UTE: l’intelligenza emotiva.

Con la lezione di oggi la dr.ssa Lucia Todaro prosegue la sua indagine sulle emozioni, ma prima di entrare nell’argomento della giornata, prende spunto dall’intervento dell’amico Giorgio nel consueto prologo, durante il quale ha letto una serie di frasi divertenti sull’uso improprio di certi termini. La nostra psicopedagogista  ci fa notare che è sempre bene cercare occasioni per poter fare una sana risata che aiuta a migliorare il nostro umore.

Tornando al tema della lezione odierna,  afferma che le emozioni presenti già in ogni bambino devono poi maturare insieme alla persona, altrimenti avremo individui che comunemente vengono definiti immaturi nei quali il quoziente intellettivo (QI) non è allo stesso livello del quoziente emotivo (QE). Contrariamente a quanto accadeva in passato, attualmente si pone attenzione allo sviluppo dell’intelligenza emotiva già nelle scuole materne, perché da essa dipende in gran parte la felicità del futuro adulto.

L’intelligenza emotiva è composta dalla capacità di: PERCEPIRE le emozioni, COMPRENDERE le emozioni, USARE le emozioni per facilitare il pensiero, GESTIRE  le emozioni.

Si può sempre ad ogni età migliorare la propria intelligenza emotiva e per conseguire questo obiettivo basta chiedersi più volte al giorno: .Cosa sto provando in questo momento? Come mai mi sento così?  – E’ anche di grande importanza sforzarsi di controllare le proprie emozioni, così come può giovare dichiararle a se stessi e agli altri .

L’intelligenza emotiva si basa su tre abilità: autoconsapevolezza, autocontrollo ed empatia. Chi ha scarsa intelligenza emotiva sottovaluta l’impatto che le sue parole o le sue azioni possono avere sugli altri.

Chi ha intelligenza emotiva è contento di ciò che ha, dimentica gli errori propri ed altrui, non vive in base alle opinioni altrui, non si offende facilmente, sopporta le frustrazioni ed è empatico.

Una persona emotivamente matura ha consapevolezza e sa capire e comprendere; sa auto-motivarsi con la forza di volontà  ed è capace di allenarsi per adeguare le proprie abitudini al mutare delle situazioni. Il teatro è una palestra formidabile.

Studi recenti hanno potuto constatare che gli anziani vivono le emozioni con l’intensità propria dei bambini , tendono a richiamare alla memoria ricordi positivi per aumentare il proprio benessere e rielaborano esperienze negative in chiave positiva.

La nostra apprezzatissima docente ha concluso con un suggerimento: leggere uno dei tanti libri scritti da Daniel Goleman sull’intelligenza emotiva, relativamente alle varie condizioni di vita  in cui gli individui possono trovarsi.