Cartoline Brianzole: Lago di Garlate.

“Quel ramo del lago di” ….Lecco , una volta passato sotto i ponti che danno accesso alla città, ridiventa fiume Adda, ma subito dopo, quasi non sopportasse il restringersi del suo letto, si allarga a formare quello che viene chiamato Lago di Garlate.  Sulla sua riva sinistra corre una nuova pista riservata ai pedoni e ai ciclisti e lì ieri ho camminato a llungo chiacchierando piacevolmente con un’ amica. E’ stata una bella giornata , visto che il tempo era bellissimo e il panorama incantevole.

Film : il genio ribelle.

Ieri sera su RAIMovie trasmettevano ” WILL HUNTIN: il genio ribelle”; mi sono sintonizzata per caso, ma poi sono rimasta incollata al teleschermo fino alla fine, dimenticandomi di tutto il resto.

Sembra incredibile che il soggetto sia opera dei due giovani interpreti, Matt Damon e Ben Affleck, che all’ epoca avevano rispettivamente 24 e 22 anni.

E’ la storia di un ragazzo, Will (interpretato da Matt damon), che vive da solo in un quartiere dove il degrado sociale regna sovrano. Per mantenersi fa le pulizie in una scuola e si diverte a risolvere i problemi matematici che trova scritti alla lavagna e che costituiscono ostacoli insormontabili per gli studenti e i professori. Per lui è solo un gioco, ma uno degli insegnanti capisce di quali enormi possibilità sia portatore quel ragazzo e riesce a individuarlo; ma il ragazzo si nasconde e finisce in prigione per una rissa.

Il professore se ne fa garante e riesce a farlo liberare a condizione che collabori con lui e che si sottoponga a una terapia psicologica. Naturalmente il genio ribelle manda in tilt vari terapeuti, ma poi ne incontra uno (interpretato da Robin Williams) che riesce a catturare la sua fiducia e  a farlo riconciliare con la sua difficile infanzia. Il professore spinge Will verso una brillante carriera di matematico, mentre il terapeuta lo aiuta a capire quali siano le cose veramente importanti per la sua vita e la sua felicità-

Alla fine Will sceglierà di seguire la ragazza di cui è innamorato e il terapeuta, stimolato dalle provocazioni feroci di Will, si deciderà ad uscire dal guscio in cui si era rifugiato dopo la morte della giovane  e amatissima moglie.

A parte l’ interesse che la trama suscita, l’ interpretazione  degli attori è veramente di altissimo livello , non per niente Robin Williams si è guadagnato l’ Oscar come  miglior attore non protagonista.  Se ci sarà qualche replica non lasciatevela  sfuggire!

 

Il prezzemolo: un’ erba …presenzialista.

Chi ha un orto anche minuscolo, credo che pensi innanzitutto a seminare il prezzemolo, che per la gradevolezza del suo gusto viene utilizzato in moltissimi  piatti della nostra cucina.  Infatti di una persona che si inserisce in tutti gli ambienti e in tutte le iniziative si dice che è “come il prezzemolo”.

I primi tempi in cui mi occupavo dell’ orto , lo seminavo cercando di spargere uniformemente i semi sul terreno già preparato, ma spesso , crescendo, le piantine troppo fitte si soffocavano a vicenda e ingiallivano tristemente. Ora ho imparato a scavare  dei leggeri solchi paralleli nei quali lascio cadere i piccolissimi semi e così ottengo sempre piantine rigogliose che affrontano benissimo anche i periodi più torridi dell’ estate.

Ne ho raccolto parecchio quest’ anno , anche per regalarlo a vicini e amiche; ora lo raccolgo invece per congelarlo e utilizzarlo nel prossimo inverno, ma  ho anche  trovato un’ottima ricetta per fare la salsa verde e la consiglio vivamente. Eccola qui : salsa verde – ricetta della nonna

Tra gli ingredienti citati ci sono anche i cetriolini sottaceto, ma si può benissimo farne a meno. Gustate la vostra salsa verde con i lessi o su crostini di pane, ma io la gusto anche su una fetta di pomodoro  o di cetriolo crudi.

