Quasi un rito…

Prima di vederli, li senti arrivare annunciati dal rumore degli zoccoli dei polizia a cavallocavalli sulla strada asfaltata. Sono sempre a due a due e mantengono sempre la stessa cadenza: sono i poliziotti a cavallo che ogni giorno passano davanti alla casa.

E’ quasi un rito: si sente il passo dei grossi cavalli arrivare da lontano, poi li vedi caracollare lentamente davanti a te, mentre i due poliziotti chiacchierano tra loro  e poi li senti allontanare per proseguire il loro percorso…I cavalli sono sempre tranquilli: non si sente mai un nitrito o un cambio di passo.

Non si sa bene cosa potrebbero fare in caso di pericolo per contrastare malviventi motorizzati, ma ci sono e danno la sensazione che qualcuno comunque stia vegliando sull’ ordine pubblico.

Appunti di viaggio.

stazione bo-2Venerdì mi ero preoccupata di informarmi con cura sugli orari  dei pullman da Erba a Lecco e su internet risultava che la corsa delle 10 poteva essere quella più opportuna. Sabato mattina mi sono recata alla fermata e non è passato nemmeno un autobus in servizio!!!! Tutti si fermavano nella vicina rimessa…. Figurarsi il mio panico: come fare per arrivare a Lecco in tempo per prendere il treno? Ho cominciato a fare delle telefonate e, per fortuna la mia vicina, Bruna, mi ha detto che mi avrebbe portato lei fino alla stazione.  E’ una fortuna avere dei bravi vicini…..Grazie, Bruna!!! Ma un reclamo verso la SPT: i siti internet vanno tenuti aggiornati costantemente! Non è giusto fornire informazioni inesatte e sottoporre a disagi spiacevolissimi i propri utenti…

  • Un grazie  all’ autista della navetta che porta da Bergamo – stazione all’ aeroporto : stavo uscendo dal negozio dove avevo acquistato il biglietto e ho visto il pullman che stava per partire, mi sono messa a correre per attraversare la strada e l’ autista deve avermi visto e mi ha aspettato anche se nella concitazione ho dovuto fermarmi a raccogliere i biglietti che continuavano a cadermi di mano.

Gli aeroporti erano affollatissimi: forse perchè era sabato…… A Stansted , dove tutto è cambiato dall’ ultima volta che sono venuta, i controlli dei documenti sono durati almeno un’ ora. I pochi metri che dividono l’ ingresso dalle postazioni di polizia (Schengen qui non è mai stato accettato) , sono stati frazionati in una serie infinita di corridoi in cui la gente viene incolonnata e costretta a camminare avanti e indietro all’infinito…. I controlli dei documenti sono minuziosissimi  e portano via un sacco di tempo…Ogni volta mi invitano gentilmente a fare il passaporto che può essere controllato più velocemente, ma moltissimi Italiani lì in fila con me avevano solo la carta di identità.

Bisogna dire a Renzi di abbassare le tasse sui passaporti…., ma bisogna dire che la paura di attacchi terroristici qui è molto alta: i controlli vanno benissimo, ma non tutti i terroristi  vengono dall’estero, anzi….

 

Suor Anastasia.

Il rapimeno di due suore missionarie mi ha fatto ricordare un incontro.

Ero arrivata alla stazione ferroviaria di Bergamo dopo una giornata di viaggio; erano le otto di sera e a quell’ ora in marzo fa già buio . Stavo consultando le tabelle degli orari dei treni tra un va e vieni di extracomunitari: gli unici che a quell’ ora popolassero la stazione.
Accanto a me si accostò una suora,  che attirò subito la mia attenzione: era piccola, minuta e certo non più giovanissima, ma con un sorriso che faceva trasparire una grande serenità  Anche lei si interessava degli orari della mia stessa tratta, così seppi che andavamo nella stessa direzione, anzi avevamo la stessa meta.
IC’ era da aspettare e ci mettemmo a chiacchierare. Così seppi che aveva avuto degli intoppi imprevisti ma che voleva comunque essere a casa prima di notte perchè ora svolgeva la sua missione in una casa di riposo per suore ormai troppo anziane per il servizio nelle missioni o nelle parrocchie e le consorelle che avrebbero dovuto sostituirla non erano abituate come lei a svegliarsi di notte.
Quando il treno arrivò, prendemmo posto nello stesso scompartimento e proseguimmo la conversazione.
Ci scambiavamo le nostre esperienze di vita. Veniva dal Veneto e aveva fatto la missionaria in Egitto e Uganda per tanti anni. Mi raccontò come per fare la doccia avevano preparato un marchingegno con un secchio e una corda, che, al momento opportuno, scaricava un po’ d’acqua fredda.
Mi disse che la gente era talmente povera che quando la sua famiglia le mandò un paio di ciabatte nuove, non ebbe il coraggio di indossarle perchè sarebbero sembrate un lusso eccessivo rispetto a ciò che i suoi assistiti potevano permettersi.
Ciò nonostante aveva una grande nostalgia dell’ Africa e della solarità degli Africani.
Il treno viaggiava con un ritardo notevole, ma non ce ne accorgemmo.

