Il trionfo di Brunetta (inteso come ministro).

Brunetta ce l’ ha fatta! Ha tenuto il punto  mettendo sotto scacco il governo per mesi al grido : “Abolire l’ IMU  o il governo cade!!!!”

Ora  l’ IMU  non c’ è più  almeno per il 2013 , così almeno pare leggendo il Corriere.it.

Al suo posto avremo però TRISE , cioè TARI + TASI  !!!! e a conti fatti credo che forse pagheremo un po’ di più, ma non ci si poteva aspettare altro, visto che stiamo rischiando la bancarotta e che nessuno affronta con serietà i problemi strutturali del nostro paese.

Brunetta canterà vittoria per  “la distesa dei giorni”  e ometterà di dire che durante la campagna elettorale il suo partito aveva promesso anche la  restituzione dell’ IMU pagata, ma noi potremo solo dire che “se non è zuppa è pan bagnato”….

Caos in Libia: pericolo di contagio…

La notizia più inquietante del giorno.

In Libia il caos regna sovrano….gli Europei , che sono andati là in forze per abbattere Gheddafi, ora si disinteressano di ciò che vi sta accadendo.
Mi pare invece che dovremmo interessarcene e favorire le fazioni che danno più garanzie, ove ne esistessero.
La situazione descritta nell’ articolo di Europa.it , che si può leggere cliccando sul link qui in alto, è quanto di più angosciante si possa immaginare, tanto più che la Libia è, possiamo ben dirlo, un vicino della porta accanto e il pericolo di essere “contagiati” da quel caos è tutt’ altro che remoto….

Come Cassandra….

Gira insistentemente sulla rete in questi giorni una frase di Indro Montanelli, che, avendo conosciuto da vicino il signore di Arcore, prediceva un finale disastroso  dell’ Italia berlusconiana….La stessa frase sarà forse rimbalzata anche nel 1994 sui vari giornali e notiziari, anche se non me ne ricordo, vista la mia reazione alla  prima vittoria elettorale di Forza Italia.

Ero a casa di mia madre e mi stavo occupando delle normali faccende domestiche, quando la radio annunciò l’ esito del voto e quella notizia mi gettò in una grande agitazione. Parlando con mia madre, che non aveva certo votato FI, continuavo a paventare scenari tanto inquietanti che ad un certo punto lei mi rimproverò :- Non esagerare!! Alla fine non sarà mica un delinquente!!-

Purtroppo, ora , dopo vent’ anni di malgoverno e di stravolgimento di tutti i valori morali e civili, mi accorgo di essere stata mio malgrado una inutile Cassandra ( e più di me  il grande Montanelli), visto che stiamo toccando con mano a quale punto di cinismo, di disprezzo per lo Stato e di mistificazione della realtà dei fatti l’ inquietante vecchio di Arcore stia dando prova: i suoi ministri si sono dimessi durante una seduta in cui si discuteva della sua decadenza da parlamentare, ma lui vuol convincerci che lo hanno fatto per opporsi all’ aumento dell’ IVA !!!!

Ma intanto con la crisi non verranno convertiti in legge i decreti che annullavano l’ IMU e verranno congelati gli stanziamenti per la scuola o per i cassintegrati e sarà un grave danno per le tasche di tutti noi.

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Ecco qui Cassandra, figlia di Priamo e di Ecuba, che si strappa i capelli mentre Troia brucia, catastrofe da lei inutilmente annunciata fin dalla nascita di Paride.

 

Il lupo e l’ agnello

 

Chi ha studiato un po’ di latino avrà certo tradotto almeno una volta questa favola di Fedro, che a sua volta l’aveva tradotta dal greco (Esopo)

Il lupo e l’agnello

 
Ad rivum eundem lupus et agnus venerantsiti compulsi; superior stabat lupus

longeque inferior agnus. Tunc fauce improba

latro incitatus iurgi causam intulit.

«Cur» — inquit — «turbulentam fecisti mihi

aquam bibenti?». Laniger contra timens:

«Qui possum, quaeso, facere, quod quereris, lupe?

A te decurrit ad meos haustus liquor».

