UTE: Che cosa è il mercato? (A. Calimani)

La dr.ssa Calimani ci ha piacevolmente intrattenuto ieri sulle nozioni -base dell’economia, che possono aiutarci a capire meglio ciò che accade intorno a noi.

Il-BarattoIl mercato è fondato sullo scambio; nell’ antichità e per lunghissimo tempo si è praticato il baratto  scambiandosi  le merci, ma questo comportava spesso dei contrasti sulla valutazione delle stesse e si è giunti così a cercare qualcosa che avesse un valore universale, riconosciuto da tutti e nacque  la moneta. Da questo, si arrivò poi a definire il concetto di prezzo: ciò che si è disposti a pagare per ottenere un bene.

Si può avere un MERCATO LOCALE , un MERCATO  NAZIONALE e un MERCATO INTERNAZIONALE .

Maggiore è la disponibilità di mezzi economici, tanto più si potranno soddisfare i propri bisogni, ma una volta raggiunto questo obiettivo il consumo diminuisce e può aumentare il risparmio.

Il finanziamento da parte di una banca consente di acquistare in anticipo un bene, che non si potrebbe acquistare al momento.

Il mercato si fonda sulla dinamica tra  DOMANDA e OFFERTA. La domanda può poi essere individuale o collettiva (insieme delle domande individuali).

Storicamente il mercato ha subito una sua evoluzione adeguandosi ai tempi e alle diverse esigenze delle comunità umane.

Per moltissimo tempo l’economia mondiale si è basata sul  MERCATO LIBERO: gli imprenditori offrivano i loro beni a consumatori subordinati e lo Stato non doveva intervenire in alcun modo perchè il mercato si doveva autoregolamentare.

Nell’800, con la rivoluzione industriale, lo sfruttamento della forza lavoro indusse Carlo Marx a formulare un nuovo modo di intendere i rapporti economici: L’ ECONOMIA COLLETTIVISTA, secondo la quale è lo Stato che pianifica, organizza e decide le sorti dell’economia. Intendeva così abbattere le sperequazioni sociali tra proprietari dei mezzi di produzione e i lavoratori, anche col ricorso alla rivoluzione armata. Tale teoria fu applicata dopo   Rivoluzione Russa, ma portò inevitabilmente alla dittatura e all’eliminazione  degli oppositori.

Con la crisi del 1929 originatasi negli Stati Uniti, l’allora Presidente Roosvelt, seguendo le teorie di Keynes, risollevò le sorti del paese tramite formidabili interventi dello Stato. Inaugurò così ciò che ora viene definita un’ ECONOMIA MISTA, oggi praticata in moltissimi paesi.

La nostra docente ci ha poi fatto notare come  ad un aumento di prezzo corrisponda una diminuzione della domanda e come ci siano beni succedanei (che possono sostituirsi tra loro, ad es. olio e burro) e beni complementari (che devono essere utlizzati insieme, ad es. automobile e benzina).

Nel mercato internazionale si effettuano  ESPORTAZIONI  e IMPORTAZIONI e una grande svolta ha rappresentato per l’Europa l’istituzione del Mercato Comune, con l’abolizione delle tasse doganali.

Il consumatore viene indirizzato all’acquisto dalla moda, dalla pubblicità e dall’attrazione dello snobismo.

La domanda può essere elastica, se è inversamente proporzionale all’aumento dei prezzi, o rigida se non muta al variare dei prezzi (ad es, il pane).

Credo fosse utile rispolverare questi concetti fondamentali, perchè potremo così meglio comprendere le dinamiche più complesse che la prof. Calimani ci proporrà in seguito.

Grazie, Allegra!!