Nel giorno del ricordo….

Oggi, nel giorno dedicato alle vittime delle foibe, voglio ricordare due colleghe, sfuggite a quei massacri e giunte come profughe in Italia.

Ho incontrato Marcella sull’ Appennino reggiano il primo anno in cui ho cominciato ad insegnare. Era fuggita dall’ Istria 20 anni prima, aveva trovato accoglienza sulle montagne emiliane e lì aveva incontrato anche quello che poi era diventato suo marito.

Aveva gli occhi chiari e un viso dolcissimo, modi gentili e tanta sensibilità. Mi aveva preso un po’ sotto la sua ala protettrice, viste le mie tante paure di fronte all’ impresa dell’ insegnamento e mi dava consigli preziosi, frutto della sua pluriennale esperienza. Fu anche grazie alla sua disponibilità che riuscimmo ad organizzare in quello sperduto borgo di montagna un’ esperienza che precorreva quelle che poi, molti anni dopo, furono chiamate classi aperte: eravamo in quattro insegnanti e ci scambiavamo le classi in certi momenti per fare attività integrative. Poi io chiesi il trasferimento e non  ho più rivisto nè quei luoghi nè quei colleghi, ma ricordo sempre quell’ anno con grande piacere proprio per la sintonia che si era creata tra noi, specialmente con Marcella.

Un’ altra  collega con cui ho lavorato a lungo veniva da Zara. Non amava molto ricordare i momenti della sua fuga con la famiglia per sfuggire alle persecuzioni, ma ogni tanto parlava della bella casa che aveva dovuto lasciare, del nonno che aveva caricato in tutta fretta le poche cose da portare via, l’ arrivo e la permanenza a Toano e la generosità della gente di montagna che li aveva accolti. Eravamo in classi parallele ed è stato facile trovare l’ intesa per realizzare insieme tante attività tese a favorire l’ inserimento di bambini con handicap.  Siamo rimaste in contatto anche dopo il suo pensionamento fino alla sua morte prematura.

A loro va il mio ricordo e il mio grazie.

 

 

Il Resegone al tramonto…

Resegone ......immaginatelo più innevato e ...più rosato...

Oggi non ho preso il treno , come faccio di solito, per andare a Cesano M. , ma ho usato l’ auto, sia perchè mi sarebbe stato difficile arrivare all’ orario previsto, sia perchè era una bellissima giornata. Inoltre la mia vecchia e fida auto aveva dato segno nei giorni scorsi di aver bisogno di fare una bella corsa per ricaricare la batteria, sfinita dai brevi spostamenti in città.

Al ritorno c’ era un bel traffico e bisognava procedere piuttosto lentamente. A un certo punto mi son trovata sulla cima di un dosso , da cui  lo sguardo poteva spaziare fino alle montagne. Era l’ ora del tramonto. La pianura sotto di me era già in ombra , ma sullo sfondo scintillavano al sole le cime innevate delle Grigne e del Resegone, a  cui il tramonto stava regalando una incredibile sfumatura rosa: era uno spettacolo bellissimo, da mozzare il fiato !!! Peccato non aver potuto fare una sosta per scattare una foto…….

Bravo, Sam!!!!

Ho già avuto modo di parlare di come funzioni il servizio scolastico a Londra (nel resto del Regno Unito le cose funzionano diversamente) e di come le famiglie che intendono assicurare ai propri figli un’ istruzione adeguata in un ambiente sicuro siano costrette a sacrifici indicibili per far superare ai figli gli esami di ammissione nelle scuole migliori della città (naturalmente private e carissime).

Molte famiglie ricorrono all’ aiuto di tutor privati o affrontano mesi di sacrifici per preparare i propri figli dopo le ore di lavoro e nei fine-settimana. Anche Samuele ha dovuto sottostare a questa dura legge di selezione spietata e spesso ha subito malvolentieri gli esercizi e l’ “addestramento”, ma alla fine i suoi sforzi sono stati premiati e si è assicurato il suo “posto al sole” nella scuola di Dulwich.

Tutte le mie congratulazioni , Samuele! E complimenti anche alla mamma che ha rinunciato per questo ai pochi momenti di riposo.

Da questa esperienza spero tu abbia  capito che con l’ impegno e il sacrificio si possono raggiungere traguardi che sembravano chimere, ricordalo sempre….

