UTE: Arte e Poesia.

ARTE: IL PAESAGGIO “SENTITO”

Vassily_Kandinsky,_1908,_Murnau,_DorfstrasseKandinsky  fu il primo pittore a teorizzare la componente spirituale della pittura : così come la musica è astratta e non ha bisogno di immagini, così anche la pittura deve essere astratta. I colori sono “le note” della pittura e bastano da soli a creare  “il concerto”, a far vibrare l’ anima e non c’ è bisogno di figure. Dopo questa premessa la prof. Beretta ci ha fatto inoltrare nel PAESAGGIO SENTITO , attraverso un excursus che, partendo da Tiziano coi suoi paesaggi realistici ci ha condotto attraverso i paesaggi dei pittori romantici alla ricerca del sublime (Turner e Friederich) per giungere ai paesaggi che esprimono le emozioni del pittore (Van Gogh e Munch) e arrivare ai paesaggi dell’ inconscio dei surrealisti (D’Alì) e a quelli astratti di Pollock e Rothko .

Devo dire che non avevo mai capito nulla dell’ arte moderna e questa lezione mi ha aperto uno spiraglio verso questo mondo che forse non è così assurdo come pensavo.

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LETTERATURA: LA NATURA IN PASCOLI .

Pascoli con la sua formazione materialistica percepisce la natura con la sensibilità del  “fanciullo”. A lui non interessa l’ analisi storico-sociale della realtà, ma attraverso un’immagine di primo piano vuole suscitare sensazioni (come gli impressionisti suoi contemporanei). Ha una visione spiritualistica, non religiosa , della natura.

LAVANDARE

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi che pare
dimenticato, tra il vapor leggero.

E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene:

Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l’aratro in mezzo alla maggese.

 

 

UTE: Filosofia e medicina.

Oggi, dopo la pausa per il ponte dell’ Immacolata, il prof Porro,  ci ha molto piacevolmente intrattenuti su un tema piuttosto insolito: Nuvole e immaginazione.

Le nuvole con la loro evanescente mutevolezza ci invitano a fantasticare, a immaginare forme diverse e certo tutti  da bambini o da adulti lo abbiamo fatto almeno una volta. Anche i pittori hanno spesso dipinto cieli pieni di nuvole, dando loro il significato di luogo di congiunzione tra il mondo terreno e il  divino. Attraverso la proiezione di molte bellissime foto di quadri di da Pozzo, Correggio, Mantegna, Turner, Giotto  e altri, abbiamo potuto vedere come nei secoli il tema delle nuvole è stato interpretato in modi diversi. La lezione si è conclusa con la lettura di una poesia del premio Nobel Wislawa Szymborska.

Nuvole (da “Elogio dei sogni”)

Dovrei essere molto veloce
nel descrivere le nuvole -
già dopo una frazione di secondo
non sono più quelle, stanno diventando altre.
La loro caratteristica è
non ripetersi mai
in forme, sfumature, pose, disposizione.
Non gravate della memoria di nulla,
si librano senza sforzo sui fatti.
Ma quali testimoni di alcunché -
si disperdono all’istante da tutte le parti.
In confronto alle nuvole
la vita sembra solida,
pressoché duratura e quasi eterna.
Di fronte alle nuvole
perfino un sasso sembra un fratello
su cui si può contare,
loro invece sono solo cugine lontane e volubili.
Gli uomini esistano pure, se vogliono,
e poi uno dopo l’altro muoiano,
loro, le nuvole,
non hanno niente a che vedere
con tutta questa faccenda
molto strana.
Al di sopra di tutta la tua vita
e della mia, ancora incompleta,
sfilano fastose così come già sfilavano.
Non devono insieme a noi morire,
né devono essere viste per fluttuare.
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Nella seconda ora il dr. Lissoni ci ha parlato sul tema: Il movimento è vita. La vita di oggi ci porta a muoverci sempre meno e questo ci porta inesorabilmente verso la sindrome metabolica, prima causa della obesità.

Il motore del nostro movimento sono i muscoli e a questo punto il nostro docente ci ha illustrato i vari tipi di muscoli e come essi siano formati da fibre striate o lisce. Solo le fibre striate rosse contraendosi nel movimento consumano glucosio e producono l’ enzima che trasforma il colesterolo cattivo in colesterolo buono. Le fibre bianche che entrano in gioco nei momenti di sforzo intenso, non bruciano glucosio. Pertanto è più salutare stare in piedi e camminare che andare in palestra.

