Donne e cinema.

Consiglio vivamente la lettura di questo articolo, pubblicato su “DonnaEuropa”, che commenta i risultati di uno studio sull’ immagine della donna nelle maggiori cinematografie mondiali , studio commissionato dall’ ONU. L’ Occidente ci fa una brutta figura rispetto alla cinematografia orientale, ma ci sarebbe da chiedersi se chi fa cinema ha interesse a fotografare la realtà del proprio paese o vuole piuttosto solleticare la curiosità e l’ interesse del pubblico per indurlo a entrare in una sala cinemtografica

Se la cinematografia orientale  è più rispettosa della dignità della donna, sappiamo però che nella realtà è proprio in Cina e in India che avviene la selezione di generi già prima della nascita o anche  dopo: la figlia femmina viene abortita o soppressa dopo il parto; inoltre nelle cronache dei nostri giorni fanno spesso scalpore orribili femminicidi (preceduti spesso da stupri e abusi, anche su bambine piccolissime)  avvenuti in India, Pakistan e dintorni….

In conclusione, questo studio , a mio avviso , ha senso solo se si prefigge di sensibilizzare gli operatori cinematografici di ogni paese a sollevare la questione della parità di dignità e di diritti tra uomo e donna e non può pretendere di fotografare la condizione reale delle donne nelle varie parti del mondo.