Repulsus ille veritatis viribus:

«Ante hos sex rnenses male, ait, dixisti mihi».

Respondit agnus: «Equidem natus non eram».

«Pater hercle tuus, ille inquit, male dixit mihi».

Atque ita correptum lacerat iniusta nece.

Haec propter illos scripta est homines fabula,

qui fictis causis innocentes opprimunt.

 

 

Traduzione   

Un lupo e un agnello, erano giunti al medesimo ruscello spinti dalla sete; il lupo era superiore (in un luogo più alto) l’agnello di gran lunga in basso. Allora il brigante sollecitato dalla sua insaziabile fame suscitò un pretesto per litigare. «Perché», disse, « mi hai reso torbida l’acqua  che bevevo?». L’agnello, timoroso, di rimando : «In che modo posso di grazia fare ciò che lamenti, lupo? L’acqua scorre da te alle mie labbra». Quello spinto dalla forza della verità: «Hai sparlato di me, sei mesi fa». L’agnello rispose: «In verità non ero nato». «Tuo padre in verità, quello aveva sparlato di me». E così afferra l’agnello e lo sbrana per un’ingiusta morte. Questa favola è stata scritta per quegli uomini, che opprimono gli innocenti con finti pretesti.

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Il sacerdote questa sera, commentando la parabola del ricco e del povero Lazzaro, ha citato questa favola, che a me pare sia perfetta per descrivere quello che sta accadendo qui da noi: il prepotente di turno, riconosciuto ufficialmente come corruttore di giovani donne e di giudici e come evasore fraudolento, fa cadere il governo e dice che è colpa di coloro che pretendono il rispetto della legge. Il guaio è che a fare la parte del povero agnello siamo tutti noi!!!!!

Una chance alla pace.

Dare una chance alla pace

Come non pensare che gli ultimi positivi sviluppi della crisi siriana siano conseguenti alla mobilitazione indetta per sabato scorso da Papa Francesco?

Da uno scenario apocalittico in cui già si affacciavano i fantasmi di un conflitto mondiale si è passati nel giro di 48 ore all’ idea che ci può essere un modo diverso di risolvere la crisi: la Siria, cioè il governo siriano, accetterebbe di mettere sotto controllo internazionale il suo arsenale di armi chimiche , proposta caldeggiata anche dalla Russia che se ne fa garante.

Molte sono state le voci autorevoli che si sono affiancate a quella di Papa Francesco per scongiurare e condannare un ricorso alle armi e questo, penso, avrà avuto il suo peso, ma come cristiani possiamo anche pensare che ancora una volta la preghiera è l’ arma più potente di cui si possa disporre ed è un’ arma che non fa male, non provoca disastri, anzi è spesso in grado di prevenirli.

Papa Francesco si è dimostrato un grande leader: la sua ferma convinzione che si può dare una possibilità alla pace ha contagiato il mondo? Io lo spero molto.

P.S. John Lennon cantava così:watch?v=RkZC7sqImaM

Ultimatum all’ Italia!!

Dove un condannato per frode fiscale può permettersi di lanciare un ultimatum al governo nazionale?

Credo che la risposta sia desolante: solo in Italia!!!
Il governo o chi per esso ha 10 gg. di tempo per trovare una “soluzione” per evitare l’ ineleggibilità e dunque la decadenza da senatore di Berlusconi o sarà crisi…..Complimenti!!! Bella pensata!!!
Bisogna proprio essere senatore per fare il leader di un partito o bisogna essere senatore per godere dell’immunità parlamentare?
Penso che la risposta giusta sia la seconda che ho detto (tanto per citare Guzzanti) e l’ ex-cavaliere teme altri giudizi che potrebbero essere meno temibili se affrontati da parlamentare e non da semplice cittadino.
Questo governo non piace a nessuno, ma vederlo cadere sotto i colpi di Berlusconi &Co. fa veramente pena: eravamo la patria del diritto ora siamo solo la tomba del diritto.
E’ un ultimatum non solo al governo , ma un ultimatum all’ Italia intera!
P.S. E’ come se volessero farci di nuovo credere che Ruby è nipote di Mubarak….
P.P.s. : questo post è stato condiviso da Corradino  Mineo sulla sua pagina facebook. Questo mi onora e ringrazio il famoso giornalista o chi per lui mi ha dedicato tanta attenzione!