Se poi volete saperne di più , cioè origine, proprietà medicinali, controindicazioni ecc. leggete QUI

 

Quando il papà non c’è….

– Quando torna papà?- chiede Davide (7 anni). Il papà manca da casa da dieci giorni :è andato in Cina per lavoro.

– Tornerà fra tre giorni  – risponde la mamma.

– Sono qui solo con due donne….. Un bambino ha bisogno del suo papà!!- dice Davide.

Sempre saggio il mio nipotino! Alle sue parole io aggiungerei queste: un bambino ha bisogno di un buon papà e il suo certamente lo è.

Perchè tieni un blog?

Oggi mi son sentita chiedere il perchè  si può desiderare di scrivere su un blog e non credo di aver risposto in maniera esauriente, perciò eccomi qui a riprovarci:

  • prima di tutto non ho bisogno di molte ore di sonno, per cui durante le mie lunghe giornate viene facile ritagliare qualche momento per scrivere e scrivere mi piace;
  • ho molti parenti , familiari e amici lontani e il blog  ci permette di stare sempre “collegati” , almeno ogni volta che loro ne hanno voglia;
  • è bello esprimere le proprie opinioni o le proprie considerazioni sugli avvenimenti di ogni giorno e potersi confrontare con molte persone che condividono le tue stesse idee o che dissentono da te e ti permettono di confrontarti;
  • molto spesso ci si può associare a iniziative o campagne di sensibilizzazione dell’ opinione pubblica verso problemi importanti, aderendo a petizioni e facendosene divulgatori presso i propri lettori, che non saranno una folla, ma possono a loro volta diffondere l’ idea da sostenere;
  • ma la spinta iniziale è stata la voglia di raccontare i miei ricordi alle pagine di un blog perchè un giorno li possano leggere i miei nipoti. Infatti in ognuno dei blog c’ è una pagina intitolata “altri tempi”.

Se poi allarghiamo il discorso alle motivazioni che mi hanno spinto all’ uso del computer  è d’ obbligo  evidenziare la possibilità che offre di tenersi a contatto col mondo, di avere informazioni e soluzioni di vari problemi a portata di mano (una ricetta , il controllo del proprio conto corrente, ricaricare il telefonino, pagare un bollettino, comprare un libro, o prenotare un volo) di interagire con molte persone alle quali offrire  parole di conforto in momenti bui o condividere momenti di allegria e questo per una persona sola e non più giovane vuol dire scongiurare il rischio di depressione da isolamento e da senso di inutilità.

 

Una chance alla pace.

Dare una chance alla pace

Come non pensare che gli ultimi positivi sviluppi della crisi siriana siano conseguenti alla mobilitazione indetta per sabato scorso da Papa Francesco?

Da uno scenario apocalittico in cui già si affacciavano i fantasmi di un conflitto mondiale si è passati nel giro di 48 ore all’ idea che ci può essere un modo diverso di risolvere la crisi: la Siria, cioè il governo siriano, accetterebbe di mettere sotto controllo internazionale il suo arsenale di armi chimiche , proposta caldeggiata anche dalla Russia che se ne fa garante.

Molte sono state le voci autorevoli che si sono affiancate a quella di Papa Francesco per scongiurare e condannare un ricorso alle armi e questo, penso, avrà avuto il suo peso, ma come cristiani possiamo anche pensare che ancora una volta la preghiera è l’ arma più potente di cui si possa disporre ed è un’ arma che non fa male, non provoca disastri, anzi è spesso in grado di prevenirli.

Papa Francesco si è dimostrato un grande leader: la sua ferma convinzione che si può dare una possibilità alla pace ha contagiato il mondo? Io lo spero molto.

P.S. John Lennon cantava così:watch?v=RkZC7sqImaM

Quand il est mort le poète….

