Magna Charta: 800 anni fa.

Ho visto in Tv una trasmissione  di argomento storico programmata in occasione dell’ VIII cemtenario  della Magna Charta Libertatum, promulgata dal re Giovanni Senza Terra nel 1215 messo alle strette dai baroni inglesi, stufi dello strapotere del re,

Nella Magna Charta si afferma per la prima volta un diritto fondamentale a garanzia delle liberta’ individuali : l’habeas corpus, cioe’ ogni accusa va sostenuta da prove concrete . Questa semplice e per noi, oggi ,ovvia affermazione  pose fine (o almeno intendeva farlo) agli imprigionamenti arbitrari.

Ecco cosa dice Wikipedia in proposito:

L’habeas corpus è il diritto di richiedere a un giudice l’emissione di un ordine (writ), diretto a un’autorità pubblica che ha eseguito un arresto, per rendere ragione della detenzione di quella persona, ed è considerato uno dei più efficienti sistemi di salvaguardia della libertà individuale contro detenzioni arbitrarie ed extragiudiziali. Su richiesta della persona arrestata, con il writ il magistrato ne ordina l’esibizione avanti a sé in udienza (“Habeas corpus, ad subjiciendum judicium!”: ne sia esibito il corpo, per sottoporlo a giudizio!), per verificare se egli sia ancora vivo, l’accusa e le circostanze dell’arresto. L’Habeas Corpus è un appello al giudice contro una detenzione ingiustificata. Si tenga presente che l’arresto o la cattura di chiunque, nel medioevo o nell’era moderna, erano disposte e attuate immediatamente dalla stessa autorità amministrativa (Sceriffi, “gaolers” e altri ufficiali…), senza motivazione esplicita, spesso a fini non penali (tributari, debiti privati, ordine pubblico…). Il ricorso al giudice della Corona (cioè un emissario diretto del Re), costituì  la prima e più importante garanzia verso gli abusi, potendosi scavalcare così l’Ufficiale che aveva eseguito l’arresto.