A Greenwich .

Oggi a Greenich ho potuto ammirare la Cutty Sark, la bellissimo nave a vela che qualche anno fa e’ stata quasi completamente distrutta da un incendio e che e’ stata ricostruita splendidamente e inaugurata in occasione delle Olimpiadi. E’ veramente impressionante vederla da vicino.
Siamo andati poi in libreria, al museo che sorge poco distante e infine a prendere un cappuccino: i prezzi erano in linea con la fama del locale, ma il servizio lasciava a desiderare: tavolo poco pulito e niente zucchero, a meno di prendere i rimasugli evidentemente pasticciati in una tazza posta li’ sul tavolo da tempo forse immemorabile .

He isn’t very well!!

– He isn’t very well!-
Questa e’la Frase che sono riuscita a ricordare stamattina, quando Samuele quasi piangendo mi ha detto che voleva tornare a casa on me.
A scuola c’era una festa: ogni classe aveva preparato disegni , foto, materiali diversi per descrivere un paese del mondo. La classe di Samuele si era occupata del Giappone e lui aveva voluto assaggiare il sushi, ma nonostante tutti gli sforzi non era riuscito a ingoiarlo.
I conati di vomito, aggiunti alla tosse e al raffreddore aveva no definitivamente demolito il suo morale. Come spied are questa situazione agli insegnanti?
Fortunatamente mi sono ricordata la Frase che ho scritto all’inizio e poi con l’aiuto di Mia figlia chiamata al telefono siamo riuscito a superare il momento di crisi.
COSI’siamo tornati a casa. Appena saliti sul treno Samuele ha ricominciato a sorridere.

In Volo .

Chi sapeva , ieri, che lo sciopero avrebbe riguardato anche I treni? Io no.
Cosi’ho
Dovuto prendere un taxi per arrivare ad Orio al Serio. Il Volo comunque e’stato bellissimo:quando siamo partiti era gia’buio, ma arrivati in quota , dall’orizzonte saliva come una lunga fiammata rossa che sfumava verso il blu della notte. L’aria era trasparente come raramente accade di vedere e pareva di volare sopra un ininterrotto presepe ! Anche Sulla Manica erano visibili le luci delle tante navi che la attraversavano :UNO spettacolo stupendo da ricordare!

Saluti.

Sono in partenza per Londra. Non penate che vi dimentichi se sarò meno assidua nell’ aggiornare il blog.
Saluto con affetto e cordialità tutti quelli che hanno la bontà di passare di qua.
CIAO!!!

UTE: immigrazione e scienze naturalistiche

scontro_civilta                                                                   Venerdì scorso, all’ UTE, abbiamo potuto assistere a una interessantissima lezione sull’ immigrazione e su ciò che essa comporta per noi che ci vediamo circondati sempre più da persone con abitudini e culture così diverse dalle nostre.
Da una prima esposizione dei numeri che descrivono il fenomeno immigratorio in Italia, la professoressa, Mariella Russo, ha poi cercato di far capire come nella storia le identità si siano fatalmente mescolate, ma la cosa e’sempre avvenuta in tempi lunghi… inizialmente si è portati a evidenziare le differenze e a instaurare meccanismi di difesa della propria identità da entrambe le parti (ospiti e ospitanti).
Nascono in questo clima libri come “La rabbia e l’ orgoglio” della Fallaci o”Lo scontro di civiltà ” di S. Huntington e azioni terroristiche come quella dell’ 11 settembre 2001.
La docente ha quindi impostato la sua lezione sul chiarimento di alcuni concetti che rischiano di diventare preconcetti: arabo non può essere sinonimo di terrorista, il Corano vuole prima di tutto formare un cittadino virtuoso e non un fanatico, la guerra santa è quella che ognuno deve combattere tra il bene e il male dentro di sè….
Questa impostazione ha scatenato qualche dissenso tra i presenti e un signore (che fondava le sue tesi sulle teorie di Magdi Allam ) ha addirittura abbandonato l’ aula, cosa mai accaduta.
Ciononostante la docente ha con dolcezza e con fermezza ribadito le sue convinzioni, portando anche molti esempi di comunità islamiche finalizzate al recupero di giovani musulmani tossici o emarginati e affermando che molti giovani musulmani non frequentano le moschee in cui predicano Imam pagati da Stati arabi.
Condivido in pieno le tesi della docente e ritengo come lei che una cosa sono le religioni e tutt’ altra cosa è la strumentalizzazione che se ne fa (e che si è sempre fatta) a fini politici. Alla fine un caloroso applauso ha salutato la coraggiosa professoressa Russo e sono dispiaciuta perchè non potrò assistere alla sua prossima lezione.