 

Samantha, una donna….

Stasera a “Che fuori che tempo che fa” , Fazio si è collegato con Samantha Cristoforetti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Vedere il bel volto  di questa giovane donna , che  parla del suo lavoro tanto impegnativo con entusiasmo e intanto scherza con spontaneità sugli oggetti che fluttuano intorno a lei, mi ha fatto sentire orgogliosa : le donne possono davvero fare cose stupende …..come e forse anche meglio degli uomini.

E pensare che in certi paesi non possono nemmeno guidare l’ automobile !!!!!

Poesia : Metalmeccanico.

La mia amica Graziella mi ha regalato questa sua poesia scritta qualche anno fa. E’ dedicata al marito che faceva il metalmeccanico.

METALMECCANICO (di Graziella Donini)

 

 

Contingenza, scala mobile,

cassa integrazione…..forse;

un attimo di silenzio

greve tra noi,

un sospiro……… Poi vedo

trucioli d’ oro e d’ argento

nei tuoi capelli,

splendenti come i momenti

che tu mi dai

e getto al vento

tutti gli affanni,

perchè li dissolva l’ aria.

& & & & & & & & & & & & &

Se c’ è l’ amore , se si è uniti, nessuna difficoltà può fare paura.

 

UTE: Medicina – Fisica moderna.

Ieri il nostro apprezzatissimo docente, dr. A. Rigamonti, ci ha parlato dello scompenso cardiaco partendo dalla spiegazione del funzionamento del cuore e del sistema circolatorio, per arrivare a spiegare le cause che portano allo scompenso e a come riuscire a prevenirlo, riconoscendo i sintomi che lo anticipano.

La sala era piena e tutti abbiamo apprezzato la semplicità del linguaggio e la chiarezza delle spiegazioni.

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Il prof. Damiani ci ha illustrato i guasti provocati dalla fisica tradizionale, che ci ha indotti a considerare separatamente ogni singolo aspetto della vita e del mondo, portandoci così a maltrattare la Terra che ci ospita e noi stessi.

Dobbiamo imparare a vedere il mondo e ogni cosa come immersi in una rete di relazioni. Oggi siamo ad un bivio cruciale nella storia dell’ umanità, abbiamo bisogno di nuovi concetti, di nuovi valori.

* Energie rinnovabili  * Impianti centralizzati * Nuove tecnologie

Per concludere il nostro amatissimo docente/scienziato/poeta ha citato anche una frase di Nelson Mandela:

The education is the most powerful weapon you can choose to change the world . (L’educazione è l’ arma più potente con cui puoi scegliere di cambiare il mondo)

 

Una sera a teatro: Mi piaci perchè sei così.

Ieri sera al teatro Manzoni di Cantù veniva rappresentata la commedia ” Mi piaci perché sei così” scritta, diretta e interpretata da Gabriele Pignotta ; accanto a lui, in scena, la bravissima Vanessa Incontrada e altri due attori forse non famosissimi, ma molto bravi: Fabio Avaro e Siddharta Prestinari.

Dopo i primi bellissimi anni di matrimonio , Marco e Monica, hanno i primi screzi, le prime incomprensioni e intraprendono una terapia di coppia che li metterà in condizione di vedere la realtà con gli occhi dell’ altro per tre mesi e poi scorderanno tutto e rientreranno nella normalità. Hanno come vicini, una coppia che incarna lo stereotipo dei coniugi che appaiono felici, ma che in realtà portano avanti il loro rapporto solo per pigrizia e per la paura di affrontare il problema.

Date queste premesse, è facile capire che la situazione si presta a vari divertentissimi equivoci e a situazioni esilaranti, che il pubblico presente ha sottolineato con numerosi applausi a scena aperta.

Per un contrattempo che ha fermato il suo mezzo di trasporto alla dogana di Chiasso, la compagnia ha potuto allestire la scena solo con mezzi di fortuna, recuperati con l’ aiuto dei gestori del teatro canturino, ma questo non ha pesato sulla freschezza e la godibilità dello spettacolo.

