Pena di morte nel mondo.

Rapporto sulla pena di morte.

L’ Associazione “NESSUNO TOCCHI CAINO” ha pubblicato il rapporto annuale sulla pena di morte nel mondo.
Cina, Iran e Arabia Saudita occupano i primi tre posti in graduatoria per numero di esecuzioni effettuate nel 2011. C’ è una sensibile diminuzione di casi rispetto al 2010, ma 5.000 vite stroncate per mano del boia sono sempre tante, troppe.

Che la Cina sia in testa di gran lunga in questa macabra statistica non sorprende: è risaputo che in quel paese viene addebitato anche il prezzo della pallottola ai parenti dei giustiziati.
Mi sorprende invece sapere che anche in Giappone vige ancora la pena capitale e che viene eseguita con modalità particolarmente odiose: senza testimoni (di nascosto) e senza preavviso al condannato e alla sua famiglia.

Della pena capitale negli Stati Uniti sappiamo tutto, ma ciò non toglie nulla all’ orrore di questa pena, che fa sì che lo Stato diventi assassino proprio come colui che intende punire.
Nessuno ha il diritto di togliere la vita al proprio simile, nemmeno se le leggi di uno Stato vendicativo lo consentono