La lezione successiva, docente il prof. Sassi, riguardava gli animali “buoni ” e “cattivi” e tra tutti ha fatto enorme impressione il caso delle vespe che depongono le loro uova all’ interno del corpo di un bruco o di un ragno in modo che le larve, uscendo dalle uova, possano trovare cibo fresco di cui nutrirsi e il povero animale parassitato viene divorato vivo senza potersi difendere in alcun modo.

Disservizi ed inefficienze.

Rieccomi dopo quattro giorni di black out impostomi da un guasto alle linee telecom. Quando si è abituati ad avere il mondo a portata di tastiera con internet, non poterne disporre fa sentire “isolati” anche se per fortuna esistono i telefoni cellulari.
Se a questo senso di isolamento si aggiunge un improvviso attacco di ernia discale che mi ha quasi immobilizzato per 24 ore potete ben immaginare quanto sia stato da incubo il week end appena trascorso.

Per fortuna tengo sempre nella mia farmacia casalinga le iniezioni che sono il mio “toccasana” in situazioni di questo tipo e nel giro di 24 ore ho riacquistato la mobilità senza dover ricorrere a nessuno.

Devo dire che la mia efficienza è stata molto superiore a quella di Telecom che, vista la coincidenza con il fine settimana, ha impiegato 4 giorni per ovviare ai guasti. Ma è possibile che un fine settimana blocchi lavori di questo tipo? Io non ho avuto danni quantificabili, ma chi avesse attività commerciali legate a internet come avrebbe potuto fare? Mi pare così assurdo che non si possa pagare qualche ora di straordinario per evitare disservizi così anacronistici…..

Studenti congelati, ma patriottici.

Scuole al freddo…ma patriottiche.

Il governo taglia i fondi alle Province; queste tramite il loro portavoce minacciano di tagliare i servizi come spalare la neve dalle strade o lasciare le scuole al freddo.
Mentre leggevo queste notizie, ne è uscita un’ altra che mi ha colpito: nelle scuole italiane sarà obbligatorio insegnare l’ Inno di Mameli.
A parte il fatto che mi pare logico che i nostri ragazzi imparino l’ inno nazionale a scuola (io l’ ho sempre insegnato ai bambini di quinta , quando si studiava il Risorgimento) non mi pare che questo sia il problema maggiore della scuola in questo momento…. e questo provvedimento che ha fatto tanto arrabbiare la Lega farà innervosire non poco anche molti operatori della scuola che avrebbero preferito leggere notizie di ben altro tipo.

Vorrà dire che i nostri studenti, quando congeleranno nelle aule non riscaldate per mancanza di soldi nelle casse degli enti locali, si metteranno a marciare intorno ai banchi, battendo forte i piedi per riscaldarsi e cantando patriotticamente l’ inno nazionale….

All’ UTE: Diritto e amor cortese.

Martedì 6 Novembre.
Ore 15:Lezione di diritto ecclesiastico – docente prof. M. Spagnuolo
Il diritto ecclesiastico (da non confondere col diritto canonico ) regola i rapporti tra lo Stato e le varie confessioni religiose.
Lo Statuto Albertino del 1848 (Regno di Sardegna) proclama: la religione di Stato è quella cattolica, le altre confessioni vengono tollerate.
Questo stato di cose continua fino al 1948, quando con la Costituzione Repubblicana si afferma la netta separazione tra Stato e Chiesa e con gli art.7/8/19/20 vengono chiariti i rapporti con tutte le religioni, che sono ora poste su uno stesso piano e si garantiscono pari diritti e dignità agli atei. Proprio per rispetto a questi ultimi nel 1979 la Corte Costituzionale decretava incostituzionale il giuramento sulla Bibbia.
E’ stato interessante vedere come gli articoli sopracitati affrontano problemi non ancora del tutto risolti e sui quali ancora si dibatte vivacemente , come ad esempio la distribuzione dell’ 8 per mille o il pagamento dell’ IMU da parte della Chiesa.