 


	

I magnifici cinque.

Stamattina il gruppo di SELEGGO  si è riunito per intraprendere una nuova avventura: l’ elaborazione di un libro di geografia per la prima media per renderlo fruibile dai ragazzi dislessici ( tramite un sistema di vocalizzazione del testo stesso). Fino ad ora ne abbiamo portato a termine almeno tre che sono disponibili gratuitamente sul sito SELEGGO. Ho già avuto modo di parlare della dislessia; ora voglio parlare del nostro gruppo: siamo in cinque e, come si vede dalla foto qui sotto , non siamo più giovanissimi, ma ci siamo messi in gioco senza farci spaventare dalla difficoltà di dover imparare tante cose nuove per trasformare un libro da leggere in un libro da ascoltare.

Il nostro gruppo si sta mostrando  molto efficiente e ciò che ci incentiva è il desiderio di essere d’ aiuto ai tanti bambini e ragazzi , per i quali la dislessia potrebbe rappresentare un grosso inciampo sul loro cammino. Tutto ciò è stato reso possibile grazie ai fondi messi a disposizione dai Lions di Erba per l’ acquisto dei sofisticati computer necessari all’ impresa.

Eccoci : da sinistra a destra: Ferruccio, Ferida, io, Anna e l’ ingegner Recalcati che ci ha istruiti e seguiti con metodicità teutonica. Non siamo bellissimi? La foto è stata scattata da Andrea, il nostro giovane esperto di hardware e software.

 

UTE: Hans Jonas – provincia romana d’ Africa.

Filosofia:

Oggi la dottoressa Tatafiore ci ha illustrato “Il principio responsabilità” di Hans Jonas, un filosofo di origine ebraica, nato in Germania , ma emigrato in Inghilterra , poi in Israele e infine negli Stati Uniti.

L’uomo, dice Jonas, si è via via estraniato dalla natura fino a considerarla qualcosa da sfruttare : non se ne sente più parte , ma se ne sente dominatore. E’ così che accadono le grandi catastrofi (Chernobyl, le esplosioni nucleari…) e per evitarle l’uomo deve assumere un atteggiamento responsabile nei confronti dell’attuale generazione e delle generazioni future. Deve cioè limitare il suo potere (che gli deriva dal sapere tecnologico) per evitare disastri che porterebbero alla distruzione dell’umanità intera.

Bisogna assumere comportamenti etici e responsabili. Non si tratta comunque solo di sopravvivere, ma di salvaguardare la possibilità di vivere una vita degna di essere vissuta in un mondo degno di essere abitato..

L’etica di responsabilità indica il dovere di prendersi cura del valore della vita anche per le generazioni future: i genitori sono responsabili verso i figli, i politici lo sono nei riguardi dei loro concittadini.

A questo punto Jonas mostra scarsa fiducia nella democrazia e arriva a ipotizzare una dittatura responsabile (!!!)

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Mare Nostrum: la provincia romana d’ Africa.

Siamo soliti etichettare come “arabi” i paesi del Magreb (Marocco, Tunisia, Algeria ), dimenticando che prima dell’ arrivo dell’ Islam quelle erano terre berbere, che per molti secoli furono pienamente integrate nel mondo latino (la dinastia dei Severi veniva dall’ odierna Libia).  E’ dalle terre del Magreb che vennero Tertulliano, S. Cipriano e S. Agostino, i quali, insieme agli amanuensi benedettini (qualche tempo dopo) salvarono la cultura classica dal furore dei fondamentalisti cristiani che volevano cancellare la cultura pagana preesistente.

E’ a questi tre grandi africani che si deve anche la diffusione della cultura cristiana . Il Magreb dovrebbe recuperare queste sue radici culturali e noi dovremmo sempre  riconoscere il grande contributo apportato dai suoi figli più illustri alla comune cultura mediterranea.

Il Magreb

 

UTE: Automedicazione – Aiuti internazionali allo sviluppo.

Oggi all’ Ute il dr. Rigamonti, influenzatissimo, ci ha parlato di auto medicazione: quando , come e fino a che punto è giusto fare da sè per curare i piccoli malanni, cui tutti prima o poi siamo soggetti.