Egitto: perchè i militari?

I militari e l’ Egitto.

Nel corso della mia non più breve vita, ho avuto molte volte, ahimè, notizia di colpi di mano portati a termine dai militari in paesi in crisi e ogni volta i militari non apparivano certo i paladini della democrazia e della legalità , anzi ancora oggi molte madri sudamericane continuano a lottare per conoscere la verità sulla sorte dei loro figli scomparsi durante i regimi dei vari generali al potere.

Ora, che in Egitto i militari volessero apparire come i paladini della laicità contro l’ oscurantismo islamista, non mi suonava bene: sentivo qualcosa di falso in questa interpretazione dei fatti…..  Ed ecco che l’ articolo dell’ “Unità”, che ho linkato sopra, mi chiarisce un po’ le idee.

Ecco come stanno le cose: i militari non sono solo una forza di difesa come accade normalmente, sono in Egitto anche una potentissima “lobby” che controlla buona parte dell’ economia del paese e che sfrutta i militari di leva come mano d’ opera a costo pressoché pari a zero !!! Ora può darsi che Morsi abbia cercato di scalfire questa loro posizione di privilegio e quando ha cercato di imporre leggi ispirate all’ Islam i militari non hanno certo tentato di pacificare gli animi, anzi hanno soffiato sul malcontento di parte della popolazione per  avere il pretesto per riprendere il controllo della situazione e ora usano la mano dura, senza pietà, per far capire a tutti chi è che comanda.

 

Imu..di Damocle

IMU …o la spada di Damocle.

Damocle adulava Dionigi, tiranno si Siracusa, e gli diceva che era l’ uomo più fortunato al mondo.
Dionigi gli propone uno scambio di ruoli almeno per un giorno . Damocle accetta con entusiasmo e si siede a tavola dove gli vengono servite le migliori leccornie, ma alzando gli occhi vede che sulla sua testa pende una spada legata solo con un crine di cavallo…Damocle capisce che Dionigi ha voluto fargli intendere che il suo potere ha come controparte il rischio continuo per la propria incolumità e Damocle preferisce tornare alla sua vita di sempre.
Ho voluto ricordare questo  mito/leggenda, perchè si parla spesso di “spada di Damocle”, ma  forse non tutti sanno a cosa sia legato questo modo di dire.
Letta è il Damocle di questi nostri tempi: nei suoi cento giorni di governo, ha sempre avuto sulla testa una spada che sembra sempre stia per cadere. Prima era la sentenza Mediaset, poi la richiesta di grazia per Berlusconi, prima ancora era l’ IMU (prima che se ne decidesse lo slittamento) ed ora è di nuovo l’ IMU.
Berlusconi non la vuole pagare !!! E come dargli torto? con tutte quelle case di lusso di sua proprietà l’ IMU non sarà mica uno scherzo per lui….e se riesce nell’ intento farà contenti anche molti suoi amici milionari, le banche, la Chiesa, le Assicurazioni e tutti quelli che sono grandi proprietari immobiliari. Per non parlare dei consensi di  coloro che credono che Berlusconi si opponga all’ IMU per il bene di quelli che hanno solo la prima casa e che crederanno di avere in lui il paladino della gente comune  !!!!
Berlusconi però deve anche dire dove Letta dovrà andare  prendere i soldi che verranno a mancare in bilancio e sono certa che proporrà di tagliare le pensioni, di aumentare i ticket sanitari, di tagliare i fondi per la scuola e per la ricerca e via così…… come ha fatto sempre in questi ultimi 20 anni.
Caro Letta (Enrico, intendo), la sua posizione non è comoda , ma quando si stancherà di questi continui ricatti, che rallentano ogni decisione (dopo tre mesi ci sono ancora 9 ipotesi di soluzione del problema IMU da valutare!!!) tagli il filo di crine e si affretti a scansarsi!

Una risposta da Israele….