Come già ho detto, ho apprezzato molto la recitazione di tutti e quattro gli interpreti , anche quella della signora Incontrada, influenzatissima. Particolarmente simpatico poi il siparietto finale al momento dei saluti al pubblico: non solo i soliti inchini, ma un mini-sketch con balletto . Mi sono piaciute molto anche le canzoni che hanno fatto da colonna sonora allo spettacolo ,per la  maggior parte cantate da Sinatra e Dean Martin.

Consiglio a chi ne avesse l’ opportunità  di non perdere questa possibilità di trascorrere una piacevole serata.

I cuccioli raccontano :Lyndon (by Sam Hogan)

Samuele ha inviato questa sua storia a un concorso ed è stato premiato con la pubblicazione sul sito di Londonist.

Traduco in breve:  Lyndon era un ladro e voleva diventare il ladro più famoso di Londra, ma, visto che la polizia lo beccava sempre poteva solo dire di essere il più grande “fuggitore” di Londra, non il più grande ladro.

Una notte con l’ aiuto di una fune si introduce nelle stanze della Regina per rubare i gioielli della Corona , ma poichè non aveva ascoltato le lezioni della maestra non sapeva che i gioielli della Corona si trovano nella Torre di Londra e non a Buckingham . Fruga dappertutto , ma trova solo un dolcetto alla marmellata.  Sente dei passi e si nasconde nell’ armadio dopo aver indossato alcune cose prese a casaccio. La Regina entra e cerca il suo pigiama nell’armadio. Vede Lyndon vestito in modo buffo e con la bocca sporca di marmellata ..prima si arrabbia e poi scoppia a ridere e lo invita a prendere un tè. Insieme vanno poi in giro per Londra e Lyndon alla fine propone  alla regina  di sposarla , ma naturalmente lei rifiuta  : è già sposata!!!. Lyndon , che non era stato attento a scuola , non sapeva che la Regina aveva già un marito.

Morale della favola: se vuoi diventare il più famoso ladro di Londra, ascolta la maestra!!!!  🙂

LYNDON THE GREATEST THIEF IN LONDON

Lyndon was a thief and had a dream: he wanted to become the greatest thief in London because when he sneaked in a house the police found him but he could escape fast. He was the greatest escaper not the greatest thief, unfortunately.
So, one night, Lyndon thought to steal something in the Queen’s room, the famous Crown’s Jewels for example. (Lyndon didn’t listen to the teacher at school so he didn’t know that the Crown’s Jewels are not kept in the Queen’s room but rather in the Tower of London!).
Finally his brain convinced him to go and sneak into the Queen’s house in Buckingham Palace to TRY and find some jewellery. Before leaving he remembered to bring his rope that he stole. He set off to the Palace and with his rope he threw it up to the Queen’s window, which was open luckily, and climbed up. He searched the whole room but found no beautiful jewels. But he saw something that everyone would not ignore…DELICIOUS VICTORIA SPONGE!!
Suddenly, he heard some noise which went like this…tip tap tip tap. Lyndon panicked but he finally got an idea. He looked into the wardrobe and put on, a blue hat, a red dress, some black shoes, a magenta bag and last but not least yellow leggings. He took the sponge and closed himself inside the wardrobe and waited.
The Queen came into the room and she felt something was missing…Her pyjamas!! She went to the wardrobe and she looked inside and there was Lyndon with the messy sponge all over her beautiful clothes. At the beginning she was angry but then she laughed because Lyndon had so many different colours on and also a big mouth full of sponge and jam.
So she invited him to have tea. The next day both of them went on yeah the London Eye and see Big Ben. That one night Lyndon said “Will you marry me?” “Of course not! I’m already married!” “Oh I forgot”. (Lyndon did not listen to the teacher at school and did not know in fact so he was lying).
The morale of this story is…If you want to be the greatest thief in London, you should listen to the teacher!
By SAM HOGAN

 

 

UTE: Europa e globalizzazione – 1914-15 in Italia

Storia: Un’ Europa colonizzata. Verso un cosmopolitismo globale. (docente prof. Creuso)

La globalizzazione ha portato con sè libertà di movimento di uomini e cose e da allora si ha l’ impressione che l’ Europa , la colonizzatrice di un tempo, sia stata a sua volta colonizzata, ma i due fenomeni sono molto diversi.