Ore 16: Letteratura italiana: il tema d’ amore nella letteratura medioevale.- docente: prof. Galli

Con brevi cenni storici si inquadra il periodo cui ci si riferisce, praticamente mille anni di storia tra la caduta dell’ impero Romano nel 476 d.C. e la scoperta dell’ America nel 1492. Questo lungo periodo viene comunemente diviso in:
– ALTO IMPERO – fino al Mille (caratterizzato dalle varie invasioni barbariche, che portarono alla scomparsa delle città, di molte strade di epoca romana, di ogni organizzazione civile e una grande povertà);

– BASSO IMPERO – dopo il Mille (molte invenzioni portarono a un notevole miglioramento delle condizioni economiche, alla rinascita delle città, al sorgere di una nuova classe sociale ricca e colta – la borghesia)

Nell’ Alto Medio Evo l’ unica cultura possibile è quella legata ai monasteri e alle Sacre Scritture e l’ eroe è impersonato dal cavaliere che è solo un guerriero rozzo e incolto; nel Basso Medio Evo la cultura trova spazio nelle corti e si occupa delle gesta dei cavalieri che hanno come ideale l’ amor cortese .
Un’ ipotesi plausibile è che la poesia amorosa, nata in Provenza, abbia trovato ispirazione nella poesia araba molto diffusa nella vicina Spagna, dominata dai Mori.
Curiosamente, almeno per noi, l’ amor cortese era esclusivamente extraconiugale e spesso restava un sentimento platonico, di adorazione dell’ amata .

Dopo 16 anni , la fine di un incubo…forse…

Un incubo lungo 16 anni.

Era svanita nel nulla 16 anni fa durante un pic nic in montagna e a nulla erano valsi giorni e giorni di ricerche affannose su quel monte Faito che pareva averla inghiottita. Credo che tutta l’ Italia si sia commossa allora di fronte al dolore dei genitori e in particolare di fronte al dolore e al coraggio della mamma, Maria, che continuava a parlare coi media per chiedere che le ricerche continuassero.

Nel corso degli anni più volte pareva che Angela, quella bimba che aveva tre anni al momento della scomparsa, fosse stata rintracciata: qualcuno diceva di averla fotografata per le vie di Milano o qualcun altro pareva averla riconosciuta nei panni di una zingarella, ma ogni volta la speranza lasciava presto il posto alla delusione e allo sconforto…..ma la mamma continuava a ripetere che sua figlia era viva e che l’ avrebbe riabbracciata un giorno.
Ora pare che la sua incrollabile speranza venga premiata: dal Messico una ragazza che somiglia molto a lei (a Maria)ha contattato la famiglia e dice di essere la piccola Angela, anche se ora ha un altro nome….

Non oso nemmeno provare ad immaginare la sofferenza di questa madre coraggiosa durante tutti questi anni e sarei molto felice se potesse veramente riabbracciare la figlia, anche se forse non potrà più riaverla vicina: Angela ha ora un’ altra famiglia e ha una vita tutta sua: non sarebbe forse giusto sconvolgere un’ altra volta la sua esistenza, pretendendo che ritorni alla sua famiglia naturale. Credo però che mamma Maria abbia già capito tutto questo e che sarà contenta anche solo di rivederla e di saperla felice.

Si può fare sempre qualcosa….

Scuola in Aspromonte.

Ho ancora negli occhi le immagini di certe nostre scuole, che sarebbero più adatte a essere adibite a ripostigli più che a luoghi di educazione e istruzione. Ora sappiamo che questa situazione è in gran parte dovuta non a mancanza di finanziamenti , ma al cattivo uso che si fa del danaro pubblico e viene la tentazione di rassegnarsi, di dire “…non c’è niente da fare….”
Nell’articolo che si può leggere cliccando sul link qui sopra, si racconta invece una storia che riaccende la speranza. Una dirigente scolastica, nominata in una sede difficile come S. Luca in Aspromonte, scrive come è riuscita a rendere bella ed accogliente la sua scuola coinvolgendo tutte le risorse economiche ed umane che l’ ambiente poteva offrire e come da lì è potuta partire anche una nuova impostazione dell’ attività educativa rivolta ai ragazzi.
Questo fatto sta a testimoniare che anche nelle situazioni più difficili si può sempre fare qualcosa per migliorare l’ esistente; quello che ci vuole è un grande amore per la scuola e per i ragazzi, che ad essa chiedono di essere per loro una base di lancio verso un futuro dignitoso.