Scuola di italiano per stranieri.
Accade a Erba: invito a teatro!
UTE : NUTRIRSI Consapevolmente …NUTRIRE TUTTI
NUTRIRSI CONSAPEVOLMENTE – NUTRIRE TUTTI (docente : prof. Damiani).
Fino ad ora si è sempre ignorata la limitatezza delle risorse del pianeta Terra e questo ha prodotto danni gravissimi. Nonostante ciò c’ è chi continua a perseguire la crescita senza limiti e a sostenere che si deve continuare come si è fatto fin qui, utilizzando fonti di energia fossili. C’ è però un’ altra opzione : ricorrere a energia pulita , stabilizzare il clima, stabilizzare la popolazione mondiale, eliminare la povertà e questi obiettivi si rafforzano tra loro una volta innescato un processo virtuoso.
Occorre una rivoluzione copernicana della visione economica del mondo, dobbiamo saper cambiare il nostro modo di pensare e i nostri comportamenti. L’ umanità ha i mezzi e le conoscenze tecnologiche necessarie e sufficienti per invertire il degrado ambientale che rischia di portarci alla distruzione della vita terrestre.
Con il 5% delle spese militari attuali si potrebbe realizzare un progetto a livello mondiale incentrato sulla educazione, sulla cura della salute, sulla pianificazione familiare, sulla riduzione delle emissioni , sulla ristrutturazione dei mezzi di trasporto e sulla difesa delle foreste e del suolo.
Le moderne tecnologie, già sperimentate in diverse parti del mondo, consentirebbero di soddisfare abbondantemente il bisogno energetico mondiale solo ricorrendo a energia pulita : energia eolica, solare, geotermica, idroelettrica (sfruttamento delle maree e del moto ondoso).
I pericoli più temibili per l’ umanità non sono le guerre o il terrorismo, sono i cambiamenti climatici , che stanno già portando fame, sete e impoverimento di interi stati. Si deve puntare su un’ agricoltura più rispettosa della biodiversità e del suolo e si deve puntare sul riciclo. Proprio per eliminare il più possibile gli scarti è nata vent’anni fa Z.E.R.I (Zero Emissions Research and Initiative) una rete di economisti e tecnologi che intendono mettere al servizio dell’ ecosistema le innovazioni tecnologiche più avanzate.
Ecco cosa diceva Robert Kennedy cinquanta anni fa a conclusione di un suo discorso sul PIL (che è diventato lo spauracchio di molti paesi ):
“Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori famigliari o l’intelligenza del nostro dibattere. Il Pil non misura né la nostra arguzia, né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in poche parole, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.”
Lazzati, un laico al servizio della Chiesa e della società.
Segnalo agli amici di Erba e dintorni questo evento che avrà luogo giovedì 26 marzo 2015 nella parrocchia di Arcellasco ( cliccare 1 Lazzati con eremo – Copia)
Il postulatore della causa di beatificazione di Lazzati, il professor Piergiorgio Confalonieri, terrà una conferenza per illustrarne la figura e l’ operato. L’ incontro è stato organizzato dal “gruppo cultura” della Parrocchia che si ispira proprio al Lazzati, che in questa terra di Brianza , e precisamente nell’ eremo di S. Salvatore, veniva a trascorrere momenti di riposo e di raccoglimento.
23 marzo 1944 ….
71 anni fa, a quest’ ora , erano in pieno, frenetico allestimento le liste di coloro che dovevano essere fucilati per ritorsione contro l’ attentato di Via Rasella, che nel primo pomeriggio ( 23 marzo 1944) aveva ucciso 33 soldati tedeschi.
Gli ufficiali nazisti, coadiuvati dalla polizia italiana fascista , il mattino seguente predisposero il trasporto dei condannati verso la località Fosse Ardeatine e lì uccisero 335 cittadini di Roma , cinque di più di quanto previsto dalle leggi di occupazione……in tempo di guerra non si va per il sottile….
Cliccando QUI è possibile seguire un servizio della RAI su questa tragedia , che tutti dobbiamo sempre ricordare per bandire definitivamente dal nostro vocabolario e dalle nostre menti la parola “guerra”.
