Ahimè, anche a Erba esistono le scuole….

Sono arrivati anche Elisa e Davide, con grande gioia di Samuele che li aspettava con ansia.

Appena si sono incontrati i due cucciolotti si son messi a fare il loro gioco preferito: la lotta.
E’ molto bello vederli mimare mosse di aggressione senza farsi male: sembrano proprio due orsacchiotti in vena di scherzare.
Elisa, più grandicella, si adatta a giocare con loro o a volte si apparta.
Fortunatamente l’ appetito non manca a nessuno e io sono sempre impegnata in cucina, ma va benissimo così.
Davide deve aver riflettuto sul fatto che , quando è qui, nessuno parla di andare a scuola quindi deve aver pensato che questo, dove abito io, deve essere un gran bel paese, per questo mi ha fatto una proposta:
– Nonna, ci stai che io sto sempre qui con te e tu stai sempre con me? – Al che ho dovuto spegnere le sue illusioni, confermandogli che anche a Erba esistono le scuole e che tutti i bambini devono frequentarle…

Donne.

In questi ultimi tempi ho fatto molte nuove conoscenze.
C’ è un gruppo di amiche che vengono insieme a me a studiare l’ inglese : non sono più giovanissime, ma hanno i figli in paesi lontani o hanno solo una gran voglia di viaggiare, così hanno ripreso in mano i libri, per rispolverare nozioni acquisite in tempi lontani . Tuttavia c’ è anche chi, da piccola, ha dovuto lasciare la scuola molto presto e non si spaventa all’ idea di intraprendere lo studio di una lingua straniera del tutto sconosciuta. E’ ammirevole il loro impegno, la loro costanza e il loro entusiasmo. Ci si incontra a lezione e poi a casa dell’una o dell’ altra per studiare insieme e spesso ritornano preziose le mie conoscenze della grammatica, che con mia soddisfazione posso condividere con loro.

Ci sono poi le donne del gruppo per l’ insegnamento dell’ italiano agli stranieri; alcune lavorano ancora, altre hanno una famiglia da accudire, altre sono pensionate e hanno dei familiari bisognosi di cure, ma tutte trovano il modo di regalare un po’ del loro tempo e delle loro conoscenze a chi non potrebbe permettersi il lusso di lezioni a pagamento.

Sono tutte donne assolutamente normali, a nessuno verrebbe in mente di dedicare loro una copertina o un articolo su un giornale, ma credo che è grazie a persone come loro che il mondo è un po’ più vivibile.

Come nel Far West o quasi…

Questa foto che sembra stata scattata nelle praterie del Far West ritrae invece un gruppo di mustang selvatici che vivono sulle montagne comasche protetti e assistiti da varie associazioni di volontari. In questi giorni hanno lasciato le alte quote perchè lassù è in arrivo la neve.
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Le foglie cadono, cadono…

Il mese di ottobre sta per finire e sotto gli alberi si accumulano le foglie che hanno finito il loro ciclo vitale. Niente di più appropriato, a mio avviso, che dedicare a loro e al mese che sta per salutarci le parole della più bella canzone che sia mai stata scritta..

Les Feuilles mortes

Oh, je voudrais tant que tu te souviennes,
Des jours heureux quand nous étions amis,
Dans ce temps là, la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu’aujourd’hui.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Tu vois je n’ai pas oublié.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi,
Et le vent du nord les emporte,
Dans la nuit froide de l’oubli.
Tu vois, je n’ai pas oublié,
La chanson que tu me chantais…
C’est une chanson, qui nous ressemble,
Toi qui m’aimais, moi qui t’aimais.
Nous vivions, tous les deux ensemble,
Toi qui m’aimais, moi qui t’aimais.
Et la vie sépare ceux qui s’aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit.
Et la mer efface sur le sable,
Les pas des amants désunis.
Nous vivions, tous les deux ensemble,
Toi qui m’aimais, moi qui t’aimais.
Et la vie sépare ceux qui s’aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit.
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis…

Se poi aggiungiamo la musica e la voce stupenda di un Yves Montand in splendida forma, credo che non si possa chiedere di più…
Tu vedi non ho dimenticato …

Traduco brevemente: Vorrei tanto che tu ricordassi quei giorni in cui eravamo amici. A quel tempo la vita era più bella e il sole più cocente di oggi.Le foglie morte si raccolgono a mucchi, vedi non ho dimenticato . Le foglie morte si raccolgono a mucchi come i ricordi e i rimpianti. E il vento del nord li porta nella notte fredda dell’ oblio. Tu vedi non ho dimenticato la canzone che tu mi cantavi. E’ una canzone che ci rassomiglia: Io ti amavo e tu mi amavi Ma la vita separa quelli che si amano, molto dolcemente senza far rumore. E il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti divisi.

La mia traduzione non riesce certo a rendere l’ atmosfera e la dolcezza malinconica del testo originale, opera del poeta Prévert.

Ringraziamenti…

Un dilemma si affacciava spesso nella mia mente: avrò o non avrò diritto all’ esenzione dal ticket sanitario?
Come ormai sono solita fare , ho posto la domanda al computer , che mi ha subito fornito l’ indirizzo del sito della Regione Lombardia.

Ho cliccato su “scrivici” e ho inviato via e.mail i miei dati e il mio quesito.
Tempo un paio d’ ore ed ecco la risposta: ho diritto all’ esenzione E01, pertanto devo andare all’ ASL per compilare l’ autocertificazione e consegnare la ricevuta che mi verrà fornita al mio medico.