Nel post precedente si evidenziava un episodio accaduto nei Territori Occupati e ho chiesto a un amico che vive in Israele di dirmi un suo parere ed ecco qui la sua risposta:

Dan Raba’

Ciao Diana, l’articolo che mi hai consigliato e’ certamente di parte, ma descrive la situazione piu’ o meno come e’. Non si tratta della situazione Israeliana, Bensi della situazione dei Territori Occupati. Nei territori Occupati abitano 600 mila israeliani insieme alla popolazione locale palestinese. Questi israeliani chiamati in generale Coloni dalla sinistra europea pensano che Israele debba considerare i loro insediamenti parte di Israele. Ma in realta’ in questa zona “CONTESA” governa l’esercito Israeliano con un regime di occupazione. Non posso esprimermi rispetto all’episodio descritto dal tuo post, che non conosco, ma e’ verosimile. Ci sono terre contese, ci sono continue provocazioni da una parte e dall’altra e l’esercito si ritrova in mezzo tra gli estremisti israeliani e i militanti palestinesi che di solito agrediscono persone ed automobili con sassi e pietre. Non esiste uno studio politico della situazione, ma io ritengo che la maggioranza della popolazione , sia gli ebrei che i palestinesi vorrebbero una soluzione pacifica e concordata. Sono sempre gruppi estremisti e violenti che rendono la situazione tesa

Ringrazio per l’obiettività della risposta e spero che quella parte dei due popoli che  vuole poter lavorare in pace per crescere i propri figli senza temere di vederseli strappare da guerre e attentati possa prevalere in un futuro molto prossimo.

Pace per la Palestina.

Ricevo via email e copio qui questa lettera di Avaaz.

Era stata la settimana più calda dell’anno. Tutto ciò che Fadel Jaber voleva era solo un po’ di acqua per la sua famiglia. Ma Fadel vive nella Cisgiordania occupata, dove il governo israeliano ha deviato le tubature dell’acqua in modo da rifornire le piscine degli insediamenti ebraici e lasciare senz’acqua le case palestinesi.

Quando le autorità israeliane hanno portato via con la forza Fadel per essere andato a prendere l’acqua, ovunque si poteva sentire il pianto di suo figlio Khaled di cinque anni che urlava disperato “baba, baba!” mentre portavano via suo papà. Questa è la quotidianità per i palestinesi che sotto il terribile controllo dell’esercito vivono senza i più basilari diritti umani e si sono visti sottrarre la terra e l’acqua in favore dei coloni. Ma ora dopo anni violenti e senza speranza sta crescendo un movimento, una resistenza nonviolenta che vuole le stesse cose che gli israeliani hanno già: libertà, dignità e uno Stato indipendente.

Per anni l’attenzione dei media è stata dedicata ai militanti palestinesi e oggi gli estremismi da entrambe le parti allontanano la pace sempre più. Ma in mezzo a tutto questo odio a rimetterci sono state le famiglie come quella di Fadel, che vogliono solo una vita normale. Ora quelle famiglie stanno reagendo organizzando marce pacifiche e sit-in, collaborando con gli attivisti israeliani per ottenere giustizia e libertà. In tutta risposta, l’esercito israeliano ha incarcerato e picchiato gli organizzatori arrivando anche a portare via i bambini dai loro stessi letti.

Alcuni giorni fa sono stata in Cisgiordania per incontrare queste persone pacifiche e coraggiose al tempo stesso. Quando ho proposto di mobilitare la nostra comunità per aiutarli i loro occhi si sono illuminati. Hanno bisogno di fondi per gli avvocati per reagire contro le incarcerazioni ingiustificate, videocamere per documentare gli abusi di cui sono vittime, formazione sull’uso dei media e delle tattiche nonviolente e attivisti per far diventare globale questa protesta locale. Queste famiglie sono la vera speranza. Impegnamoci a donare subito €4, se saremo abbastanza potremo sostenere questo movimento pacifico, facendolo prevalere sugli estremisti e costruendo per Khaled un futuro degno dei sogni di suo padre.

Riporto qui questa lettera per poterla sottoporre all’ amico elettronico DAN, ebreo-italiano che vive in Israele e che potrà darmi il suo parere.