Paternita`.

Ho conosciuto giovani uomini, cui le vicende della vita impediscono di esprimere la loro paternita` verso  figli che vengono loro sottratti o verso figli che non hanno potuto avere. Ho visto che sanno diventare padri di figli non propri, ai quali dedicano attenzioni, premure, tempo e pazienza …..ho sempre pensato che quando si diventa madri ci si sente un po` madri di tutti i cuccioli  d`uomo e mi piace constatare che lo stesso puo` accadere anche a chi diventa padre o vive desiderando la paternita`.

 

Mini concerto per capire la musica.

Oggi pomeriggio siamo andati in una chiesa anglicana per assistere a un concerto di musica classica dedicato ai bambini. Appena arrivati ci hanno invitati a scendere nella cripta per ritirare i biglietti acquistati on line (8 sterline a testa) e qui sono rimasta sorpresa: c`era un ampio spazio adibito a bar con tanti tavolini e tanti avventori seduti a sorseggiare bibite , di fianco un negozio in cui si vendevano biglietti di auguri per ogni circostanza e  libri vari : ho pensato che una parrocchia cosi` forse ha meno bisogno di ricorrere alle buste mensili per le offerte, visto che ha introiti da altre attivita`.

Una volta risaliti in chiesa, ci siamo accomodati su lunghi banchi di legno che dovevano avere una lunghissima storia alle spalle, ma erano provvisti di leggio (forse perche` i protestanti non temevano di far leggere le sacre scritture ai loro fedeli?) e vano per appoggiare le borse. Nell`ambone erano disposte le sedie per gli orchestrali, una quindicina circa, e dopo un po` e` cominciato il concerto .

E` stato eseguito un breve brano di Haendel poi il direttore dell` orchestra lo ” ha smontato” , facendo sentire le parti dei singoli  strumenti , che nuovamente si sono uniti  nell`esecuzione del pezzo;  il secondo brano invece  e` stato spiegato come fosse un dialogo tra un re e una regina e naturalmente i personaggi erano interpretati da strumenti diversi. A un certo punto  tutto il pubblico che gremiva la chiesa e` stato chiamato a partecipare attivamente al concerto cantando e battendo le mani , mentre gli orchestrali si mischiavano al pubblico  con grande divertimento di tutti. E per finire  i bambini sono stati invitati a dirigere l`orchestra imitando i movimenti del maestro e cosi` tutti si sono scatenati immaginandosi un po` direttori anche loro .

Avevo gia` visto qualcosa del genere su RAI3, ma devo dire che partecipando dal vivo a uno spettacolo di questo genere il coinvolgimento e` totale e mi sono convinta che questo e` senz` altro un buon modo per fare educazione musicale, per avvicinare davvero la gente alla musica e soprattutto per fare in modo che i bambini crescano amando la musica.

Abbiamo tante chiese a casa nostra, che spesso ospitano corali e orchestre, ma in genere questi concerti sono poco frequentati sia dai giovani che dagli adulti. Se si facesse qualche  esibizione del tipo che ho descritto sopra, la musica classica forse non sarebbe piu` vista solo come musica per pochi eletti, cosi` forse i teatri sarebbero piu` frequentati e non si dovrebbero licenziare gli orchestrali…. (ho un solo rammarico: non ho capito nulla di quanto veniva dicendo il direttore d` orchestra, che doveva essere molto brillante e spiritoso, viste le reazioni dei presenti)

La scuola: un ottimo affare!!!

In Italia iscrivere un bambino a scuola non e` un grosso problema, almeno per quanto risulta alla mia esperienza : ogni paese , ogni quartiere ha la sua scuola di riferimento e li` sai che non ti negheranno l`iscrizione, se sei in una citta` con piu` scuole puoi anche scegliere quella che ti ispira piu` fiducia…e se hai i mezzi e hai esigenze particolari di orario o altro solo allora ti rivolgi alla scuola privata.

