La libertà senza limiti ….trappola opprimente.

Molto interessante questo articolo che parla dell’eccesso di libertà, di perdita del senso del limite come di una trappola insidiosissima per l’uomo di oggi. Riporto qui la conclusione dell’articolo citato.

A ben guardare, nel mondo globale è sempre più faticoso accordare pacificamente le diverse identità e differenze culturali e tracciare una linea di demarcazione tra buono e cattivo, lecito e illecito. Siamo di fronte a un «politeismo di valori» secondo Bodei che porta allo scontro tra posizioni per principio incompatibili e tollerate solo per quieto vivere. Come regolarsi, dunque? Dove trovare i fondamenti di un’etica (anche laica) condivisa se non esistono più per nessuno limiti da rispettare? Bodei cita Dostoevskij e la Gaia Scienza di Nietzsche per dire che l’esclamazione «Dio è morto e noi lo abbiamo ucciso» non è un grido di giubilo ma un terribile fardello in capo agli uomini chiamati alla terribile responsabilità di vivere in un modo «privo di stabili punti di riferimento e tendenzialmente votato al nichilismo».Di fronte all’evanescenza del limite, tratto tipico del presente, anche la libertà, in definitiva, si risolve in una trappola dalle catene invisibili ma non meno opprimenti.