Peripezie sanitarie.

La pandemia ha certamente gettato nel caos la nostra sanità regionale. Questo mi ha indotto, ahimè, a pensare di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria, che, me ne sto accorgendo solo ora, avrà come unico effetto quello di avermi spillato qualche centinaio di euro.

Qualche giorno fa, mi sono resa conto, dopo aver richiesto una ricetta al medico, che non avevo più un medico di base e ho dovuto chiedere appuntamento alla AST della zona per risolvere il problema e a quel punto nella mia città c’era un solo posto disponibile.

Chiedo subito un appuntamento perché da tempo mi sto trascinando qualche acciacco di troppo, ma mi viene risposto che dovrei richiamare un paio di settimane più tardi, comunque ottengo via internet le ricette per i medicinali.

Chiedo appuntamento per una visita privata per accorciare i tempi, ma anche qui è un incubo: ho girovagato per i reparti dell’ospedale più di mezz’ora, rimpallata da uno sportello e da un corridoio a un altro prima di trovare l’ufficio per poter pagare la parcella.

Mi vengono richieste delle radiografie; chiedo appuntamento col medico e mi sento rispondere: può richiamare fra un paio di settimane?!!!!???? Resto un po’ allibita, ma fortunatamente ottengo la prescrizione delle radiografie. Stamattina le prenoto e scopro che con le ricette così formulate spenderò più di 100 euro di ticket, mentre bastava una sola ricetta con conseguente unico ticket da 38 euro.

Ah, la meravigliosa, insuperabile Sanità Lombarda!!!