Qui a Londra invece la scelta della scuola per tuo figlio e` un assillo ricorrente per i genitori, che cominciano ad occuparsene gia` anni prima dell`inizio dell`obbligo scolastico. Le scuole statali sono in genere frequentate da bambini provenienti da famiglie poverissime e spesso emarginate con tutti i problemi di sicurezza che cio` comporta , inoltre dette scuole  propongono orari poco conciliabili con le esigenze di genitori che lavorano entrambi e quindi questi devono rivolgersi alle scuole private.

La scuola privata frequentata da mio nipote si ispira al metodo Montessori, cosi` almeno e` scritto sulla carta, ma nessuno puo` controllare perche` poco o nulla si sa delle attivita` svolte.  Non offre nemmeno un servizio mensa e a mezzogiorno i bambini si mangiano panino , yogurt e frutta portati da casa, anche se la retta supera le mille sterline al mese.  Gli insegnanti poi non si preoccupano molto dello svolgimento di un programma, tanto  ci pensano i genitori a istruire i loro figli.

Infatti a sette anni e poi ancora a undici anni i bambini vengono selezionati da varie scuole e superare l`esame vuol dire assicurarsi il diritto a una buona istruzione (sempre a pagamento), cosi` la mamma si preoccupera` ogni sera dopo il lavoro o nei week end di insegnare al proprio figlio tutto cio` che e` previsto per il superamento dell`esame. Naturalmente tutto questo ha portato al fiorire di un businness gigantesco: le librerie sono piene di eserciziari graduati per le varie eta` e, sempre  naturalmente , sono proposti esercizi anche molto difficili per i bambini cui sono diretti, cosi` l`ansia dei genitori aumenta e compreranno sempre nuovi eserciziari.

Vedendo il tipo di prove , che i bambini devono affrontare , viene da pensare che poiche` quasi nessuno puo` rispondere esattamente a tutte, cio` rendera` facile motivare le esclusioni, e la selezione avverra`tenendo conto anche di altri criteri.

A conclusione di questo post, che non vuole essere che l`esposizione di quanto sono riuscita a capire in queste mie visite ricorrenti nella “perfida Albione”, mi sento di consigliare, a chi volesse far soldi in questo paese, di aprire una scuola per bambini dai quattro ai sette anni :  si possono reclutare insegnanti anche non molto esperte, i genitori non reclamano e le rette assicurano ottime entrate….

UTE: Diritto – Fisica

Ieri all’ UTE abbiamo assistito a una bellissima lezione di diritto sulle prerogative del governo e del primo ministro. Certamente ciò che dice la Costituzione in proposito è noto , ma nella realtà le cose stanno proprio come sono scritte sulla Carta?

Sembra di no, visto che la nostra è una Repubblica Parlamentare, ma il Parlamento è andato via via svuotandosi di potere e di peso politico, a tutto vantaggio del governo e del Presidente della Repubblica. A dimostrazione di quanto detto ci sono le ricorrenti richieste di fiducia del governo sulle leggi e sui decreti-legge da esso stesso proposti. Il Parlamento ha quasi esclusivamente un potere di ratifica. Questo dipende certamente da come vengono scelti i candidati alle elezioni e anche da una legge elettorale che non permette di formare maggioranze certe.

La lezione, tenuta con la solita obiettività e chiarezza dall’ avv. Spagnuolo è stata seguita con notevole interesse da tutti i presenti , che hanno potuto avere un aiuto per meglio interpretare la situazione attuale del nostro paese.

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Nella seconda ora il prof. Damiani con la solita passione e il solito “taglio” poetico ci ha introdotti in un campo veramente complicato: Relatività e meccanica quantistica.

La scienza classica tende a isolare ogni elemento e ogni parte di ogni singolo elemento, sradicandolo da ogni relazione e ciò causa la devastazione degli ecosistemi, l’inquinamento del cibo, dell’aria, delle acque, della terra e la dispersione delle scorie radioattive.