L’ Europa esportava le sue leggi, le sue usanze e le sue lingue, al seguito di strateghi militari, ora invece sono proprio le sue leggi, che gli stranieri ben conoscono, a consentire loro di usarle a proprio vantaggio, così ci sono i capitalisti stranieri che vengono ad acquistare le nostre imprese  o i nostri palazzi più prestigiosi, mentre i migranti poveri vengono a cercare qui una possibilità di futuro.

Nella “Carta dei diritti” dell’ Europa è prevista l’ accoglienza, quindi non possiamo esimerci dall’ accogliere , ma poi non sappiamo integrare e quindi chi resta ai margini non ha altra scelta che dedicarsi ad attività illecite o al limite dell’ illecito.

Il declino dell’ Europa è oggi evidente, ma era già stato previsto nel tardo ottocento da F. Nietzsche, che lo collegava al declino della cristianità.  L’ Europa, però, non poggia solo sul pilastro cristiano, ma anche su quello del comunismo/socialismo , sul lavoro che dà un ruolo e un’ identità a ogni individuo e sul valore della razionalità. E’ proprio la ragione che ci ha portato a privilegiare forme di governo democratiche basate sulla libertà, ed ora questa libertà portata agli estremi rischia di minare la nostra identità e di portarci verso il caos.

Nei rapporti con l’ Islam si dovrebbe arrivare a patti che implichino una contropartita  e più che le sanzioni , più che le azioni di polizia  servirebbe la fantasia per trovare soluzioni nuove ( e aggiungo di mio : servirebbe tanta razionalità da rendere più vivibili i paesi da cui oggi la gente fugge per poter sopravvivere). Alla fine della lezione il docente ci ha letto questa bella storia di Rodari :Giovannino Perdigiorno e il paese senza punta.

Donne che selezionano i bossoli.

Storia: il 1914-15 in Italia.

Al momento in cui scoppia la Grande Guerra, l’ Italia fa parte della Triplice Alleanza che la lega ad Austria e Germania, ma poichè la guerra non ha carattere difensivo, si dichiara neutrale.  Questa scelta non è però condivisa da tutti e gli Italiani si dividono in INTERVENTISTI e NON-INTERVENTISTI. I due schieramenti sono trasversali e i relativi sostenitori militano sia nei partiti conservatori che nei partiti di ispirazione socialista.

Tra i non interventisti c’ erano Giolitti, il Papa Benedetto XV, Treves e Turati ognuno per ragioni diverse. Tra gli interventisti troviamo i nazionalisti , come Corradini, Salvemini, Mussolini, D’Annunzio e Papini.

Il 26 Aprile a Londra l’ Italia firma il Patto di Londra e il Parlamento alla fine ratifica l’ entrata in guerra.

Quale fu il ruolo delle donne durante il conflitto?  Molte donne sostituirono gli uomini chiamati al fronte nelle fabbriche, negli uffici, nei servizi in genere e nei campi e scoprono di saper  lavorare  bene come gli uomini, ma le loro paghe restano molto inferiori.

Alla fine della guerra alcuni paesi  riconoscono alle donne il diritto di voto, in altri (tra cui l’ Italia) dovranno passare ancora molti anni.

 

Non avrò vissuto invano….

pettirossoIn questi  giorni  freddi, arriva nell’orto, come ogni anno, un pettirosso in cerca di qualche briciola o di qualche seme. Gonfia le piume per ripararsi meglio dal freddo e, dopo aver scrutato ripetutamente intorno a sè, si avvicina timoroso al piatto, su cui metto un po’ di cibo.

Ho cercato qualcosa in rete da dedicargli; mi sarei accontentata di molto meno, invece ho trovato questa bellissima poesia di Emily Dickinson.

IL PETTIROSSO.

Se io potrò impedire

a un cuore di spezzarsi

non avrò vissuto invano.

Se allevierò il dolore di una vita,

o guarirò una pena,

o aiuterò un pettirosso caduto

a rientrare nel nido,

non avrò vissuto invano.

 

Copio qui di  seguito la versione originale in inglese:

ROBIN.

If I can stop

one heart from breaking,

I shall not live in vain.

If Ican ease one life the aching

or cool one pain,

or help one fainting robin,

unto his nest again ,

I shall not live in vain.

Quando ci verrà voglia di chiederci il significato della nostra vita, forse troppo comune, troppo ordinaria, ci farà bene ricordare questa breve , ma intensa poesia.