1 Quand il est mort le poète,
Quand il est mort le poète,
Tous ses amis,                                                         Quando è morto il poeta, tutti i suoi amici
Tous ses amis,                                                           piangevano.
Tous ses amis pleuraient.

2 Quand il est mort le poète,
Quand il est mort le poète,                                Quando è morto il poeta
Le monde entier,                                                    il mondo intero piangeva.
Le monde entier,
Le monde entier pleurait.

3 On enterra son étoile,
On enterra son étoile,                                         Seppellimmo la sua stella
Dans un grand champ,                                        in un grande campo
Dans un grand champ,                                         di grano.
Dans un grand champ de blé.

4 Et c’est pour ça que l’on trouve,
Et c’est pour ça que l’on trouve,                       Ed è  per questo che lo si trova
Dans ce grand champ,                                          in questo grande campo di
Dans ce grand champ,                                           mirtilli.
Dans ce grand champ de bleuets

A questo link potrete ascoltare  questa canzone in una suggestiva interpretazione dell’ autore: watch?v=9vqMDujXLyc

Mi pare giusto aggiungere che , mentre in italiano non ha molto senso la trasformazione di un campo di grano in un campo di mirtilli, in francese l’ assonanza tra le parole “blé = grano” e “Bleuets = mirtilli” ( che fanno anche rima) dà, a mio parere, l’ idea che la poesia può trasformare la realtà , rendendola più piacevole e accattivante.

Parafrasi: l’ ultima notte di attesa…

La sue notti erano diventate sempre troppo lunghe e difficili, da molto, troppo tempo…Dormiva poche ore e si svegliava di colpo sempre alla stessa ora, quando era ancora notte fonda e allora cominciava a pensare…avrebbe voluto distrarsi pensando ai lavori da fare nei campi, agli animali da portare al pascolo o al mercato, ma la sua mente ritornava subito a quel figlio  lontano…a quando gli aveva chiesto con un po’ di arroganza la parte di beni che gli spettavano per andarsene . Era sempre stato il suo figlio più vivace, più fantasioso, più intelligente, ma  anche il più irrequieto, quello che non era mai contento, che aveva sempre la smania di scoprire cosa ci fosse al di là delle colline o al di là del fiume….e per questo lo aveva amato tanto.  Per questo , quando aveva manifestato il desiderio di andarsene, non si oppose: sarebbe stato inutile e a nulla sarebbero valse le sue preghiere, i suoi ammonimenti….

Era partito con la sua parte di beni e con una grande smania di libertà, ma anche con tante illusioni, tanti sogni, che rischiavano di farlo scontrare duramente con una realtà che non conosceva…..Chissà dov’ era in quel momento? Questa domanda gli rimbalzava nella mente da quel giorno….. Gli era giunta notizia , tramite alcuni viaggiatori, che si era dato alla bella vita e che si era fatto  tanti amici….ma erano veri amici?….

Continuava a girarsi e rigirarsi nel letto, finchè come spesso accadeva si alzò per andare sulla terrazza a passeggiare, a scrutare l’ orizzonte mentre il sole sorgeva….l’ alba era sempre il momento in cui gli incubi notturni venivano attenuati dalla speranza.

Quella mattina l’ aria era particolarmente limpida e lo sguardo si spingeva lontano, lontano…..la casa era ancora addormentata e solo gli uccelli cominciavano a svegliarsi nei loro nidi……C’era un viandante laggiù, come un punto nero un po’ barcollante: doveva essere  molto provato dalle fatiche del viaggio e man mano che si avvicinava pareva sempre più prostrato…..aveva certo bisogno di aiuto….poi riconobbe il mantello: era uno di quelli che si tessevano in casa sua……ma allora??’ Non poteva che essere lui, suo figlio che tornava…..Il cuore gli scoppiava in petto dalla gioia e gli corse incontro…..non aveva più importanza il dolore che quel ragazzo gli aveva causato, nè il danaro che evidentemente aveva sperperato…..l’ importante era che era tornato a casa, al sicuro…