La nuova scienza invece vuole partire dalla premessa  che ogni elemento della realtà è connesso a tutti gli altri attraverso un’ infinita rete di relazioni.

Questo è un ciclo di lezioni che ci destabilizza sempre un po’ perchè ci introduce in terreni inesplorati per la maggior parte di noi, ma i nuovi concetti che ci vengono presentati hanno un innegabile fascino.

Ultime rose…

Nel mio giardino le rose si ostinano a fiorire, incoraggiate dalle temperature miti. Le ultime rose dell’ anno mi fanno sempre molta tenerezza  e a loro dedico questa poesia di Attilio Bertolucci.
LA ROSA BIANCA .
Coglierò per te
l’ultima rosa del giardino,
la rosa bianca che fiorisce
nelle prime nebbie.
Le avide api l’hanno visitata
sino a ieri,
ma è ancora così dolce
che fa tremare.
E’ un ritratto di te a trent’anni,
un po’ smemorata, come tu sarai allora.
E’ una poesia molto delicata, ma mi lascia un po’ perplessa l’ accenno alla smemoratezza dei trent’ anni….  A trent’ anni si è smemorati?

Ritrovarsi.

Entro  nel supermercato per una piccola spesa veloce: sono di fretta. Mentre prendo il carrello,  incrocio lo sguardo di una giovane donna bionda coi capelli legati in una breve coda di cavallo. I suoi occhi da cerbiatta si  soffermano un attimo su di me e accennano un sorriso che sembra una carezza, ma io vado di fretta e non ho tempo di fermarmi , però quello sguardo ha qualcosa di “familiare”, anche se non riesco a collegarlo a un ricordo preciso….Di nuovo, poco più in là, incrocio la signora che  di nuovo  accenna un sorriso…allora mi fermo e chiedo .- Scusi, signora , ci conosciamo?-  Lei allora sorride più apertamente e mi dice : -Sono S.M. ! Lei è stata la mia maestra!!!

Allora la polvere che si era depositata sul mio archivio cerebrale in quasi 40 anni svanisce in un attimo e rivedo una cara piccola scolara sempre gentile e studiosa, a volte geniale che faceva parte della prima classe che ho seguito per tutto il ciclo elementare. Ci abbracciamo calorosamente e  ripercorriamo qualche ricordo di quei tempi lontani .

Ora lei fa la libera professionista, ha uno studio tutto suo , ma dice che il momento è un po’ triste anche per chi fa il suo lavoro.

E’ stato bello rincontrarla : in tutti questi anni non mi era mai capitato di vederla e per questo non potevo riconoscerla….. è stato bello soprattutto constatare che conserva un buon ricordo di quella che per cinque anni è stata la sua maestra . Il suo sorriso e il calore del suo abbraccio mi hanno tenuto compagnia per l’ intera giornata.

Ecocena ? Sì, grazie!!!

Avete mai sentito parlare di ecocena? Forse no, del resto anch’ io l’ ho sentito per la prima volta qualche giorno fa quando sono stata invitata a parteciparvi.

In un locale dell’ Oratorio di Crevenna (Erba alta)  è stata offerta a oltre 100 persone una cena a base di prodotti del Commercio Equo e Solidale offerti da SHONGOTI , provenienti in genere dalle cooperative dell’ Associazione Libera, oltre che da due aziende agricole locali.  Gli studenti dell’ Istituto Alberghiero cittadino, sotto la guida dei loro insegnanti, hanno provveduto a cucinare e a servire in tavola. Abbiamo gustato vari piatti ben preparati, che sono stati tanto più assaporati , perchè conditi da piacevoli conversazioni con persone amiche in un’ atmosfera serena e rilassata.