Il buon senso deve sempre guidarci in questi casi e se dopo qualche giorno i nostri rimedi non risultano efficaci, è bene ricorrere al medico. Un suggerimento che mi è parso molto utile è quello di tenere sempre in casa un antibiotico che sappiamo di poter ben tollerare nel caso classico di un malanno nel giorno di Natale, o Pasqua o Ferragosto, quando cioè è difficile reperire sia un medico che una farmacia aperta.

Nella seconda ora la prof.sa Mariella Russo ci ha spiegato quali sono i lati oscuri degli interventi umanitari nei paesi in via di sviluppo. Spesso essi si rivelano non solo poco efficaci, ma addirittura controproducenti perchè rischiano di snaturare e sovvertire le deboli economie che dovrebbero sostenere.

Questo accade spesso perchè tali interventi vengono decisi a tavolino da chi non conosce affatto la realtà in cui si vuole intervenire.  In un caso invece, quello messo in atto dalla Caritas olandese, si è voluti partire dalle esigenze dei potenziali destinatari degli aiuti e questi non hanno chiesto aiuti in denaro o in alimenti, non hanno voluto elemosine,, ma una diversa commercializzazione dei loro prodotti ed è così che poi è nato il Commercio Equo e Solidale, che sottrae i produttori al ricatto delle multinazionali e della grande distribuzione.

E’ stato un pomeriggio molto interessante e il linguaggio dei due docenti sempre semplice ed efficace ha permesso a tutti di seguire con soddisfazione le loro relazioni.

 

 

Ute: calendario della prossima settimana.

Martedì 17/11/2015.. 

   ore 15 : Medicina :  Vegetariani e vegani : senza proteine animali  cosa ci manca?                        Il docente , dr. Alberto Rigamonti , illustrerà questo argomento                                            particolarmente attuale , puntualizzando  vantaggi e rischi delle diete oggi tanto                    propagandate.

 

ore 16  : Filosofia    : Physis e nomos. Natura e uomo nell’ antica Grecia                                                                      (docente: Brunella Tatafiore ).

Venerdì 20 /11/2015. .

 0re 15: Storia europea della Grande Guerra : L’ Italia dalla neutralità all’                                                          intervento: le ragioni dei contendenti.

Il prof. Massimiliano Cossi continuerà il discorso già avviato nello                                        scorso Anno Accademico.

ore 16 : Filosofia Inseguendo un hayku tra Europa e Giappone:                                                                     estetica della natura a colloquio con la scrittura.

Il prof. Marco Creuso  propone questo argomento certo piuttosto                                            insolito, ma molto stimolante.

 

Ute: Il mito della caverna ed ecologia.

Oggi all’ ute il prof Porro ci ha tenuto una interessantissima lezione sul mito della caverna di Platone che riporto qui con un provvidenziale copia-incolla.

Il mito della caverna

Platone (per bocca di Socrate) immagina gli uomini chiusi in una caverna, gambe e collo incatenati, impossibilitati a volgere lo sguardo indietro, dove arde un fuoco. Tra la luce del fuoco e gli uomini incatenati vi è una strada rialzata e un muricciolo, sopra la strada alcuni uomini parlano, portano oggetti, si affaccendano nella vita di tutti i giorni. Gli uomini incatenati non possono conoscere la vera esistenza degli uomini sulla strada poiché ne percepiscono solo l’ombra proiettata dal fuoco sulla parete di fronte e l’eco delle voci, che scambiano per la realtà. Se un uomo incatenato potesse finalmente liberarsi dalle catene potrebbe volgere lo sguardo e vedere finalmente il fuoco, venendo così a conoscenza dell’esistenza degli uomini sopra il muricciolo di cui prima intendeva solo le ombre. In un primo momento, l’uomo liberato, verrebbe abbagliato dalla luce, la visione delle cose sotto la luce lo spiazzerebbe in forza dell’abitudine alle ombre maturata durante gli anni, ma avrebbe comunque il dovere di mettere al corrente i compagni incatenati. I compagni, in un primo momento, riderebbero di lui, ma l’uomo liberato non può ormai tornare indietro e concepire il mondo come prima, limitandosi alla sola comprensione delle ombre.

Passando poi all’attualità il nostro docente ci ha fatto rilevare come anche la moderna tecnologia ci immerge in una realtà filtrata dai vari media , in un mondo di ombre virtuali.

