Giornata estiva con temporale finale.

Avevo letto le previsioni che dicevano pioggia e temporali soprattutto nel pomeriggio, così stamattina ho cominciato a tagliare l’ erba del prato (prato è una parola grossa per quei 20 m. quadrati ) dietro alla casa. Avevo quasi finito quando è cominciata a cadere una pioggia fine fine che mi ha convinto a lasciar perdere i ritocchi (vicino ai muretti il tosaerba non arriva).

Nel pomeriggio il tempo era incerto e ho approfittato di uno squarcio di sereno per andare in biblioteca e per farmi una passeggiata . Al ritorno ho ripreso il lavoro in giardino e ho tagliato l’ erba anche dell’ aiuola davanti alla casa. Appena finito di rastrellare  l’ erba tagliata , l’ ho messa subito nei sacchi, così è già pronta per essere portata alla discarica comunale.  Mentre riponevo gli attrezzi, mi sono soffermata un attimo a guardarmi intorno: il cielo si era oscurato di nuovo e c’ erano delle nuvole nere che correvano velocissime verso nord, verso la montagna : doveva esserci un vento molto forte lassù…. Un falco roteava sopra i nostri tetti lasciandosi spingere dalle correnti: doveva godersela un mondo… Stavo pensando di andare subito a farmi una doccia per togliermi la polvere e il sudore di dosso, quando è cominciato a tuonare forte e subito dopo sono cominciate le prime gocce. Sembrava una pioggerella tranquilla, ma a poco a poco è diventata più violenta ed è cominciato anche a grandinare.  Chicchi grandi come grosse ciliegie percuotevano i vetri e le persiane : sembravano sassate. Ho rimandato l’ idea della doccia per correre nelle varie stanze a controllare che non entrasse acqua. Per tre volte la grandine è cessata e poi è ricominciata sempre più forte della volta precedente: il tutto sarà durato più di un’ ora, accompagnato da interruzioni di corrente. Alla fine l’ antenna condominiale è fuori uso, gli orti sono coperti da una poltiglia verde e non è rimasto nulla in piedi ; la mia macchina che resta all’ aperto ha qualche bollo in più, ma pazienza : uno più uno meno non fa differenza. Ai miei anziani vicini invece non funzionava più il frigorifero e mi hanno chiesto se da me fosse tutto in ordine. Sono andata a vedere cosa stesse capitando e da come saltava il salvavita ho capito che doveva esserci qualche guaio alla presa di corrente degli elettrodomestici; infatti era appesantita da troppe spine e staccandole la corrente ritornava. Così si è risolto anche quel guaio.

Adesso c’è un gran bel fresco, ma temo che da qualche parte i danni siano stati ben più gravi di quelli registrati qui.