Un rappresentante di “LIBERA” verso la fine della serata, ci ha illustrato  le attività e  gli obiettivi  dell’ Associazione, che è stata creata da Don Ciotti nel 1995 con lo scopo di utilizzare i beni confiscati alla mafia per creare lavoro vero e offrire una speranza di futuro a gente altrimenti costretta a sottostare ai ricatti della criminalità.

negozio di Shongoti a Erba

E’ senz’ altro stata una lodevole iniziativa che spero possa ripetersi in futuro: rappresenta infatti un momento di promozione per SHONGOTI, per LIBERA  e per le aziende che vi contribuiscono,  un’ occasione di cimentarsi sul campo per i ragazzi della scuola alberghiera ,  un’ occasione per gustare prodotti di qualità e per trascorrere una serata diversa senza spendere troppo per tutti i partecipanti.

Grazie quindi ai volontari che hanno reso possibile la realizzazione della prima ECOCENA !!!

UTE: Biologia e letteratura.

Biologia:

Oggi abbiamo imparato alcune cose interessantissime sulla classificazione degli animali e sui criteri sui cui essa si basa e abbiamo imparato che il nostro docente, Davide Sassi è una vera autorità in campo mondiale  nello studio di una particolare specie di insetti.

Ha infatti potuto dare il proprio nome a molte specie mai prima classificate e sta collaborando con il Museo delle Scienze Naturali di Londra (il più importante del mondo)

Cosa si può chiedere di più?

______________________________________________________________Letteratura: Scrittori soldato.

Dopo un breve excursus storico sulla partecipazione dell’ Inghilterra alla Grande Guerra, sulle grandi battaglie che hanno visto cadere migliaia di soldati a Langemarck  , a Verdun sotto i colpi delle mitragliatrici e sotto i lanci di gas nervino, la docente Alberta Chiesa ci ha parlato, con la solita chiarezza e sensibilità, degli scrittori-soldato inglesi, giovani intellettuali partiti come volontari (fino al 1916 sul fronte inglese c’ erano solo volontari, solo dopo si passò alla leva obbligatoria) imbottiti di ideali cavallereschi.

Tra questi troviamo i poeti Brooke, Sassoon, Owen e i romanzieri Tolkien (Il Signore degli Anelli) e Graves col suo romanzo “Addio a tutto questo”, nel quale lo scrittore fa un’ analisi fredda e precisa dei rapporti tra soldati e dei rapporti tra ufficiali e sottoposti. Quando il romanzo uscì ebbe grande successo, ma poi fu presto dimenticato forse perchè con il suo tono distaccato non ha saputo lasciare nei lettori il calore dell’ emozione e della partecipazione agli eventi narrati.

Tutte le opere di questi scrittori traggono spunto dalla loro esperienza di guerra e in vario modo condannano l’ inutilità e l’ atrocità delle stragi di cui furono testimoni . Copio e incollo qui una poesia di Owen , morto a 25 anni una settimana prima della fine della guerra.

DULCE ET DECORUM EST

Piegati in due, come vecchi straccioni, sacco in spalla,le ginocchia ricurve, tossendo come megere, imprecavamo nel fango,

finché volgemmo le spalle all’ossessivo bagliore delle esplosioni

e verso il nostro lontano riposo cominciammo ad arrancare.

Gli uomini marciavano addormentati. Molti, persi gli stivali,

procedevano claudicanti, calzati di sangue. Tutti finirono

azzoppati; tutti orbi;

ubriachi di stanchezza; sordi persino al sibilo

di stanche granate che cadevano lontane indietro.

Il GAS! IL GAS! Svelti ragazzi! – Come in estasi annasparono,

infilandosi appena in tempo i goffi elmetti;

ma ci fu uno che continuava a gridare e a inciampare

dimenandosi come in mezzo alle fiamme o alla calce…

Confusamente, attraverso l’oblò di vetro appannato e la densa luce verdastra

come in un mare verde, lo vidi annegare.

In tutti i miei sogni, davanti ai miei occhi smarriti,

si tuffa verso di me, cola giù, soffoca, annega.

