della terra e io ho seguito con particolare interesse soprattutto il discorso di Obama, tanto che poi l’ ho ricercato su internet, l’ ho stampato e me lo sono tradotta…. e oggi ne riporto qui un passo che mi pare particolarmente significativo:

” ………Certamente egli condivise con milioni di neri e colored Sud-Africani la rabbia innata per mille offese, mille umiliazioni, mille momenti dimenticati …”.un desiderio di combattere il sistema che imprigionava il mio popolo” (citazione di parole di Mandela).

Ma come altri giganti …..Madiba controllò la sua rabbia e incanalò il suo desiderio di combattere dentro un’ organizzazione , dentro un programma con strategie di azione , così che uomini e donne poterono rialzare la testa e (lottare insieme) per la loro dignità.”

Poco dopo Obama cita alcune frasi di Mandela che vale la pena ricordare:

“Ho amato l’ ideale di una società libera e democratica in cui tutte le persone vivono insieme in armonia e con eguali opportunità. E’ un ideale che spero di vivere e di raggiungere, ma se è necessario, è un ideale per cui sono pronto a morire”

In questi giorni negli Stati Uniti gli afro-americani hanno ripreso a combattere pacificamente per ottenere una reale pari dignità all’ interno delle loro comunità, perchè non basta cambiare le leggi per sancire l’ uguaglianza , bisogna cambiare anche le menti e i cuori della gente ….impresa molto più lunga e difficile… Del resto anche qui da noi stiamo assistendo a un rigurgito di intolleranza che deve metterci tutti in allarme…

Film: VAI E VIVRAI.

” Vai e vivrai”  è un bellissimo film che racconta di un ragazzo etiope, non ebreo, che vive con la madre in un campo profughi in Sudan (anno 1984) per sfuggire alla siccità e alla fame.

Quando con un blitz gli Israeliani vengono al campo per portare via gli ebrei etiopici, il ragazzo , spinto dalla madre, si accompagna ad una donna ebrea che ha perso i suoi figli e che gli dà il nome di Schlomon (Salomone , nome del figlio morto). Così il ragazzo, che deve nascondere di non essere ebreo, entra in Israele.

Poco dopo però anche questa madre adottiva muore per gli stenti e Schlomon viene adottato da una famiglia ebrea non praticante, che lo circonda di affetto. Schlomon deve tuttavia vedersela col razzismo di ebrei integralisti , ma riesce ad integrarsi, anche se non può dimenticare la madre, che lo ha allontanato, e il suo paese. Dopo varie peripezie Schlomon diventerà medico , riuscirà a ritornare in patria e a riabbracciare la madre che lo aveva allontanato da sè nella speranza che potesse sfuggire agli orrori del campo profughi e a sopravvivere.

E’ un film coinvolgente, molto ben interpretato e molto ben diretto dal regista romeno Radu.

Indimenticabile la sequenza in cui  dalle immagini “esce ” il dolore della madre che caccia il figlio per salvargli la vita,  mentre affiora in vari momenti  la nostalgia e il tormento del figlio che per molto tempo  non capirà il gesto della madre.

Indimenticabile anche la figura della madre adottiva ebrea, che sa difendere il suo bambino dai pregiudizi  razziali e religiosi; indimenticabile la scena in cui Schlomon, interrogato su chi abbia dato origine alla religione ebraica, risponde “Gesù” tradendo così la sua formazione cristiana e lasciando stupefatti i suoi compagni di classe.

 

L’ Africa e le donne.

Segnalo questo articolo dal sito di UNIMONDO, nel quale si parla del ruolo delle donne africane nello sviluppo del Continente Nero. Sono sempre di più le donne che arrivano a ricoprire cariche e ruoli importanti, ma purtroppo resta molto diffuso l’ analfabetismo femminile.

Giustamente nell’ articolo citato si mette in evidenza che istruire una bambina vuol dire avere in futuro una donna che sarà in grado di assicurare un ‘ educazione migliore ai propri figli e saprà anche proteggere meglio la loro salute. Istruendo le bambine  in pochi anni si potrebbe  registrare un notevole salto  nella qualità della vita di tutto il continente, ma purtroppo spesso sono gli uomini che decidono e una donna ignorante è più facilmente dominabile di una donna istruita….

Ecocena ? Sì, grazie!!!

Avete mai sentito parlare di ecocena? Forse no, del resto anch’ io l’ ho sentito per la prima volta qualche giorno fa quando sono stata invitata a parteciparvi.