E’ primavera, svegliatevi bambine…..
Ecco qui un delizioso “A m’ arcord” ddicato alla primavera
Una sera a teatro : Il mio nome è Pietro.
Ieri sera al teatro “Fumagalli” di Cantù è andato in scena un monologo dell’ attore Pietro Sarubbi dal titolo “Il mio nome è Pietro”
Tutto inizia con una voce fuori campo che pronuncia parole misteriose in una lingua incomprensibile (forse aramaico?) e subito dopo si ode il cigolio di un cancello che si apre, seguito dallo stridere di catene strascicate da passi pesanti. La scena si apre e si vedono solo una sedia e alcune lampade rosse; arriva Pietro incatenato : è davanti a un giudice (di cui si ode solo la voce) e lui per difendersi racconta la storia del suo incontro con Gesù, delle vicende straordinarie che ha vissuto accanto a Lui, della difficoltà di capire i Suoi discorsi, difficoltà del tutto particolare per lui, Pietro, povero pescatore ignorante e ormai non più giovanissimo…..Eppure è proprio lui, Pietro, il prescelto come capo degli Apostoli e questo gli crea non pochi turbamenti . Alla fine della sua autodifesa, il giudice sentenzia che l’ Apostolo può andarsene libero, a patto che non parli più di Gesù, ma questa è per Pietro una condizione inaccettabile……
L’ interprete del monologo , oltre ad avere un aspetto fisico che ben si attaglia alla figura del pescatore un po’ rozzo e sanguigno, ha saputo calarsi perfettamente nel personaggio ed è stato quanto mai convincente sia nelle fasi più serie e drammatiche, sia nei momenti più divertenti (le risate spesso avevano come pretesto i rapporti di Pietro con la suocera!!!)
Cercando su internet , ho saputo che Pietro Sarubbi, con questo monologo, racconta un po’ anche la storia della sua conversione, avvenuta dopo aver interpretato Barabba nel film “La Passione” di Mel Gibson e questo rende anche più interessante questo spettacolo.
UTE : economia e poesia dialettale.
ECONOMIA (docente M. Benedetti) : I primi economisti, l’ italiano Genovesi e l’ anglosassone Adam Smith, avevano delineato un’ economia tesa allo sviluppo dell’ uguaglianza e alla solidarietà tra individui e comunità.
Col tempo l’ economia ha però perso questa connotazione umanistica e prova ne sono le disuguaglianze e le distorsioni acuite dalla lunga devastante crisi , che ancora stiamo vivendo; questo fa ritenere indispensabile un ritorno alla concezione originaria dell’ economia.
Ci sono ancora molti paesi, tra i più poveri al mondo, in cui l’ agricoltura rappresenta ancora una parte preponderante del PIl nazionale, , ma in alcuni di essi (Sudan , Burkina Faso,…) lo sviluppo dell’ agricoltura ha consentito un miglioramento sensibile dell’ aspettativa di vita. Ci sono ancora nel mondo 800 milioni di persone malnutrite e il dato, pur in calo, è certamente scandaloso.
La situazione è sensibilmente migliorata nel Centro e Sud America; non è così in Africa, specialmente nella zona sub-sahariana e in alcune zone dell’ Asia. La Cina è il più grande importatore di cibo; l’ Italia fa registrare un pareggio tra importazioni ed esportazioni di cibo.
E’ in costante aumento la popolazione sovrappeso o obesa, sia nei paesi ricchi che in quelli in via di sviluppo e il dato più preoccupante è l’ obesità infantile . In concomitanza con l’ EXPO 2015, si sta lavorando alla stesura della cosiddetta Carta di Milano : un tentativo di affrontare il problema della nutrizione tenendo presente l’ esigenza della salubrità e della sostenibilità del cibo.
Alla Bicocca a febbraio si sono riuniti 500 esperti, che hanno messo in comune le loro esperienze e hanno dato il via a 42 tavoli tematici ordinati in tre filoni principali:
– sviluppo sostenibile – antropologia (educazione alimentare, ruolo delle donne , lotta allo spreco…) – agricoltura e alimentazione (uso delle sostanze chimiche – innovazioni tecnologiche – lotta alla contraffazione..)
