Poesia per …..

Sto pensando alle persone che hanno avuto la triste sorte di veder morire un proprio figlio o figlia.  Il loro è un dolore che continua a lacerare l’anima e che il tempo non riesce a mitigare. A tutte dedico la poesia di Carducci , che ebbe a soffrire per la morte del figlioletto Dante di appena tre anni.

PIANTO ANTICO.

L’albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da’ bei vermigli fiori
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l’inutil vita
Estremo unico fior,
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol piú ti rallegra
Né ti risveglia amor.

Poesia: L’onestà de mi’ nonna. (Trilussa)

Mi sono molto divertita a leggere questa poesia di Trilussa , che aveva una nonna onesta sì, ma con qualche rimpianto……:)

L’onestà de mi’ nonna

Quanno che nonna mia pijò marito
nun fece mica come tante e tante
che doppo un po’ se troveno l’amante…
Lei, in cinquant’anni, nu’ l’ha mai tradito!

Dice che un giorno un vecchio impreciuttito
che je voleva fa’ lo spasimante
je disse: – V’arigalo ‘sto brillante
se venite a pijavvelo in un sito. –

Un’antra, ar posto suo, come succede,
j’avrebbe detto subbito: – So’ pronta.
Ma nonna, ch’era onesta, nun ciagnede;

anzi je disse: – Stattene lontano… –
Tanto ch’adesso, quanno l’aricconta,
ancora ce se mozzica le mano!

Poesia: Un amico .

Dedico questa poesia di Gibran a tutte le persone che con la loro vicinanza riempiono le mie giornate e mi fanno “vivere il tempo” come dice il poeta.

Un Amico (Kalhil Gibran)

Cos’è per te un amico,
Perché tu debba cercarlo
Per ammazzare il tempo?
Cercalo sempre per vivere il tempo.
Deve colmare infatti le tue necessità,
non il tuo vuoto.
E nella dolcezza dell’amicizia
Ci siano risate,
E condivisione di momenti gioiosi.
Poiché nella rugiada
delle piccole cose
Il cuore trova il suo mattino
E si rinfresca.

Poesia: Ultimi giorni d’estate di H. Hesse.

E’ stata un’estate molto piacevole in Brianza: calda sì, ma non torrida; i giorni caldi si alternavano a piogge e temporali diurni , ma più spesso notturni concedendo così dei piacevolissimi risvegli . Io poi ho avuto la fortuna di passare molti giorni con figli e nipoti e questo mi ha reso quest’estate particolarmente gradita.

Ora però qui a Londra già si vedono i segni della fine della bella stagione , i primi presagi d’autunno…..

Ho trovato questa poesia di Herman Hesse che interpreta bene i miei sentimenti e le mie sensazioni di questi momenti.

ULTIMI GIORNI D’ESTATE (H. HESSE)
fiori d'estateNonostante il caldo opprimente di questi giorni, sto molto fuori.
So fin troppo bene quanto questa bellezza sia effimera,
come rapidamente si accomiata ed io sono così bramoso,
così avido di questa bellezza dell’estate che declina!
Vorrei vedere tutto, toccare tutto, odorare e assaporare
tutto ciò che questo rigoglio estivo offre,
vorrei conservare tutto questo e tenermelo per l’inverno,
per i giorni e gli anni futuri, per la vecchiaia.

In giardino, sulla terrazza, sulla torretta sotto la meridiana,
ogni giorno sto seduto per ore, e con matita e penna,
con pennello e colori disegno accuratamente le ombre mattutine
sulla scala del giardino e le contorsioni dei grossi serpenti
del glicine e cerco di riprodurre le lontane, limpide tinte
delle montagne al crepuscolo, diafane come un sospiro
eppure fulgide come gioielli.

Quindi rientro in casa stanco, molto stanco,
e quando la sera metto i miei fogli nella cartella,
quasi mi dà tristezza vedere quanto poco del tutto
ho potuto segnare e fissare per me.

Una poesia per Agosto.

Una poesia di Rodari che non conoscevo.

UN BAMBINO AL MARE.

Conosco un bambino così povero

che non ha mai veduto il mare:

a Ferragosto lo vado a prendere,

in treno a Ostia lo voglio portare.

Ecco guarda gli dirò

questo è il mare, pigliane un pò!