Se in qualche orribile sogno anche tu potessi metterti al passo

dietro il furgone in cui lo scaraventammo,

e guardare i bianchi occhi contorcersi sul suo volto,

il suo volto a penzoloni, come un demonio sazio di peccato;

se solo potessi sentire il sangue, ad ogni sobbalzo,

fuoriuscire gorgogliante dai polmoni guasti di bava,

osceni come il cancro, amari come il rigurgito

di disgustose, incurabili piaghe su lingue innocenti –

amico mio, non ripeteresti con tanto compiaciuto fervore

a fanciulli ansiosi di farsi raccontare gesta disperate,

la vecchia Menzogna: Dulce et decorum est

Pro patria mori.

N.B. Le ultime parole in latino  significano : E’ dolce e onorevole morire per la patria.

 

A proposito di uso dei soldi pubblici..

Mi è arrivato un invito dall’ URP del comune di Erba a iscrivermi a un corso – base sul gioco degli scacchi organizzato coi fondi ministeriali del progetto “Invecchiare in Erba” e questo invito è stato preceduto da altri che invitavano a partecipare a un torneo di bocce o di briscola ……

La cosa mi lascia un po’ perplessa, visto che appena due giorni fa ho chiesto di iscrivere alcuni amici al corso di informatica e mi è stato risposto (solo al terzo/quarto passaggio telefonico) che le iscrizioni sono chiuse da tempo e che non si sa quando e come sarà realizzato…

La mia perplessità deriva da alcune considerazioni : quante persone anziane a Erba sentivano l’ urgente bisogno di imparare a giocare agli scacchi? Quanti saranno stati i partecipanti ai vari tornei estivi?

E mi chiedo anche: visto che le domande per partecipare ai corsi di informatica erano talmente tante da chiudere le iscrizioni già a maggio/giugno, perchè non concentrarsi su questo sentitissimo (da parte degli anziani) bisogno ? Non si sarebbero potuti prevedere più corsi di informatica e meno tornei ?

Forse conoscendo l’ uso di un computer la vita dell’ anziano può fare un salto di qualità più apprezzabile, che non conoscendo le regole del gioco degli scacchi….o  no?

Certamente io non so tutte le problematiche sottese a queste iniziative e alla loro realizzazione , perciò forse le scelte fatte sono le migliori in assoluto, ma guardando le cose dal mio piccolo e miope punto di vista , qualche perplessità resta….

 

A teatro: Giulietta e Romeo – balletto.

Pomeriggio al Teatro alla Scala per assistere al balletto “Giulietta e Romeo” , musiche di Prokofiev e coreografia di Kenneth MacMillan.

Temevo che mi sarei un po’ annoiata, visto che lo spettacolo si annunciava piuttosto lungo : quasi tre ore! Devo invece dire che è stato un bellissimo spettacolo: i costumi stupendi creavano composizioni di colori fantastiche soprattutto nelle scene in cui sul palco si affollavano molti personaggi; il corpo di ballo ha fornito un’ esibizione impeccabile e i due primi ballerini, entrambi giovanissimi, ci hanno incantato per la loro leggerezza ed eleganza. La musica  poi riusciva a sottolineare e, direi , a descrivere ogni situazione ed ogni emozione con una raffinatezza sbalorditiva; l’ orchestra era diretta da ZHANG XIAN, una donna cinese: un direttore d’ orchestra donna è una vera rarità.

Io e alcune mie amiche eravamo sedute in un palco  di fianco al palco reale e la vista  da lassù era veramente mozzafiato. Il teatro era stracolmo e, come accade sempre in occasione di queste rappresentazioni pomeridiane, il pubblico era composto per la maggior parte da anziani e da studenti. Tra questi ce n’ erano anche di giovanissimi e tutti hanno seguito il lungo spettacolo in religioso silenzio per poi esplodere alla fine in lunghi applausi pieni di entusiasmo: questo può solo far piacere e fa ben sperare per il futuro del teatro….