Nell’ ambito della collaborazione tra nord e sud del mondo si aprono molte possibilità e il nostro docente ha citato l’ esempio di un’ organizzazione lecchese che , puntando sulla coltivazione del riso, ha favorito il ritorno in patria di molti cittadini del Burkina Faso ).
Ha concluso la lezione ( come estremamente chiara e documentatissima) la lettura di uno scritto di Enzo Bianchi, fondatore della comunità di Bose, che ricordava come veniva fatto il ragù in casa sua e come il cibo abbia un potere di unificazione di culture e di mondi diversi.
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POESIA dialettale (docenti : E. Ghioni e F. Gottardi)
Il poeta erbese proposto è Alberto Airoldi (1893 – 1977), grande uomo di cultura e grande organizzatore di eventi culturali. Ebbe molti interessi ed ebbe anche l’abilità di coniugarli con la sua attività lavorativa. Realizzò varie opere : ricostruì il teatro all’ aperto Licinium nel quale recitarono le più famose compagnie nazionali tra le due guerre e nel secondo dopoguerra, organizzò gare ippiche nell’ ippodromo cittadino, scrisse guide turistiche , fondò la casa discografica Durium…
Fu il primo a poetare in dialetto brianzolo , nel quale egli identificava la sua terra e le tradizioni locali (lui, milanese di nascita, aveva scelto di vivere a Erba).
Ecco alcuni versi che sono riuscita a rintracciare in rete :
Al sent d’erba e da lagh ol mè brianzoeu
d’ombria e da làor, da quand pioeuv sui strad:
e par c’al sona da muggiad da boeu
e da carett ca solta in sui risciad.
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Primo giorno di primavera.
E’ il primo giorno di primavera , giorno dedicato ai bambini affetti dal morbo di Down, ed è anche il giorno in cui il FAI invita tutti a visitare i luoghi d’ arte vicino a casa. La primavera da sempre ha un significato di rinnovamento, di ripartenza e come tale porta con sé tante speranze. E’ un momento magico che ha ispirato molti poeti ed è certo per questo che è anche il giorno della poesia. Copio e incollo qui una parte de “Il Passero Solitario” di Leopardi , che forse meglio di tutti ha saputo esprimere tutta la bellezza della primavera….
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Primavera d’intorno
brilla nell’ aria
e per li campi esulta,
si’ ch’ a mirarla intenerisce il core
odi greggi belar, muggire armenti
e gli altri augelli contenti
a gara insieme,
per lo libero ciel
fan mille giri,
pur festeggiando il lor tempo migliore
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Scioglimento dei ghiacci e “Scala Mercalli”
Uno dei “sintomi” più appariscenti di cambiamenti climatici in corso è lo scioglimento dei ghiacci polari , che da quando vengono monitorati sono diminuiti del 65%. Questo fatto, causato dall’ effetto serra, causa a sua volta l’ innalzamento del livello degli oceani ed è così che nell’ Oceano Indiano si assiste alla scomparsa di numerose isole. Molte città costiere potrebbero a breve venire sommerse in parte o anche totalmente, con conseguenze inimmaginabili sul fronte delle migrazioni dei popoli .
Questo ed altri problemi vengono affrontati il sabato sera su Rai3, dopo la trasmissione di Fazio, nel nuovo programma “SCALA MERCALLI”. In essa il conduttore , Mercalli appunto, propone filmati che documentano lo stato di salute del nostro pianeta, con un’ ottica che oserei definire “olistica”, perchè tiene sempre presente tutte le relazioni che legano insieme i vari fenomeni.
Se perciò pensate di poter rinunciare alle evoluzioni su ghiaccio di Rai1 o ai vari film proposti sui vari canali, sintonizzatevi su Rai3 e avrete la possibilità di accedere a informazioni che tutti dovremmo tenere ben presenti se vogliamo che anche per i nostri nipoti la Terra continui ad essere una stupenda “zattera” che vaga nell’ Universo, portando con sè la vita…..