Una volta scese alla stazione, mio marito ed io l’ accompagnammo alla sua abitazione e solo ora sto pensando a lei, perchè immagino che le due suore rapite le assomiglino un po’ e spero che il bene che certo hanno profuso serva loro da scudo  in questa circostanza difficile.
E’ un momento difficile per i cristiani  nel mondo e in particolare per i missionari: forse la loro testimonianza così forte e così autentica del Vangelo crea molto disagio in chi certi valori vuole negare per fanatismo o per avidità.

Caro camionista, ….

Caro camionista,  che oggi guidavi il tuo tir con rimorchio sulla Serenissima,

vorrei rivolgerti un invito: quando stai arrancando dietro un altro camion e ti viene la pazza voglia di superarlo, prima di mettere fuori la freccia, fatti questa domanda:  quanto tempo impiegherò ad affiancare e superare questo collega? Fai quindi  velocemente un calcolo mentale ……..

Fatto? Le risposte possibili sono due, penso::
1^ – ” Dò un colpo di acceleratore e in trenta secondi lo lascio a respirare i miei gas di scarico” .

Oppure

2^ -“Tra mettere la freccia, schiacciare l’ acceleratore , guadagnare la corsia di mezzo e affiancare ….affiancare…affiancare…… il collega ci vorranno almeno 15 minuti”

Se la prima risposta non conta , perchè non sei al volante di una Ferrari, ma conta invece la seconda che ti sei detto, ti prego, ti scongiuro, rimani nella corsia di destra , bello tranquillo ed eviterai di diventare il destinatario di paroline non propriamente dolci, quelle stesse paroline che oggi una sfilza di automobilisti ti hanno certamente indirizzato. O almeno una di loro…..

Con sincera amicizia. Diana.

Bank Holiday.

Oggi qui è Bank Holiday, giorno di festa . Letteralmente  bank holiday significa vacanza della banca. Ve ne sono parecchie di questa festività  nel corso dell’ anno , generalmente un po’ prima o un po’ dopo le feste infrasettimanali che ci sono da noi. Quella di oggi penso sostituisca il nostro ferragosto.

Guardando su internet sono venuta a sapere che  nel 1834 si era arrivati ad avere troppe feste infrasettimanali (civili e religiose) quindi furono abolite quasi tutte. Circa 40 anni dopo un lord appassionato di cricket pensò che gli impiegati delle banche dovessero avere la possibilità di assistere alle partite e quindi propose di istituire queste “bank holiday” che furono poi estese anche a molte altre categorie di lavoratori.

Oggi è una bank holiday piovosa, fredda e decisamente autunnale: come sostitutivo del ferragosto non è decisamente il massimo che si possa desiderare….

 

 

 

Paese che vai….

Era la prima volta che venivo in Inghilterra e, passando davanti a un negozietto di frutta e verdura in una zona piuttosto elegante.,  ho dato uno sguardo veloce ai cartellini dei prezzi. Accanto a un’ arancia, c’ era un cartello  che mi ha indotto a dire a mia figlia: – Beh, ma non costano poi tanto le arance, quel prezzo lì è quasi lo stesso che si paga in Italia!! –

E  mia figlia subito di rimando:- Guarda, che quel prezzo  non si riferisce a un chilo di arance , ma a UNA  arancia !!!-

Naturalmente ci rimasi un po’ male e ancora oggi, dopo tanto tempo ancora mi fa un certo effetto andare a comprare le patate in confezioni da due, i cetrioli confezionati ad uno ad uno, le zucchine in pacchettini da due , ecc.   Un’ altra cosa che differenzia i nostri supermercati da questi è nei reparti di macelleria: qui si vede soprattutto pollo in tutte le varietà di tagli, poi manzo  e un po’ di maiale,  Non ho mai trovato carne di vitello o di coniglio…. il che limita la  possibilità di scelta.

Un consiglio: se qualche volta non disdegnate di  mangiare bistecche di cavallo, evitate di farlo sapere agli abitanti di questa città: vi guarderebbero come se foste dei cannibali…

 

 

Tante torri di Babele.