In un locale dell’ Oratorio di Crevenna (Erba alta)  è stata offerta a oltre 100 persone una cena a base di prodotti del Commercio Equo e Solidale offerti da SHONGOTI , provenienti in genere dalle cooperative dell’ Associazione Libera, oltre che da due aziende agricole locali.  Gli studenti dell’ Istituto Alberghiero cittadino, sotto la guida dei loro insegnanti, hanno provveduto a cucinare e a servire in tavola. Abbiamo gustato vari piatti ben preparati, che sono stati tanto più assaporati , perchè conditi da piacevoli conversazioni con persone amiche in un’ atmosfera serena e rilassata.

Un rappresentante di “LIBERA” verso la fine della serata, ci ha illustrato  le attività e  gli obiettivi  dell’ Associazione, che è stata creata da Don Ciotti nel 1995 con lo scopo di utilizzare i beni confiscati alla mafia per creare lavoro vero e offrire una speranza di futuro a gente altrimenti costretta a sottostare ai ricatti della criminalità.

negozio di Shongoti a Erba

E’ senz’ altro stata una lodevole iniziativa che spero possa ripetersi in futuro: rappresenta infatti un momento di promozione per SHONGOTI, per LIBERA  e per le aziende che vi contribuiscono,  un’ occasione di cimentarsi sul campo per i ragazzi della scuola alberghiera ,  un’ occasione per gustare prodotti di qualità e per trascorrere una serata diversa senza spendere troppo per tutti i partecipanti.

Grazie quindi ai volontari che hanno reso possibile la realizzazione della prima ECOCENA !!!

A proposito di uso dei soldi pubblici..

Mi è arrivato un invito dall’ URP del comune di Erba a iscrivermi a un corso – base sul gioco degli scacchi organizzato coi fondi ministeriali del progetto “Invecchiare in Erba” e questo invito è stato preceduto da altri che invitavano a partecipare a un torneo di bocce o di briscola ……

La cosa mi lascia un po’ perplessa, visto che appena due giorni fa ho chiesto di iscrivere alcuni amici al corso di informatica e mi è stato risposto (solo al terzo/quarto passaggio telefonico) che le iscrizioni sono chiuse da tempo e che non si sa quando e come sarà realizzato…

La mia perplessità deriva da alcune considerazioni : quante persone anziane a Erba sentivano l’ urgente bisogno di imparare a giocare agli scacchi? Quanti saranno stati i partecipanti ai vari tornei estivi?

E mi chiedo anche: visto che le domande per partecipare ai corsi di informatica erano talmente tante da chiudere le iscrizioni già a maggio/giugno, perchè non concentrarsi su questo sentitissimo (da parte degli anziani) bisogno ? Non si sarebbero potuti prevedere più corsi di informatica e meno tornei ?

Forse conoscendo l’ uso di un computer la vita dell’ anziano può fare un salto di qualità più apprezzabile, che non conoscendo le regole del gioco degli scacchi….o  no?

Certamente io non so tutte le problematiche sottese a queste iniziative e alla loro realizzazione , perciò forse le scelte fatte sono le migliori in assoluto, ma guardando le cose dal mio piccolo e miope punto di vista , qualche perplessità resta….

 

RED e sprechi.

Oggi mi è arrivata una lettera dell’ INPS (istruzioni RED) con la quale mi si chiede di comunicare i miei redditi del 2013, se ancora non l’ ho fatto, e  mi si invita a ignorare la lettera stessa nel caso io avessi già  presentato il modello 730.

Mi chiedo: se l’ INPS ha già provveduto a rimborsarmi le spese che ho portato in deduzione sul mod. 730, come può non sapere che ho presentato la dichiarazione dei redditi ?

E’ forse per pigrizia di qualcuno che non sono stati eseguiti i controlli del caso? Ed è sempre colpa di quel qualcuno che sono stati sciupati due fogli di carta, una busta e una tassa di spedizione? E quante lettere saranno state spedite altrettanto inutilmente in tutta Italia?

Certo non sarà il più vistoso degli sprechi, ma in tempi come questi si dovrebbe aver cura di evitare anche i piccoli sprechi….

A parte il fatto poi che una lettera di questo genere  metterà certamente in agitazione molti pensionati poco avvezzi alle stranezze burocratiche e li farà correre agli sportelli del CAF o dell’ INPS , dove si metteranno in coda per ore per sentirsi dire che è tutto a posto…. MAH!!!