Ute: Da Baudelaire a Quasimodo.

Il prof. Galli oggi ci ha introdotto nel mondo dei “poeti maledetti”, quelli che hanno inteso rinnovare il linguaggio della poesia introducendovi l’irrazionalità, la trasgressione e l’intento di scardinare tutte le regole della borghesia e del perbenismo.

Questo movimento letterario, definito SIMBOLISMO per l’uso frequente di metafore e simbolismi oscuri,  è nato in Francia nella seconda metà dell’800 ad opera di poeti come Baudelaire, Rimbaud, Verlaine, Mallarmé: poeti dediti ad ogni tipo di sregolatezza, ma che seppero trasferire nelle loro composizioni la loro ribellione, la loro rabbia, le loro emozioni.

In Italia sorse un movimento parallelo, noto col nome di SCAPIGLIATURA, presente soprattutto a Milano. Gli scapigliati (Emilio Praga, Boito…) vivono ai margini della società, ma non riuscirono a imporre un nuovo linguaggio poetico.

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Nella seconda ora di lezione, abbiamo avuto il piacere di assistere alla presentazione del libro “VITE DA RICORDARE” da parte dell’autore, lo scrittore Emilio Magni e del dr. Alberto Rigamonti, che ne ha curato la prefazione.