Quando mi trovo in mezzo a questi mostri di cristallo e cemento mi vengono alla mente non le classiche domande esistenziali :- Chi siamo? Perchè siamo? Dove andiamo?….-

Ma :- Chi crediamo di essere ? Dove vorremmo di arrivare?….- E mi viene in mente il racconto biblico della Torre di Babele…….. quando la gente cominciò a non capirsi più e da allora le cose si sono anche ulteriormente complicate, mi pare….

Due dei numerosi grattacieli delle banche a Canary Warf

A spasso per foto….

Ieri a Greenwich c’ era moltissima gente e il piazzale davanti alla Cutty Sark era pieno di bancarelle . La giornata era calda e soleggiata e molta gente si soffermava davanti al Tamigi a godersi i venticello tiepido che veniva dal mare. Io e Samu ci siamo misurati a vicenda i tempi di percorrenza sui marciapiedi attorno alle aiuole e poi ci siamo dati alla fotografia…Mi dicono che il motivo della presenza di tante bancarelle è la prossima “regata” che si terrà nelle acque del Tamigi davanti a Greenwich.

Chi volesse saperne di più del Cutty Sark, può cliccare QUI.

La Cutty Sark andata a fuoco qualche anno fa e perfettamente ricostruita.
Samu ed io davanti alla Cutty Sark.

 

Appunti di viaggio.

Chi viene a Milano all’ EXPO , spero non passi dall’ aeroporto di Linate: i servizi igienici sono tenuti malissimo e credo che i nostri ospiti si farebbero un’ idea poco lusinghiera del nostro paese.

A parte questo il viaggio è andato bene, anche se avendo fatto il check -in all’ultimo minuto, mi son vista assegnare proprio l’ ultimo posto dell’ ultima fila. All’ arrivo a Gatwick (aeroporto che dimostra tutti i suoi molti anni di vita ), sono rimasta colpita dalla enorme quantità di ragazzini e bambini in attesa al posto di polizia per il controllo dei documenti. Credo si trattasse di scolaresche che d’ estate invadono Londra e i suoi college per quei corsi di full-immersion nella lingua, che non so quanto siano utili, ma sono tanto di moda.

A casa abbiamo trovato la bella pagella di Samu e una richiesta di autorizzazione per una nuova pubblicazione della sua storia sul ladro pasticcione.

Ieri sera faceva freddo, ma oggi c’ è un bel sole……..speriamo che duri…

UTE: Pietà Rondanini e storia di Visconti-Sforza.

Faceva caldo a Milano oggi, ma ciò non ha impedito a noi dell’ UTE di Erba (noi indomiti diversamente giovani)  di andare al Castello Sforxesco e al Palazzo Reale  per dare una rispolverata alla nostra cultura.

La prima tappa ci ha portati ad ammirare la straordinaria  “Pietà Rondanini” nella sua nuova collocazione.  E’ un’ opera di una modernità incredibile, se si pensa che risale a oltre quattro secoli fa.  Come è noto rappresenta la Madonna china sul corpo di Gesù morto. che lei pare voler sostenere  e quasi voler sottrarre alla morte. Le gambe di Gesù sono impressionanti: sono completamente tornite come un’ opera classica, ma danno l’ idea del totale abbandono, danno l’ idea  della più totale inerzia , mentre vengono  trascinate ;  la parte superiore della statua, rimasta  incompleta (forse volutamente incompleta), aggiunge particolare  forza, dinamicità e drammaticità alla scena  rappresentata .

Dal Castello Sforzesco siamo poi andati a Palazzo Reale, ove abbiamo visitato la mostra sulla  Milano dei Visconti e degli Sforza: una Milano già ricca alla ricerca di un riconoscimento come grande città europea. Molti sono i quadri, le sculture e i documenti esposti, che ripercorrono le vicende  delle due potenti famiglie che hanno governato Milano per secoli, ma ciò che mi ha sorpreso maggiormente è stato un libro miniato in maniera mirabile con profusione di particolari in oro.

Come al solito, Don Ivano si è dimostrato un’ ottima guida : ci ha letteralmente inondato di notizie storiche e artistiche e ci ha anche svelato alcuni  retroscena…… ad esempio chi immaginava che il ricorrere del nome Maria nei nomi di vari personaggi e il culto della Madonna del Latte avessero come comune origine la difficoltà dei Signori di Milano di procreare eredi maschi?

Milano mi  è parsa particolarmente bella , certo. per presentarsi nella sua forma migliore ai  visitatori che, oggi affollavano Piazza Duomo e le vie attigue.