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Don Ivano , il nostro coordinatore ha proseguito sul tema “Un’ecologia integrale”, ribadendo il concetto della poeticità (e non certo scientificità) del racconto biblico della creazione, racconto nel quale la natura viene donata all’ umanità (Adamo significa semplicemente “uomo”) dal Creatore perché ne fossimo, non i dominatori con permesso di abusarne, ma custodi .

 

Una cartolina brianzola: Civate.

Il nostro paese è veramente straordinario. Dove meno te l’ aspetti, anche lì nel paese più sconosciuto, puoi trovare dei tesori storico-artistici incredibili.

E’ quello che mi son detta anche oggi. Noi dell’ UTE siamo andati a Civate, un paesino di poco più di 4000 anime a dieci minuti di auto da Erba.

Abbiamo visitato la basilica di S. Calocero con la sua suggestiva cripta, la Casa del Pellegrino e il suo panorama bellissimo : alle spalle le Grigne e di fronte , in basso,  il lago di Annone. Un bel pomeriggio. Grazie UTE!

Ute: Storia e Arte.

La prof. Alberta Chiesa ci ha intrattenuto sul momento storico in cui si svolge la vicenda de “I Promessi Sposi”.

L’ Italia , quasi tutta (tranne Venezia e lo Stato Pontificio), era sotto il dominio spagnolo. In Spagna regnava Filippo IV d’ Asburgo e don Gasparo Guzman ricopriva la carica di governatore di Milano.

Quello spagnolo si può definire certamente malgoverno per l’ esosità fiscale, per i privilegi dei potenti, per le violenze e i soprusi quotidiani dei signorotti e dei loro bravi.

A questo si aggiungano le conseguenze della guerra tra Mantova e il Monferrato che aveva attirato in Italia orde di soldati , dediti al saccheggio e alle violenze di ogni genere; si assisteva così all’ abbandono delle campagne  e quindi alla decadenza economica e all’impoverimento della popolazione.

E’ in questo quadro che si inserisce la vicenda di Renzo e Lucia con gli avvenimenti realmente accaduti dell’ assalto ai forni, della carestia e della successiva peste.

Il Manzoni ha tratto le notizie storiche dagli scritti di Ripamonti, Rivola, Tadino e Gioia.

Personalmente ho gradito molto questo ripasso storico, che mi ha fatto ricordare un romanzo che ho apprezzato molto, non tanto a scuola, quanto in seguito e per questo sono grata alla nostra sempre bravissima docente.

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Nella seconda ora la prof. Manuela Beretta ci ha intrattenuto sul “paesaggio idealizzato” nellarte, da Giotto a Klimt.

Abbiamo potuto ammirare quadri di Giotto, di Piero della Francesca, di Giovanni Bellini, di Segantini, Gauguin, Klimt e il sapiente commento della nostra giovane docente ci ha fatto apprezzare la funzione del paesaggio nei vari autori e le note innovative che ognuno ha saputo apportare.

Un’ ora di lezione particolarmente piacevole!.

 

 

UTE: prossimamente…

La prossima settimana si prospetta non solo molto interessante , ma anche molto piacevole:

Martedì , 10/11/2015  – ore 15 -17.

La prof. A. Chiesa ci guiderà a rivedere le vicende storiche che fanno da sfondo a ” “I Promessi Sposi” , libro che ha il torto di essere stato abusato come testo di narrativa a scuola, ma che riletto rivela pagine indimenticabili.

A seguire la prof. M. Beretta ci guiderà alla scoperta del paesaggio idealizzato: da Giotto a Klimt .

Mercoledì , 11/11/2015.  : Visita al complesso di San Calogero e alla casa del pellegrino di Civate. Partenza dal parcheggio di Via Battisti alle ore 14 e rientro ad Erba alle 18.

 

Venerdì, 13/11/2015 : ore 15- 17.

Lezione di filosofia del prof.  Mario Porro sul tema : “USCIRE DALLA CAVERNA”.

Seguirà una lezione di ecologia del prof. don Ivano Colombo che partendo dalla enciclica di Papa Francesco “Laudato si’ ci parlerà di come ” un’ ecologia integrale” prevede che sia sempre al centro la persona.

Credo sia un programma piuttosto stimolante e invito tutti gli amici  e soci a non mancare.