Col suo secchiello, fra tanta gente,

potrà rubarne poco o niente:

ma con gli occhi che sbarrerà,

il mare intero si prenderà.

Questa poesia proviene da: Agosto – Poesie dei mesi dell’Anno – Poesie.reportonline.it http://www.poesie.reportonline.it/poesie-dei-mesi-dell-anno/agosto.html#ixzz4Glaqh2Xm

 

Poesia: Tienimi la mano.

Tu non sapevi fare poesie, ma quando,  negli ultimi giorni, mi prendesti la mano , forse con lo sguardo volevi dire così ….

Tienimi la mano. (H. Hesse).

Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne
e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle…
Tienila stretta quando non riesco a viverlo
questo mondo imperfetto…
Tienimi per mano…
portami dove il tempo non esiste…
Tienila stretta nel difficile vivere.
Tienimi per mano…
nei giorni in cui mi sento disorientato…
cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate…
Tienimi la mano, e stringila forte
prima che l’insolente fato possa portarmi via da te…
Tienimi per mano e
non lasciarmi andare… mai…

(Herman Hesse)

 

A egregie cose….

A egregie cose il forte animo accendono
l’urne de’ forti, o Pindemonte; e bella
e santa fanno al peregrin la terra
che le ricetta.

Queste parole che il Foscolo scrisse nella sua composizione “I sepolcri”, dicono qualche cosa che è e resterà sempre vera : ricordare quelli che ci hanno preceduto e che hanno lasciato questa terra è utile soprattutto a chi ancora sta percorrendo le strade del mondo. I morti non hanno certo nessun giovamento dall’avere una tomba con un nome scritto , per loro tutto questo non ha più significato, ma  quel nome  può aiutare noi a ricordare ciò che di buono e di grande ognuno  può compiere per restare nel cuore  di chi lo ha amato.

Per questo sono contenta che a Bernardo Provenzano vengano negate le esequie pubbliche  e vorrei, come dice la sindaca di Corleone , che non venisse nemmeno seppellito nel suo paese, visto che a causa sua Corleone è nel mondo sinonimo di mafia, di stragi spietate. Chi ha scelto di diventare simbolo di morte e di sopraffazione non merita di essere ricordato. Può forse sperare nella pietà di Dio, ma non merita quella degli uomini.

Chi volesse rileggersi il testo integrale de “I Sepolcri” può cliccare QUI.

Poesia: E. Dickinson e “La gioia solitaria”

Di solito parlando di solitudine , si è portati a pensieri tristi, cupi; E. Dickinson invece parla di “gioia solitaria”: solitudine come momento per mettersi in ascolto del mondo , delle sue voci, per elevare l’anima .

uccello che cantaPoesia di Emily Dickinson


E’ gioia solitaria

E’ gioia solitaria,
Eppure eleva l’anima
Con stupendi richiami,
Remoto sopra il vento

Il canto d’un uccello,
Delizia senza causa,
Incessante e invisibile,
Un’essenza dei cieli.

Versione originale inglese

It is a lonesome Glee
Yet sanctifies the Mind
With fair association
Afar upon the Wind

A Bird to overhear
Delight without a Cause
Arrestless as invisible
A matter of the Skies

Questa poesia proviene da: Poesia di Emily Dickinson – E’ gioia solitaria – Poesie di Emily Dickinson – Poesie.reportonline.it http://www.poesie.reportonline.it/poesie-di-emily-dickinson/poesia-di-emily-dickinson-e-gioia-solitaria.html#ixzz4DEUFsnhP

Notte di solstizio…e di poesia.

E’ notte di solstizio. Voglio salutare l’estate che arriva con due belle poesie di due grandi poeti:

notte d'estate

Ardono le sementi.

Ardono le sementi, //scricchiola il grano, //insetti azzurri cercano ombra,// toccano il fresco.

E a sera// salgono mille stelle fresche// verso il cielo cupo:// son lucciole vagabonde. // Crepita senza bruciare // la notte d’estate. (P. Neruda)

Estate .

Cicale, sorelle, nel sole// con voi mi nascondo //nel folto dei pioppi//e aspetto le stelle. ( S. Quasimodo).

Più passa il tempo e più amo le poesie brevi , brevissime come haiku o poco più. Quelle che si prolungano rischiano di diluire l’emozione che vogliono comunicare. Queste qui sopra sono come rapide pennellate sulla tela di un pittore molto sapiente….