Ringrazio lo sconosciuto impiegato del call center della Regione che mi ha risposto così sollecitamente e con tanta cortesia…. e ringrazio pure internet che ci risolve tanti piccoli problemi di ogni giorno.

Celentano a Verona

Ieri sera ho seguito il concerto di Celentano dall’ Arena di Verona,concerto che mi era sfuggito il giorno prima.
Che dire? Celentano è invecchiato molto: lo dice il suo viso un po’ incavato e stanco, lo dice il berretto che copre la calvizie, lo dice la giacca con le spalline imbottite per simulare un portamento gagliardo che non c’ è più, lo dice la voce non sempre ferma e le parole delle canzoni che sfuggono di tanto in tanto….ma ascoltarlo è stato come rivivere una vita…

Le sue canzoni hanno accompagnato tutte le tappe percorse in 50 anni da quelli della mia generazione e ad ogni melodia che veniva intonata potevi riandare a un preciso momento e riassaporarne l’ atmosfera e i sentimenti provati.
Anche Morandi, altro arzillo vecchietto, è riuscito a catturare l’ entusiasmo del pubblico e quando , molto commosso, ha cantato “Caruso” di Dalla si è dimostrato un grandissimo interprete, tanto che senza accorgermene anch’ io mi son ritrovata col ciglio umido di commozione.
Il pubblico cantava le canzoni più note, quelle che sono diventate patrimonio non solo di quelli della mia età, ma anche delle generazioni successive, che forse non hanno trovato personalità altrettanto spiccate tra gli artisti che le hanno rappresentate in musica.
Anch’ io, mentre stiravo, mi ritrovavo a cantare insieme al pubblico di Verona e a un artista che ha saputo regalare tante emozioni a tanta gente si può certo perdonare qualche stecca, qualche nota incerta ( due ore di spettacolo dal vivo metterebbero in difficoltà anche artisti più giovani) e anche qualche predicozzo di troppo.

P.S. le ormai famose prediche di Celentano sono sì insopportabili, ma hanno forse il merito di portare a riflettere anche gente non molto propensa a farlo ….

Ora che sale il giorno.

Quasimodo ben si adatta all’ atmosfera di questi giorni e al mio stato d’ animo…

Finita è la notte e la luna
si scioglie lenta nel sereno,
tramonta nei canali.

E’ così vivo settembre in questa terra
di pianura, i prati sono verdi
come nelle valli del sud a primavera.
Ho lasciato i compagni,
ho nascosto il cuore dentro le vecchie mura,
per restare solo a ricordarti.

Come sei più lontana della luna,
ora che sale il giorno
e sulle pietre batte il piede dei cavalli!

(Salvatore Quasimodo)

Italia loves Emilia? Pare di si`….

Concerto "Italia loves Emilia"

E` stato un grande successo la prevendita dei biglietti per il Concerto che i piu` famosi artisti del momento terranno il 22 settembre , il cui ricavato andra` a beneficio della ricostruzione post-terremoto in Emilia.

E` una bella notizia e spero che possa infondere ancora fiducia e speranza in chi combatte ogni giorno per risolvere i problemi causati dalle terribili scosse del mese di maggio.

Dare motivi alla speranza.

In Thailandia non esiste un servizio sanitario pubblico e percio` solo chi ha soldi puo` accedere alle cure in caso di malattia.

Mia sorella, di cui ho parlato recentemente e che e` in quel paese da 44 anni come suora cappuccina, ha avuto bisogno di un intervento chirurgico alla spina dorsale per poter continuare a camminare, vista la degenerazione che aveva intaccato alcune vertebre. Ebbene in un ospedale di Bangkok e` stata operata (sei ore di operazione) da un bravo chirurgo che opera gratuitamente tutti i religiosi a qualunque fede appartengano.
Mi pare un esempio di generosita`degno di essere menzionato e divulgato. In un mondo che ci presenta quasi sempre solo la sua faccia piu` brutale e cinica, si dovrebbe parlare piu` spesso anche della tanta bonta` che tiene in piedi questo mondo, per dare motivi alla speranza e per far capire ai giovani che esiste anche un altro modo di concepire la vita , diverso da quello propagandato dalla cultura dell` egoismo e del profitto.

Zanardi : oro a Londra e a Bologna…

Omaggio di Bologna a Zanardi

Tra le numerose medaglie vinte alle paralimpiadi dagli Italiani, una particolare menzione va a;;a medaglia d`oro vinta da Zanardi, l`ex pilota di formula uno, che dopo il terribile incidente che lo ha privato di entrambe le gambe, ha saputo prima accettare la sua nuova condizione di vita e poi mettere a servizio degli altri le sue capacita` e la sua voglia di continuare a vivere pienamente.

Credo che conosciamo tutti anche le sue esperienze televisive e ora ci si presenta di nuovo come campione sportivo nella handbike.
Credo che esempi come il suo portino tanta speranza e voglia di reazione a tutti coloro che , colpiti dalla malattia o dalla sfortuna, devono ripensare la propria vita partendo da condizioni del tutto nuove e inaspettate.

Per questo il Nettuno d` oro che il sindaco di Bologna vuole assegnare a Zanardi credo non abbia mai avuto destinatario piu` meritevole.